Azov: differenze tra le versioni
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L'arrivo degli [[slavi]] data dal [[X secolo]]; nel [[XIII secolo|XIII]] e [[XIV secolo]] la zona cadde sotto il dominio dei [[Tatari]] dell'[[Orda d'Oro]], anche se dei mercanti [[Repubblica di Venezia|veneziani]] e [[Repubblica di Genova|genovesi]] riuscirono ad installarsi e a fondare una colonia commerciale chiamata [[Tana (città)|Tana]].
Il tutto ebbe fine nel [[1471]], con l'arrivo dei [[Ottomani|turchi]] che occuparono militarmente tutta l'area e fondarono la [[fortezza di Azov|fortezza di Azak]] per impedire le incursioni e i commerci dei cosacchi del Don verso il [[
Fu riconquistata dai russi nel [[1696]] durante la [[Campagne d'Azov|campagna]] lanciata da [[Pietro il Grande]] per conquistare uno sbocco marittimo verso il mar Nero. Nel [[1708]] Azov ottenne lo status di città. Dopo la disastrosa [[guerra russo-turca (1710-1711)|campagna del Prut]], la piazzaforte fu nuovamente ceduta agli ottomani nel [[1711]]. Nel corso della [[Guerra russo-turca (1768-1774)|guerra russo-turca]] del [[1768]]-[[1774]] Azov fu conquistata dalle truppe del conte [[Pëtr Rumjancev-Zadunajskij|Rumjancev]] e definitivamente ceduta all'[[Impero russo]] con il [[trattato di Küçük Kaynarca]] del 1774. Diventata capoluogo di governatorato, iniziò rapidamente a diminuire d'importanza a causa della crescita della vicina città di [[Rostov sul Don]].
Tra il [[1917]] ed il [[1918]] fu temporaneamente occupata dalle truppe austro-tedesche. Durante la [[seconda guerra mondiale]] Azov fu occupata dall'[[Wehrmacht|esercito tedesco]] tra il luglio [[1942]] ed il febbraio [[1943]].
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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