Northrop F-89 Scorpion: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 133:
Lo Scorpion venne equipaggiato con sei missili (tre per ogni pod alare) e dotato di sistema di controllo del tiro "E-9": a quest'ultimo era demandata la scelta di quale dei sei missili impiegare e della tempistica di lancio. In ciascun pod alare erano inoltre alloggiati ventuno razzi aria-aria di tipo FFAR<ref name=GBMD48/>.
L'ultima soluzione utilizzata per armare l'F-89 comportò un terribile<ref name=GBMD49>{{Cita|Balzer e Dario, 1993|pag. 49|GBMD}}.</ref> incremento nelle capacità distruttive dell'intercettore: basandosi sulla prospettiva di potersi trovare nella necessità di affrontare un attacco in massa da parte dell'[[Unione Sovietica]], gli Stati Uniti d'America avevano sviluppato un missile aria-aria dotato di testata nucleare, il [[AIR-2 Genie|Douglas MB-1 Genie]]; lo Scorpion nella versione F-89J ne impiegava due, affiancandoli a quattro Falcon e, in alcuni casi, mantenendo anche i razzi FFAR nei pod alari<ref name=GrGo/>. L'impiego del missile nucleare garantiva la capacità di annientare bersagli compresi nel diametro di circa mezzo [[miglio (unità di misura)|miglio]] (circa 800 metri)<ref name=GBMD49/> dalla [[detonazione]]. Mediante l'impiego di quest'arma si pensò di poter contrastare attacchi massicci di bombardieri anche nel caso in cui il rapporto di forze con il nemico fosse inferiore ad "uno contro uno"<ref name=GBMD49/>.
L'unico test con un Genie attivo fu effettuato il 19 luglio 1957, durante l'[[operazione Plumbbob]], con il lancio da parte del
== Impiego operativo ==
| |||