Theta: differenze tra le versioni

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Simbolismo: sintassi
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Secondo [[Porfirio|Porfirio di Tiro]], gli [[Antico Egitto|egiziani]] usavano una X all'interno di un cerchio come [[simbolo]] dell'anima; avendo un valore numerico di nove, era usato come simbolo per l'[[Enneade]]. [[Giovanni Lido]] dice che gli [[egiziani]] usavano un simbolo per il [[cosmo]] a forma di theta, con un cerchio infuocato che rappresentava il mondo, e un serpente che attraversava il centro rappresentando l'''[[Agathodaimon (divinità)|Agathodaimon]]'' (letteralmente: ''spirito buono'').<ref name="Barry_1">{{Cita testo|isbn=1-57863-110-6|anno=1998}}.</ref>
 
Nell'Atene classica, Θ era usatousata come abbreviazione del [[Lingua greca|greco]] θάνατος (''thanatos'', "morte") e, poiché la lettera somiglia vagamente a un teschio umano,<ref name="Barry_12">{{Cita testo|isbn=1-57863-110-6|anno=1998}}.</ref> essa veniva usata come simbolo di avvertimento di [[Tanato|morte]], allo stesso modo in cui il [[teschio e tibie incrociate]] sono usate nei tempi moderni.<ref name="Barry_12" /> Veniva inoltre scritta negli [[ostrakon]] usati dagli Ateniesi quando votavano per la [[pena di morte]].<ref name="Barry_12" /> Per queste ragioni, l'uso del numero 9 veniva talvolta evitato laddove la connotazione era ritenuta sfortunata: i marchi di zecca di alcune monete romane tardo imperiali hanno notoriamente la somma ΔΕ o ΕΔ ([[Delta (lettera)|delta]] ed [[epsilon]], cioè 4 e 5) sostituita come [[eufemismo]] dove altrimenti ci si aspetterebbe un Θ (9).
 
== Note ==