Federconsorzi: differenze tra le versioni
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Alla fine del secondo conflitto mondiale, con il nuovo ordinamento del 1948, i consorzi agrari, governati dalla Federconsorzi, divennero società private, ma con accesso al denaro pubblico. Per cui [[Paolo Bonomi]], fondatore della [[Coldiretti]], prese il potere per conto della [[Democrazia Cristiana]], con lo scopo di controllare soldi e voti sfruttando la tradizione cattolica dei contadini ed il fatto che il Ministero dell'agricoltura era e sarebbe rimasto a lungo in mano allo Scudo Crociato. Così facendo, Bonomi divenne uno dei principali baluardi delle forze di centro rispetto alle sinistre.<ref>idem, ''Federconsorzi: conquista democristiana e riforma mancata'' ibidem, n. 12, 20 mar. 1993</ref>
[[File:Bonomi-costituente.jpg|thumb|250px|Paolo Bonomi fondatore della
Epiche furono le battaglie - condotte da cultori di scienze agrarie come [[Manlio Rossi-Doria]],<ref>[https://agrariansciences.blogspot.com/2015/11/storia-della-federconsorzi-leta-degli.html?m=1 Antonio Saltini, ''Storia della Federconsorzi- “L'età degli ammassi e del "muro anticomunista"'', 5ª parte, 13 novembre 2015].</ref> giornalisti e polemisti coraggiosi, come [[Mario Pannunzio]], [[Ernesto Rossi]] e il settimanale ''[[Il Mondo (rivista)|Il Mondo]]'', da grandi tribuni parlamentari come [[Gian Carlo Pajetta]] - sulla situazione di privilegi di cui godeva la Federconsorzi, che, fu affermato, determinava l'elezione di un centinaio di parlamentari democristiani. Con l'uscita di scena di Bonomi, l'uomo di potere divenne [[Arcangelo Lobianco]]. Nel frattempo, la Federconsorzi perse alcune buone intuizioni, facendosi "soffiare" il ''business'' del mais e della soia (dal gruppo [[Ferruzzi]]) e l'organizzazione dei [[Supermercato|supermercati]] (dalla [[Lega Nazionale delle Cooperative e Mutue]]).
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