Roberto Melli: differenze tra le versioni
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==Note Biografiche==
Roberto Melli nacque a Ferrara da una famiglia di commercianti di origine ebraica e, trasferitosi a Genova, iniziò lavorare come apprendista intagliatore, scoprendo il proprio innato talento artistico.
Inizia un'attività di xilografo e nel 1910 decide di andare a vivere a Roma, dove condividerà lo studio con lo scultore Giovanni Prini. Nel 1913 espone alla prima mostra della "Secessione romana". Partecipa quindi attivamente alle manifestazioni futuriste, movimento che lo vedrà agire come outsider autonomo e imprevedibile.
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==I capolavori==
Pittore straordinario per visione, cromatismo, composizione, a volte intimista, altre volte fortemente espressivo, può essere ricordato per due opere fondamentali per l'arte italiana conservate presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea: [["La casa rossa"]] (1923) quadro figurativo che sembra precorrere le visioni di [[Edward Hopper]] e di molta pittura americana, e la scultura [["Signora dal Cappello Nero"]] (1913), anche in questo caso anticipatrice della parallela ricerca tridimensionale di [[Umberto Boccioni]].
Altra opera di grande intensità il suo ultimo, drammatico, autoritratto, realizzato lo stesso mese della sua morte, conservato presso la Galleria dei Ritratti di [[Palazzo Pitti]]
==Bibliografia==
*Roberto Melli, Catalogo della mostra a cura di G.Appella e M.Calvesi,Macerata 1992 (con bibliografia precedente)
*Cinzia Martini: Roberto Melli - L'artista moderno dei valori tonali. Il critico scomodo della coerenza,
*Alfredo Accatino: La veglia del sognatore: poesie e divagazioni di e su Roberto Melli. A 30 anni dalla morte. Università la Sapienza - 1988.
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[[Categoria:Persone colpite dalle leggi razziali fasciste]]
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