Minorca: differenze tra le versioni

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== Storia ==
=== L'epoca romana e pre-romana ===
Alcuni anni prima del [[252 a.C.]] Minorca venne invasa dai [[cartagine]]si divenendo così una colonia punica<ref>Il nome [[Mahón|Maó]], già Mahon, è di origine punica.</ref>. Dopo la fine delle [[guerre puniche]] la pirateria nel Mediterraneo occidentale subì un incremento grazie alla posizione strategica delle [[isole Baleari]], fra la penisola iberica, appena conquistata dai romani, e quella italiana. La reazione romana non si fece attendere e nel [[123 a.C.]] le [[isole Baleari]] furono occupate dai romani agli ordini del console [[Quinto Cecilio Metello Balearico|Quinto Cecilio Metello]]. Due anni dopo venivano incorporate nella ''Hispania Citerior''. Nel [[13 a.C.]] [[Augusto|Cesare Augusto]] riorganizzò il sistema delle province romane e le [[isole Baleari]] divennero parte della provincia imperiale tarragonese.
 
=== Dai Vandali ai musulmani ===
Nel V secolo Minorca fu conquistata, con le altre isole, dai [[Vandali]] ma il dominio di questi durò fino alla conquista dei loro centri principali da parte dei [[Impero bizantino|bizantini]]. Verso l'anno 859 Minorca subì un attacco normanno che fu fonte di numerose distruzioni. Successivamente, con la conquista della Spagna peninsulare da parte degli arabi, Minorca fu assegnata al [[Califfato di Cordova]] ([[903]]) e il suo nome fu arabizzato in ''Manûrqa''.
 
L'isola riprese la sua antica vocazione di rifugio per la pirateria, ora musulmana, cosicché nel [[1137]] una flotta [[Genova|genovese]] di 22 [[galea|galere]], sei navi e legni minori, agli ordini di [[Oberto Della Torre]] e del console [[Caffaro di Rustico da Caschifellone|Caffaro]] compì a Minorca una spedizione punitiva, nota poi come impresa di [[Almería]], coronata da successo.

Nel [[1146]] una seconda spedizione genovese, disposta sempre dal console Caffaro, e composta da 28 galere e altre navi sussidiarie, sbarcò nell'isola fanti e cavalieri che sottoposero a saccheggio per quattro giorni i villaggi musulmani. Il tentativo di questi ultimi, usciti con la loro fanteria e uno squadrone di cavalieri dal porto di Maó, di attaccare alle spalle le forze genovesi attendate sulle rive nella zona di Fornello di fronte alla quale erano ormeggiate le navi, non ebbe successo e anche la capitale fu espugnata dai genovesi.
 
=== Il periodo aragonese ===
Nel [[1231]], dopo la riconquista di Maiorca da parte delle forze cristiane, Minorca divenne uno Stato islamico indipendente, sebbene tributario del re cristiano [[Giacomo I di Aragona]]. Il 17 gennaio [[1287]] gli aragonesi di [[Alfonso III di Aragona|Alfonso III]] invasero l'isola<ref>Data successivamente celebrata come festività nazionale dell'isola.</ref> e gran parte degli abitanti mussulmani furono ridotti in schiavitù e venduti sui mercati di schiavi di [[Ibiza (isola)|Ibiza]], [[Valencia]] e [[Barcellona]].

Fino al [[1344]] l'isola fece parte del [[Regno di Maiorca]], uno Stato vassallo di quello aragonese, che fu successivamente annesso all'impero aragonese e poi al regno unificato di Spagna.<br />Nel 1535 l'isola subì l'incursione del pirata Barbarossa e nel 1558 l'attacco del turco Mustafá Pialí distrusse la città di Maó e la capitale Ciudadella.
 
=== L'occupazione inglese ===