Armistizio di Cassibile: differenze tra le versioni
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Due americani, il generale di brigata [[Maxwell Taylor|Maxwell D. Taylor]] e il colonnello William T. Gardiner, furono inviati in segreto a Roma per verificare le reali intenzioni degli italiani e la loro effettiva capacità di supporto per i paracadutisti americani. La sera del 7 settembre incontrarono il generale [[Giacomo Carboni]], responsabile delle forze a difesa di Roma. Carboni manifestò l'impossibilità delle forze italiane di appoggiare i paracadutisti americani e la necessità di rinviare l'annuncio dell'armistizio. Gli americani chiesero di vedere Badoglio, il quale confermò l'impossibilità di un immediato armistizio. Eisenhower, avvisato dei fatti, fece annullare l'azione dei paracadutisti, che avevano già parzialmente preso il decollo dalla Sicilia, e decise di rendere pubblico l'armistizio. Alle 18:30 dell'8 settembre gli Alleati annunciarono l'armistizio dai microfoni di Radio Algeri<ref>Secondo Mario Pacelli, ''Storie dell'Italia repubblicana: Istituzioni, protagonisti, testimonianze'', Giappichelli Editore, 2014, p. 28, lo stenografo della [[Camera dei deputati (Italia)|Camera dei deputati]] (e suo futuro segretario generale) Coraldo Piermani "quando lavorava per i Servizi segreti militari, era stato il primo a captare alla radio e a trascrivere la notizia".</ref>. Alle 18:45 un bollettino della [[Reuters]] raggiunge Vittorio Emanuele e Badoglio al Quirinale; il Re decise di confermare l'annuncio degli americani.<ref>Rick Atkinson, "The Day of Battle", Holt, 2007</ref>
L'[[armistizio]] fu reso pubblico alle 19:
== Le conseguenze ==
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