Colonialismo italiano: differenze tra le versioni
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Ho spostato la colonia di Sciotel nella sezione dedicata ai primi obiettivi (non riusciti) in Africa, prima del 1882 Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile |
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=== I primi obiettivi in Africa e lo "schiaffo di Tunisi" ===
{{Vedi anche|Schiaffo di Tunisi}}
Dopo la proclamazione del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]], il neonato Stato mostrò interesse sia per l'[[Asia sud-orientale]] che per l'[[Africa]].
Si considerò la [[Tunisia]], dove si era stabilita da qualche anno una comunità di [[italo-tunisini]]. Nel 1869 infatti, nell'ambito dei negoziati con [[Napoleone III di Francia|Napoleone III]] e l'Austria per creare un'alleanza italo-franco-austriaca in funzione antiprussiana, il governo Menabrea riuscì a ottenere l'assenso da parte dei due Paesi di consentire l'occupazione italiana di [[Biserta]]<ref>[http://www.treccani.it/enciclopedia/franco-prussiana-guerra-o-franco-germanica-guerra_%28Enciclopedia-Italiana%29/ FRANCO-PRUSSIANA, GUERRA, o franco-germanica, guerra] su Treccani, enciclopedia</ref>; il progetto non ebbe però modo di realizzarsi per l'interruzione dei negoziati di alleanza e la [[Guerra franco-prussiana|successiva caduta]] di [[Napoleone III]]. Tuttavia, il desiderio di stabilire una presenza italiana in Tunisia continuò nel corso del decennio seguente, fino a quando l'improvvisa imposizione del [[protettorato francese in Tunisia]] nel maggio 1881 mise fine a ogni progetto in tal senso, provocando un'indispettita reazione del [[Governo Depretis IV|governo Depretis]] e una svolta nella politica estera italiana. Fu proprio per l'azione improvvisa della Francia - ricordato in Italia come lo "[[schiaffo di Tunisi]]" - che il governo italiano intraprese i contatti diplomatici con la [[Germania]] e l'[[Impero austro-ungarico|Austria-Ungheria]] che portarono alla firma del trattato della [[Triplice alleanza (1882)|Triplice Alleanza]] nel 1882, determinando così l'interruzione del processo di unificazione nazionale con la [[Venezia Tridentina]] e la [[Venezia Giulia]], ancora in mano all'Impero austriaco.▼
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Frizioni con la Francia si ebbero, nel medesimo periodo, anche in [[Algeria]], dove a [[Annaba|Bona]] era attiva una [[Pescatori di corallo italiani in Algeria|comunità italiana di pescatori di corallo]].
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{{Vedi anche|Contratto di acquisto della Baia di Assab|Colonia eritrea|Guerra d'Eritrea|Somalia italiana}}
[[File:AT1304 map.png|upright=0.7|miniatura|Il territorio della [[Assab|baia di Assab]], acquisito nel 1882]]
▲Il primo vero tentativo di creare un possedimento italiano in Africa fu la [[colonia italo-africana di Sciotel]], fondata da [[Giovanni Giacinto Stella]] nel [[1865]] in prossimità di [[Cheren]], nell'attuale [[Eritrea]], con una ventina di coloni italiani. L'esperimento non ottenne l'appoggio del governo, e dopo molte difficoltà, fu totalmente abbandonato alla morte di Stella nel [[1869]].
I primi tentativi riusciti di ottenere possedimenti coloniali risalgono ai governi della [[Sinistra storica|Sinistra]] di [[Agostino Depretis]] e di [[Francesco Crispi]], anche se alcuni governi precedenti avevano appoggiato, sebbene non in maniera esplicita, alcune iniziative private, come l'acquisizione della [[baia di Assab]] da parte della Compagnia di Navigazione [[Raffaele Rubattino|Rubattino]] ([[1869]]). Oltre a questo, nel corso degli [[anni 1880]] vi furono almeno tre tentativi ufficiali del governo italiano per l'acquisizione di un porto nel [[mar Rosso]], il quale potesse fungere da base verso un futuro impero coloniale in [[Asia]] o in [[Africa]].
Oltre all'acquisto di [[Assab]] dalle mani della compagnia Rubattino (nel [[1882]]), lo Stato italiano cercò di acquistare ed occupare il porto di Zeila, a quel tempo controllato dagli egiziani, ma senza esito. Quando gli egiziani dovettero ritirarsi dal [[corno d'Africa]] nel corso del [[1884]], i diplomatici italiani
[[File:Possessions italiennes en Afrique-1896.jpg|miniatura|Possedimenti italiani nel 1896 nel [[Corno d'Africa]], includendo il rigettato protettorato abissino e l'area sudanese di [[Cassala]]]]
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