Classe 50: differenze tra le versioni
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Derivate da un modello stradale, le Kreidler avevano [[telaio (meccanica)|telai]] alleggeriti, testa e cilindri modificati, due [[carburatore|carburatori]] Bing da 16 mm (poi da 17 mm), oltre a [[freno|freni]] e [[sospensione (meccanica)|sospensioni]] migliorati.
Il [[motore]] erogava 18 [[cavallo vapore|CV]], raggiungeva 18.000 rpm e spingeva la [[motocicletta]] a circa 160 km/h.
Visto il successo della Coppa Europa, la FIM introdusse, nel [[Motomondiale 1962|1962]], la Classe 50 tra quelle del Motomondiale. In quella prima edizione fu la [[Suzuki Racing|Suzuki]] a vincere, con il pilota [[Ernst Degner]]. Quest'ultimo, ex pilota delle tedesco-orientali [[Motorradwerk Zschopau|MZ]] 125, era scappato dalla [[DDR]] con la famiglia e, soprattutto, con i segreti delle velocissime [[motore a 2 tempi|due tempi]] di Zschopau: la Suzuki ''RM 62'', infatti, riprendeva un prototipo della MZ progettata dal geniale [[Walter Kaaden]]. A contrastare le Suzuki vi erano la Kreidler, una due tempi dotata di cambio a 12 rapporti, con quattro marce a tre riduzioni, e la [[Honda CR 110]], una monocilindrica a [[motore a 4 tempi|4 tempi]] con [[Distribuzione (meccanica)|distribuzione]] [[bialbero]] a quattro valvole. Dopo pochi anni la lotta per il titolo si restrinse alle due giapponesi, con la Kreidler a fare da comprimaria, limitata dalla derivazione delle sue moto da un mezzo stradale, mentre Honda e Suzuki si esercitavano in progetti arditi: bicilindriche a due o quattro tempi dai regimi di rotazione elevatissimi. La [[Honda CR 114]], iridata nel [[Motomondiale 1965|1965]], sfruttava i 22.000 [[Giri al minuto|giri/min]] del suo motore a 4 tempi bicilindrico con distribuzione bialbero.
Il predominio giapponese terminò con la stagione [[Motomondiale 1968|1968]]: per limitare i costi (e dare qualche possibilità di vittoria alle Case europee) la FIM introdusse la limitazione a uno del numero dei cilindri e, dal [[Motomondiale 1970|1970]], del numero dei rapporti a 6. La Suzuki dovette abbandonare lo sviluppo del nuovo motore tricilindrico di 50 cc, composto da elementi talmente minuscoli che per realizzarli e assemblarli aveva dovuto ricorrere all'opera di cesellatori e orologiai.<ref>[[Roberto Patrignani]], ''Storia della Classe 50'', [[Motociclismo d'Epoca]], n.7/1999, [[Edisport]], [[Milano]], pag. 90</ref> Ad approfittarne, nel [[Motomondiale 1969|1969]], fu la spagnola [[Derbi Racing|Derbi]], portata alla vittoria da [[Ángel Nieto]], che si ripeté anche nel 1970. La stagione [[Motomondiale 1971|1971]] fu quella del primo trionfo della Kreidler, che correva sotto le insegne dell'importatore olandese [[Van Veen (casa motociclistica)|Van Veen]]. Singolare il campionato [[Motomondiale 1972|1972]], risolto ''all'ultimo secondo'', nel vero senso della parola: poiché sia Nieto che [[Jan de Vries]] (il campione uscente) avevano conquistato durante la stagione lo stesso numero di punti, lo stesso numero di vittorie e lo stesso numero di secondi posti, si decise di determinare il vincitore sommando i tempi delle gare in cui entrambi erano arrivati in fondo. Prevalse lo spagnolo per appena 21 secondi e mezzo. De Vries si rifece nel [[Motomondiale 1973|1973]].
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==Statistiche==
{{vedi anche|Statistiche del motomondiale}}
Nel motomondiale si sono disputate 22 stagioni di questa classe, per un totale di 172 Gran Premi corsi. Con sei titoli conquistati è [[Ángel Nieto]] il pilota che ha ottenuto più mondiali in questa specifica classe, seguito dal tedesco [[Hans-Georg Anscheidt]] con tre titoli. Lo spagnolo Nieto risulta primatista anche per quel che concerne il numero di GP vinti con 27 affermazioni, secondo l'italiano [[Eugenio Lazzarini]] con 18 vittorie e terzo [[Ricardo Tormo]] con 15. Sempre per quel che riguarda le [[Statistiche del motomondiale per piloti|statistiche dei piloti]], la nazione che ha ottenuto più titoli con i suoi piloti è la Spagna con 8 titoli (6 di Nieto e 2 di Tormo), seconda la Germania con 4 titoli (3 di Anscheidt e 1 di [[Ernst Degner]]) e terzi i [[Paesi Bassi]] con 3 (2 di [[Jan de Vries]] e 1 di [[Henk van Kessel]]). Con 43 vittorie ottenute dai suoi piloti, la Spagna capeggia anche la graduatoria dei GP vinti per nazionalità, con i Paesi Bassi secondi con 37 affermazioni e la Germania terza con 28.
Le [[Statistiche del motomondiale per case motociclistiche|statistiche per case motociclistiche]] vedono [[Suzuki Racing|Suzuki]] e [[Kreidler]] essere le marche che hanno ottenuto più mondiali costruttori con 5 titoli, con la Butalco terza con tre titoli (quattro se conteggiamo un titolo costruttori ottenuto con denominazione Motul Bultaco). La Suzuki con sei titoli è la casa motociclistica che ha ottenuto più titoli mondiali piloti, con la [[Kreidler]] a 5 titoli in questa specifica classifica (sette se conteggiamo due titoli piloti vinti come Van Veen-Kreidler). Con 65 vittorie in gara è la [[Kreidler]] la casa motociclistica che ha ottenuto più vittorie nei gran premi, con la Suzuki seconda con 30 GP vinti.
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