Doclea: differenze tra le versioni
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La '''Doclea''' (
Il suo nome deriva da una antica [[Doclea (città)|città omonima]], i cui resti si trovano vicino a [[Podgorica]], nella [[Provincia (storia romana)|provincia romana]] ''Praevalitana'', abitata dalla popolazione [[illiri]]ca dei ''Docleatae''.
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Nel [[IV secolo a.C.]] le popolazioni [[illiri]]che che vivevano nei [[Penisola balcanica|Balcani]] costituirono un regno con capitale nella città di [[Scutari]]. Tra i villaggi che costruirono, alla confluenza tra i fiumi Zeta e [[Morača]], fondarono ''[[Doclea (città)|Dioclea]]'', nei pressi dell'attuale [[Podgorica]]. Nel [[168 a.C.]], [[Repubblica Romana|Roma]] portò a termine la campagna di conquista dell'[[Illiria]] e pose fine alla sua indipendenza. Con la conquista romana iniziò una campagna di latinizzazione delle popolazioni autoctone. Dopo il crollo dell'[[Impero Romano d'Occidente]], l'area, che dal [[395]] era divisa tra [[Roma]] e [[Costantinopoli]], rientrò tutta nei possedimenti dell'[[Impero bizantino]].
Nel [[VI secolo]], alcune [[tribù]] [[Slavi|slave]] si spostarono nei Balcani
Il ''[[De administrando imperio]]'' riporta che l'[[Illiria]] (provincia [[Praevalitana]]) fu invasa dagli [[Avari]]. L'imperatore [[Eraclio I]] chiese aiuto contro di loro ai [[Serbia bianca|Serbi bianchi]] della [[Lusazia]], guidati dall'"[[Arconte sconosciuto]]".<ref name="Serbi bianchi" >[[Constantino VII Porfirogenito]], ''[[De Administrando Imperio]]'', Cap. XXXII</ref> Attorno al 629-630 gli slavi occuparono le terre invase dagli Avari, liberandole e l'imperatore come ricompensa concesse l'autorizzazione formale a insediarsi nella [[Tessaglia]], per poi migrare più
Tuttavia già in precedenza, nel 615, tutti i Balcani erano considerati ''Sklavinia'' – abitati o sotto il controllo degli slavi<ref>{{Cita libro
Questo tipo di entità statale (in latino medievale ''comitatus'') fu poi nota come "giuppania" (in [[Lingua
Tradotte a volte come contee o principati, erano formalmente sotto la sovranità bizantina, ma di fatto si autogovernavano.
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Oltre a promuovere l'evangelizzazione, l'imperatore fece sì che la Doclea divenisse vassallo del Gran principato di [[Rascia]], retto dalla famiglia dei [[Vlastimirović]] (Властимировићи), mantenendo, comunque, una certa autonomia.
Sotto il regno dello župan di Rascia [[Vlastimir]] (Властимир, [[825]]-[[850]]), i
Il principe [[Časlav Klonimirović]] (Часлав Клонимировић, [[927]]-[[950]]) unificò i principati di [[Zaclumia]], [[Pagania]], [[Travunia]], Doclea e [[Rascia]], Croazia e [[Bosnia]] in un unico Stato che, però si dissolse appena dopo la sua morte. Tra i principati serbi, allora, la Doclea iniziò ad assumere una posizione sempre più di prestigio: suoi emissari governavano anche le enclavi bizantine di [[Cattaro]], [[Antivari]] e [[Dulcigno]] che furono obbligate a versare tributi al sovrano di Doclea.
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== L'XI secolo ==
[[File:Srpski kralj Mihajlo.jpg|thumb|Mihailo Vojisavljević]]
L'[[XI secolo]] fu per la regione un periodo di grandi conflitti tra gli stati slavi e con [[Impero bizantino|Bisanzio]]. L'inizio del secolo fu caratterizzato dall'anarchia seguita alla ribellione del popolo di [[Cattaro]] contro Dragomir che nel [[1018]] fu linciato dalla folla. Il figlio di Dragomir, [[Stefano Vojislav|Vojislav]] (Војислав), anche chiamato Dobroslav, per un certo tempo non ebbe alcun potere e visse in povertà, ma si adoperò per sollevare il popolo contro l'Imperatore. Nel [[1034]] fu nominato capo di un movimento per la liberazione delle terre costiere dell'[[Mare Adriatico|Adriatico]]. Nonostante questo, considerato controparte affidabile da Costantinopoli, assicurò la fedeltà della sua gente all'Impero, fu insignito del titolo di ''Stefano'' (Стефан, dal [[Lingua greca|greco]] Στέφανος che significa ''corona''), ossia ''incoronato'', quindi, legittimo vassallo di Bisanzio, e si proclamò ''arconte'' dei
Nel [[1040]] emissari di Vojislav andarono nella baia di Doclea a rubare il carico d'oro che una nave bizantina aveva perduto in un naufragio. Quest'azione portò una grande ricchezza nelle casse del sovrano, ma indispettì l'imperatore che inviò un'armata per recuperare l'oro e punire i
[[File:Istanbul.Hagia Sophia072.Monomuhos.jpg|thumb|upright=0.7|left|Costantino Monomaco]]
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È in questo periodo che il nome di Doclea viene ufficialmente cambiato in [[Principato di Zeta]].
[[Stefano Prvovenčani|Stefano II]] nel [[1217]] assunse il titolo di re dei
== Note ==
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