Gustav Klimt: differenze tra le versioni

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=== La giovinezza e la formazione artistica ===
[[File:Egon Schiele - Gustav Klimt im blauen Malerkittel - 1913.jpeg|thumb|upright|[[Egon Schiele]], ''Gustav Klimt nella sua camicia blu per dipingere'' (1913)|left]]
Gustav Klimt nacque il 14 luglio 1862 a Baumgarten, allora sobborgo di [[Vienna]], secondo di sette fratelli (quattro femmine e tre maschi).<ref>{{cita|Fliedl|p. 230|GF}}.</ref> Il padre Ernst Klimt (1834-1892), nativo della [[Boemia]], era un [[oreficeria|orafo]];<ref>{{cita|Sabarsky|p. 18|SS}}.</ref> la madre, Anna Finster (1836-1915), era una donna colta e versata nella [[Opera|musica lirica]]. Tutti i figli maschi della famiglia Klimt riveleranno in futuro una forte inclinazione per l'arte. I fratelli minori di Gustav, [[Ernst Klimt|Ernst]] e Georg, diverranno anch'essi artisti: Ernst diventerà un pittore e lavorerà con il fratello Gustav fino alla sua morte (il 9 dicembre del 1895 all'età di 28 anni), Georg seguirà le orme del padre, diventando orefice. Gustav frequentò per otto anni la scuola primaria nel settimo distretto comunale di Vienna<ref>{{cita|Fliedl|p. 29|GF}}.</ref> e successivamente, nel [[1876]], malgrado le pressanti ristrettezze economiche, il quattordicenne Gustav venne ammesso a frequentare la scuola d'arte e mestieri dell'Austria (''Kunstgewerbeschule''), dove studiò arte applicata fino al 1883, cominciando a formare personali orientamenti di gusto e imparò a padroneggiare diverse tecniche artistiche, dal mosaico alla ceramica, nel rispetto dei canoni accademici e della storia dell'arte del passato; fondamentale fu qui l'influenza esercitata da [[Ferdinand Laufberger]] e [[Hans Makart]], sui quali condusse i primi studi.
 
I frutti di tanto arricchimento non poterono tardare: già tre anni dopo, al giovane Gustav venne commissionata la decorazione del cortile del [[Kunsthistorisches Museum]], su progetto dello stesso Laufberger.<ref>{{cita|Sabarsky|p. 7|SS}}.</ref> Da questo momento in poi, gli incarichi iniziarono a moltiplicarsi: nel [[1880]] dipinse le quattro [[allegoria|allegorie]] del Palazzo Sturany a Vienna e il soffitto della ''[[Kursaal|Kurhaus]]'' di [[Karlovy Vary|Karlsbad]], mentre tra il 1886 e il 1888 si dedicò, con il fratello e l'amico Franz von Matsch, alla decorazione del [[Burgtheater]], in una serie di pannelli raffiguranti teatri dell'antichità o del mondo contemporaneo. I tre iniziarono a guadagnare ben presto notorietà negli ambienti artistici e le commissioni dei primi ritratti garantiranno loro discreto successo e tranquillità economica.
 
A testimonianza del suo riconoscimento artistico, nel 1888 Klimt ricevette una benemerenza ufficiale dall'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria|Francesco Giuseppe]] e le università di [[Monaco di Baviera|Monaco]] e Vienna lo nominarono membro onorario. Nel [[1892]], a pochi mesi dalla morte del padre, anche il fratello Ernst morì improvvisamente: a questi lutti, che lasciarono un segno profondo anche nella sua produzione artistica, seguirono ben sei anni d'inattività. Nello stesso periodo avvenne l'incontro con [[Emilie Flöge]] che, pur essendo a conoscenza delle relazioni che il pittore intratteneva con altre donne (negli anni novanta del XIX secolo Klimt sarà il padre riconosciuto di almeno quattordici figli),<ref>{{cita|Collins|p. 99|JC}}.</ref> gli sarà compagna fino alla morte. Nel quadro intitolato ''Amore'', del [[1895]], si presentano già alcune caratteristiche di forma e contenuti che accompagneranno Klimt per tutta la sua carriera.<ref>{{cita|Fliedl|p. 41|GF}}.</ref>
 
=== L'astro del secessionismo viennese ===
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=== Il periodo maturo e la morte ===
[[File:Gustav Klimt 061.jpg|thumb|''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]''<ref>{{Cita web|url=https://www.liberta.it/luoghi/piacenza/2019/12/10/mistero-alla-ricci-oddi-quadro-in-un-ripostiglio-potrebbe-essere-la-signora-del-klimt/|titolo=Clamoroso alla Ricci Oddi, durante le pulizie in giardino spunta un quadro: forse è il “Ritratto di Signora” di Klimt|sito=Libertà.it|data=2019-12-10|accesso=2019-12-10}}</ref> olio su tela (60×55 cm) (1916-17; Piacenza, [[Galleria d'Arte Moderna "Ricci Oddi"|Galleria Ricci-Oddi]]).]]
 
[[File:(Venice) Gustav Klimt - Giuditta II (Judith II) with original frame - Museo d'arte moderna.jpg|thumb|Giuditta II (1909)]]
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[[File:Gustav Klimt, Italienische Gartenlandschaft, 1913.jpeg|thumb|Paesaggio italiano (1913)]]
 
Scopo di Klimt in questo periodo, infatti, era quello di ricercare una modalità espressiva meno sofisticata e più spontanea: egli rispose a quest'esigenza adottando una tavolozza più colorata, con cromatismi più accesi, e minimizzando (come già accennato) l'uso dell'oro e delle linee. Nonostante i profondi mutamenti di questi anni, l'artista viennese fu espositore alla [[Biennale di Venezia]] nel 1910, vincendo pure nel 1911 il primo premio dell'Esposizione Internazionale di Arte di Roma con ''Le Tre Età della Donna''.<ref name=bp/> Poco prima di morire, tra il 1916 e il 1917, dipinse ''[[Ritratto di signora (Klimt)|Ritratto di signora]]'', che fu acquistato nel 1925 dall’industriale piacentino Giuseppe Ricci Oddi per 30 00030000 lire dal gallerista milanese Luigi Scopinich che, a sua volta, lo aveva acquistato a Vienna dal suo "collega" Gustav Nebehay.<ref>Il mecenate lo esponeva nella sala da biliardo di casa sua, ma Galleria sin dalla sua apertura nell'ottobre del 1931. Come ha raccontato Alessio Ribaudo sul ''[[Corriere della Sera]]'' nel 1996, l'allora studentessa piacentina Claudia Maga aveva scoperto che l'olio su tela in realtà ne nascondeva un altro del maestro del secessionismo viennese. Un'opera data erroneamente per persa dai critici d'arte: il ''Ritratto di ragazza'' — dipinto probabilmente nel 1910 ed esposto due anni dopo a [[Dresda]] alla Grosse Kunstausstellung — in cui la protagonista indossava un voluminoso cappello a larghe tese, una vaporosa sciarpa fasciante l’esile collo e mostrava un tenero décolleté. Nel 1997 il capolavoro fu rubato ed è stato ritrovato a dicembre 2019. Adesso è custodito nel caveau della Banca di Piacenza e presto verrà ricollocato nella Galleria Ricci-Oddi. Il suo valore è stimato fra i 60 e i 100 milioni di euro. {{Cita web|autore=Alessio Ribaudo|url=https://www.corriere.it/cronache/20_giugno_01/klimt-misteri-restituito-citta-mai-uscito-qui-5da4be00-a445-11ea-b19d-c124828d4b5b.shtml|titolo=Il Klimt dei misteri restituito alla città «Mai uscito da qui»|sito=Corriere della Sera|data=6 gennaio 2020|accesso=10 giugno 2020}}</ref>
 
L'attività di Klimt si interruppe l'11 gennaio 1918 quando, di ritorno da un viaggio in [[Romania]], fu colpito da [[ictus]] e [[polmonite]] dovuta all'epidemia di [[influenza spagnola]] di quell'anno.<ref>{{Cita web|url= http://www.iklimt.com/ |titolo= Timeline and life history |opera= iKlimt.com |accesso= 14 luglio 2012}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Gilles |cognome= Neret |url= https://books.google.com/books?id=4BdP26ptKcUC&printsec=frontcover&source=gbs_v2_summary_r&cad=0#v=onepage&q&f=false |titolo= Gustav Klimt: 1862–1918 |città= Köln |editore= [[Taschen]] |anno= 1999 |pagina= 84 | ISBN = 3-8228-5980-X}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome= Alessandra |cognome= Comini |titolo= Gustav Klimt |città= New York |editore= George Braziller |anno= 2001 |pagina= [https://archive.org/details/gustavklimt0000klim_p9e9/page/5 5] | ISBN = 0-8076-0806-8 |url= https://archive.org/details/gustavklimt0000klim_p9e9/page/5}}</ref> Morì dopo un mese di agonia, il 6 febbraio. [[Egon Schiele|Schiele]] (che, con [[Oskar Kokoschka|Kokoschka]], era considerato suo successore ideale sulla scena artistica viennese) lo ritrasse a pastello sul letto di morte. Fu sepolto nel cimitero di [[Hietzing]] a Vienna. Numerosi suoi dipinti rimasero non finiti.
 
Dopo la sua morte furono ben 14quattordici le donne che sostennero in tribunale di aver avuto un figlio da lui; di questi 6sei saranno riconosciuti come tali.
 
==Opere==