Castrezzato: differenze tra le versioni

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==Geografia fisica==
Castrezzato si trova nella [[Bassa Bresciana occidentale]]. Il territorio è pianeggiante ed è attraversato a settentrione dalle [[Roggia|rogge]] [[Trenzana-Travagliata]] e Castrina.
 
==Origini del nome==
Secondo il Mazza (1986), il [[toponimo]] deriverebbe dal [[lingua latina|latino]] ''castrum'' per la presenza di un [[castello]] medievale, oppure dal personale romano ''Castricius'' rinvenibile su alcune lapidi [[Longobardi|longobarde]].<ref name="Mazza_190">{{cita|Mazza (1986)|p. 190}}.</ref>.
 
==Storia==
In [[epoca romana]], il territorio appartenne al [[pagus]] raggruppante [[Chiari]], [[Cologne (Italia)|Cologne]] e [[Rovato]]<ref name="Mazza_190" />. In seguito dipese dalla [[pieve]] di [[Coccaglio]]. Il borgo si sviluppò all'interno di un [[castrum]] per la difesa degli abitanti.<ref name="Mazza_190" />.
 
Durante una delle tante guerre che caratterizzarono il territorio bresciano nel [[XII secolo]], il castello andò distrutto. Fu riedificato nel [[1205]] per ordine del comune di [[Brescia]], che concesse anche privilegi ed immunità a motivo dei quali il borgo fu chiamato Castelfranco. Il fortilizio fece parte di una linea di difesa della repubblica comunale bresciana che si estese, fra il XII e il [[XIII secolo]], da [[Iseo]] a [[Quinzano d'Oglio|Quinzano]]<ref name="Mazza_190" />.
 
Le mura difensive del castello furono donate al comune dalle famiglie nobili che ne erano proprietarie; avendo però perduta l'originaria funzione, andarono in rovina e i [[Fossato|fossati]] furono riempiti per farne strade. La viabilità odierna, caratterizzata da una [[circonvallazione]] esagonale, ricorda l'originario sistema di fortificazione.<ref name="Mazza_190" />.
 
Nel 1701, durante la [[battaglia di Chiari]], il borgo fu saccheggiato dalle truppe francesi e spagnole.<ref name="Mazza_191">{{cita|Mazza (1986)|p. 191}}.</ref>.
 
Durante la [[Pandemia di COVID-19 in Italia|pandemia di COVID-19]], il territorio castrezzatese venne inserito in zona rossa a seguito di numerosi contagi.<ref>{{cita web| url=https://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2021/02/16/covid-prefetto-brescia-domani-castrezzato-zona-rossa_d1362e66-aad1-41c2-9dba-3892a794645b.html| data=16 febbraio 2021| titolo=Covid: prefetto Brescia, domani Castrezzato zona rossa }}</ref>.
 
=== Simboli ===
Lo [[stemma]] è stato riconosciuto con decreto del capo del governo dell'11 febbraio 1930.<ref name="ACS">{{Cita web|url=http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/comuni.printDetail.html?6082|titolo=Castrezzato|accesso=2023-05-12|sito=Archivio Centrale dello Stato}}</ref>
{{citazione|Troncato d'azzurro e d'argento, alla [[Torre (araldica)|torre]] merlata alla ghibellina al naturale, attraversante, finestrata e murata di nero, aperta del campo, con due [[Lupo (araldica)|lupi]] controrampanti alla torre con la testa rivolta all'esterno, al naturale. Lo scudo sarà fregiato dalla corona di Comune.<ref>{{cita libro|autore= Marco Foppoli |titolo= Stemmario Bresciano |editore= Provincia di Brescia / Grafo |anno= 2011 |isbn= 978-88-7385-844-7 |p= 51 }}</ref>|D.C.G. 11 febbraio 1930}}
Il [[gonfalone]], concesso con [[regio decreto]] del 13 maggio 1929,<ref name="ACS"/>, è un drappo troncato di azzurro e di bianco.
 
==Monumenti e luoghi d'interesse==
* Chiesa dei santi Pietro e Paolo: è la [[Chiesa parrocchiale|parrocchiale]]. Fu eretta tra il 1750 e il 1764, in posizione prossima all'antica chiesa dedicata a Santa Maria degli Angeli, e fu consacrata nel 1785. All'interno, accanto alla Sacrestia, si trova la Cappella del Suffragio. Contiene affreschi attribuiti a [[Pietro Scalvini]] e dipinti di [[Lodovico Gallina]], [[Antonio Guadagnini]], [[Sante Cattaneo]], Giuseppe Teosa, Giacomo Bondioli. L'altare maggiore è opera dei tagliapietre di [[Rezzato]].<ref name="Mazza_191" />.
* Chiesa di San Pietro: risale al 1102 e sorge sulle rovine di un antico castello.<ref name="Mazza_191" />;
* Chiesa di San Lorenzo: riedificata nel 1737, contiene affreschi di Pietro Scalvini.<ref name="Mazza_191" />;
* affrescoAffresco di via Battisti: posto all'inizio della strada, ricorda l'apparizione con la quale, nel 1378, sant'Antonio, scortato da angeli armati, avrebbe messo in fuga l'esercito [[Visconti|visconteo]] capitanato da [[Giovanni Oldofredi]].
* Villa Torri: ottocentesca, con ampia facciata sul fronte strada e, verso il giardino, portichetto sormontato da una loggia.
* edificioEdificio del [[XVI secolo|Cinquecento]]-[[XVII secolo|Seicento]] (a sud del paese, all'incrocio tra Via X Giornate e Via XXIV Maggio): costruzione rettangolare rimaneggiata nei secoli successivi le cui fondamenta, secondo il Mazza (1986), potrebbero risalire al [[XV secolo|Quattrocento]].<ref>{{cita|Mazza (1986)|pp. 190-191}}.</ref>.
* Castello: dell'antico fortilizio resta solo la torre, trasformata in campanile.
 
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== Urbanistica ==
La viabilità ricorda l'originario sistema di fortificazione: come riportato dal Mazza (1986), il Lechi segnalava come la strada di circonvallazione, composta dalle attuali via Dieci Giornate, via [[Dante Alighieri]], via Circonvallazione Nord e via Vittorio Alfieri, era caratterizzata da una forma esagonale analoga a quella di una piccola cittadella murata.<ref name="Mazza_190" />.
 
===Frazioni===
* Campagna;
* Monticelle;
* Barussa;
* Anello;
* Anellino;.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
Il territorio comunale è attraversato dall'[[Autostrada A35 (Italia)|autostrada Brebemi]] che serve il paese con un casello non a [[pedaggio]].
 
Tra il 1932 e il 1956, era presente [[stazione di Castrezzato|una stazione ferroviaria]] posta sulla linea [[Ferrovia Cremona-Iseo|Cremona-Iseo]]. Dal 2016, la parte settentrionale di Castrezzato è attraversata dalla [[ferrovia Milano-Verona (alta velocità)|linea ad alta velocità Milano-Verona]].
 
==Amministrazione==