Leonida Repaci: differenze tra le versioni
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== La tematica ==
L'opera del Repaci si può definire autobiografica e a diretto contatto con la vita vissuta, fin dal suo esordio ''L'ultimo cireneo'' ([[1923]]) dove racconta del suo ferimento al fronte, al libro ''In fondo al pozzo'' la esperienza traumatica del carcere ,per arrivare alla ''La Pietrosa racconta'' ([[1984]]) una rievocazione sentimentale della tanto amata moglie, infine la sua opera più cara per l'impegno profuso nel tempo la trilogia ''Storia dei Rupe'' la vicenda di una famiglia italiana numerosa e fattiva della media borghesia provinciale la quale esprime il travaglio del tempo attraverso esperienze sociali, spirituali e psicologiche dei primi trent'anni del Novecento, lo scrittore dimostra in questo un interesse preminente per i problemi e le vicende della sua terra. Nella narrazione oltre il filone autobiografico si aggiungono temi politici e sociali con un autentico e totale impegno realistico, ma si caratterizza anche un eccesso lirico descrittivo pieno di colore e di violenza intrisa di travolgente sensualità.
Nel [[1959]] [[Federico Fellini]] lo fa partecipare, nella parte di se stesso, nel film [[La dolce vita]], insieme alla pittrice [[Anna Salvatore]] e all'attrice [[Laura Betti]].
==Voci correlate==
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