La ragazza col turbante: differenze tra le versioni
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*'''La porta bianca'''. È il racconto fantastico dell'ultimo giorno e dell'ultima notte di [[Wolfgang Amadeus Mozart]], mai nominato, se non con il titolo di Maestro. Ospitato in un padiglione ai margini del parco di una villa, non ha mai visto i suoi ospiti e dovrebbe passare un periodo in solitudine per comporre il [[Requiem (Mozart)|''Requiem'']]. Egli è sofferente, fugge la luce che lo ferisce. L'arrivo inaspettato di [[Constanze Mozart|Costanza]], la moglie, gli fa capire che è diventato vecchio oltre l'età anagrafica e perciò è malato. Rimasto solo, lavora alla partitura, poi si addormenta e fa un sogno, nel quale deve raggiungere una porta bianca e aprirla: l'apertura lo pone di fronte alla fine dell'esistenza.
*'''La dignità del signor Da Ponte'''. È il 1784 e [[Lorenzo Da Ponte]] si trova a [[Vienna]], sconosciuto e in gravi ristrettezze. Il suo obiettivo è di avvicinare [[Antonio Salieri]], musicista di Corte e beniamino dell'[[Giuseppe II d'Asburgo-Lorena|imperatore Giuseppe II]], per ottenere un incarico di [[Libretto|librettista]]. Un primo incontro tra i due artisti avviene, ma con esito talmente dubbio, che Da Ponte passa mesi e mesi in attesa di un'altra chiamata. Nel frattempo vive grazie alla bontà della sua affittacamere, la quale, oltre a non esigere la pigione, gli fa avere anche del denaro che egli sperpera. Si è vantato nei salotti di essere in procinto di scrivere un'opera con Salieri, leggerezza che potrebbe costargli cara, se scoperta come solo ipotetica. Decidendo che la situazione sta diventando sgradevole, se non pericolosa, Da Ponte ottiene un colloquio con Salieri e questi gli dice di scrivere un soggetto, che alla musica penserà a cose fatte. Sui versi presentati, Salieri continua a fare correzioni e alla fine l'opera va in scena ed è un fiasco.<ref>Nel racconto l'opera è citata: si tratta de [[Il ricco d'un giorno]].</ref> Ma intanto Da Ponte ha cominciato e, ricevuta la sua spettanza, pensa che a Vienna troverà musicisti più alla sua altezza, i migliori.
*'''La ragazza col turbante'''. Bernhard Van Rijk è un mercante d'arte molto apprezzato. Entrato in possesso di un piccolo quadro di cui nessuno conosce l'esistenza, comprende l'inestimabile valore dell'opera e le si affeziona, tanto da scegliere con cura la persona a cui proporrà di comprare il capolavoro. La scelta cade su un uomo di eccezionali qualità, il signore di Herfotrge, squisito mecenate danese. Nella primavera del 1658, il mercante lascia la natia [[Scheveningen]] e compie un viaggio per mare, per raggiungere la dimora del suo potenziale compratore. Qui è ricevuto con la più perfetta cortesia e, dopo alcuni giorni, conclude l'affare; il signore di Herfotrge ha però colto il rimpianto che Van Rijk prova separandosi dall'opera. Passano quarant'anni e, al figlio di Van Rijk, successore del padre nella professione di mercante d'arte, arriva una lettera da parte della figlia di Herfotrge: era una giovinetta quando arrivò il piccolo quadro e ora si deve separare da tutte le sue proprietà, per motivi che non specifica. Desidera che l'immagine della [[Ragazza col turbante]] torni in custodia alla famiglia di chi la scoprì.
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