Stadio Renzo Barbera: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== Premessa ===
All'inizio del [[XX secolo]], la prima squadra di calcio cittadina, il ''Palermo Foot-Ball Club'', giocava in un terreno denominato Varvaro, dal nome dell'antico proprietario. Quest'ultimo era situato a poca distanza dalla [[Viale della Libertà (Palermo)|via Libertà]], nello spazio tra le vie [[Via Notarbartolo|Notarbartolo]], Marchese Ugo e Piersanti Mattarella, precisamente dove oggi si trovano la Corte dei Conti di Palermo e le aree retrostanti,<ref>{{Cita libro |cognome=Calvaruso |nome=Andrea |titolo=Racconti di Palermo e dei suoi cinema |anno=2014 |editore=GrafiCreo |città=Arcore |ISBN=88-97955-92-4 |pp=61}}</ref> su un terreno appartenente alla [[Whitaker (famiglia)|famiglia Whitaker]].<ref>{{Cita|Chirco e Diliberto 2000|pp. 44-45}}.</ref>

Il campo, soprannominato ''U Pantanu'' (in [[lingua italiana]] ''il pantano'') per la sua scarsa permeabilità, venne abbandonato quando, il 16 marzo [[1914]], il club si trasferì presso il nuovo [[Stadio Ranchibile]], edificato nell'omonimo terreno.<ref name=giordano3>{{Cita|Giordano 1982|p. 14}}.</ref> Il Ranchibile disponeva di porte regolamentari e pure di una piccola tribuna in legno,<ref name=giordano3/> ma ben presto anche questo stadio si dimostrò inadeguato rispetto alle esigenze, crescenti, delle squadre palermitane.<ref name=giordano3/>
 
Il rettangolo di gioco era situato in una delle aree di pertinenza di villa Ranchibile (dalla quale prendeva il nome), di proprietà della principessa Adele [[Monroy (famiglia)|Monroy]] di [[Pandolfina (Sambuca di Sicilia)|Pandolfina]] e di suo marito, don Carmelo [[Samonà (famiglia)|Samonà]].<ref name=principessa>{{Cita|Monroy di Pandolfina 2002|}}.</ref>