Parent training: differenze tra le versioni

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* insegnare metodi [[educazione|educativi]] basati sull'osservazione sistematica del [[comportamento]] e aumentare la capacità di analisi dei problemi educativi che possono insorgere;
* aumentare la conoscenza del genitore sullo sviluppo psicologico del figlio e sui principi che lo regolano;
* migliorare il funzionamento familiare tramite la trasmissione di procedure di sviluppo di [[abilità]] di [[coping]] e di [[problem solving]]. Esistono diversi programmi di parent training, studiati e applicati in una vastissima gamma di problematiche dell'età evolutiva, non quindi limitati all'[[autismo]] o ad altre disabilità mentali. I training possono essere individuali o di gruppo: quello individuale nello specifico è finalizzato alla risoluzione di particolari situazioni problematiche, e perciò alla formazione dei genitori che devono affrontare comportamenti problematici del proprio figlio. Questo tipo di parent training è soprattutto rivolto a genitori con bambini oppositivi, [[aggressività|aggressivi]], autisticicon autismo, [[sindrome da deficit di attenzione e iperattività|iperattivi]], euretici e [[autolesionismo|autolesionisti]].
La formazione di gruppo dei genitori, invece, consiste in un percorso educativo e ha lo scopo di trasmettere principalmente una [[cultura]] di base su cui si fondano le [[metodologia|metodologie]] e le tecniche utilizzate nel corso del programma di intervento<ref>{{Cita|Schopler 1998|p. 13}}.</ref>.
Il programma di parent training affronta aspetti [[psicoeducazione|psico-educativi]], tecniche d'intervento, e offre sostegno psicologico con l'intento di creare uno spazio di condivisione emotiva dove è possibile esprimere [[esperienza|esperienze]], [[paura|paure]] e [[speranza|speranze]].
Inoltre il parent training, generalmente, è caratterizzato da due momenti:
* l'attività informativa, che prevede una chiara e oggettiva ridefinizione del problema, cioè una visualizzazione in termini comportamentali dei [[bisogno|bisogni]], delle capacità e delle risorse sia dei genitori che dei figli;
* l'attività formativa, che consiste in interventi volti a promuovere, insegnare e migliorare le potenziali abilità dei genitori, nell'analizzare il comportamento del figlio, nel definire le regole, nell'apportare adeguamenti alla relazione genitori-figli, riconsiderando se stessi sia nel ruolo di genitori con le proprie responsabilità e condizionamenti, sia come persone con interessi, desideri e obiettivi personali<ref>{{Cita|Schopler 1998|p. 12}}.</ref>.
Sidney Bijou, uno fra i più qualificati studiosi e promotori dei programmi rivolti ai genitori di bambini problematici, delinea nella procedura di base le seguenti fasi:
* stabilire mete obiettivamente raggiungibili alla luce delle [[competenza|competenze]] del bambino;