Sciacca: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Annullata la modifica di Giuse07licata (discussione), riportata alla versione precedente di 151.63.245.93
Etichetta: Rollback
m v2.05 - Fixed using WP:WPCleaner (Interlink nel testo della voce - Errori comuni)
Riga 194:
Sotto la dinastia sveva, Sciacca ottenne lo status di città demaniale, godendo di diversi privilegi. La città era retta da un magistrato, con il diritto d'inviare i propri rappresentanti al Parlamento. [[Federico II di Svevia]] e [[Manfredi di Sicilia]] confermarono i privilegi di cui godeva la città.
 
Nel 1355, la città passò in mano ai Peralta. A Sciacca fu istituita la carica di Capitano di guerra per la difesa della città. Tale compito fu affidato a [[Guglielmo Peralta]] che, oltre ad essere conte di Caltabellotta, poiché era apparentato col re, possedeva vasti territori avuti in eredità, per occupazione o per concessione regia. Dal re aveva ottenuto la rappresentanza della Magna Curia, cioè l'istituzione di una suprema autorità con funzioni giudiziarie inappellabili.
 
===Simboli===
Riga 225:
 
;Chiesa di Maria SS. del Soccorso
:La [[Basilica di Maria Santissima del Soccorso|chiesa di Maria SS. del Soccorso]] o Duomo (chiamata anche Chiesa madre o Matrice) si trova in Piazza Don Minzoni e risale al [[XII secolo]]. Fondata nel 1108 da Giulietta (Giuditta) la Normanna, figlia del [[conte Ruggero]] al centro dell'antico quartiere ''Ruccera'', il suo rifacimento è stato eseguito nel [[1656]] su progetto di [[:en:Michele Blasco|Michele Blasco]] dedicando la chiesa a Santa Maria del Soccorso (prima di allora la basilica era dedicata a Santa Maria Maddalena).
 
:La chiesa ha tre ampie navate con monumentali archi in stile normanno e colonne ioniche. La facciata, rimasta incompiuta, è decorata da colonne e portali ad arco. Completano la decorazione della facciata tre sculture di [[Giandomenico Gagini|Giandomenico]] e [[Antonino Gaggini|Antonino Gagini]]<ref>{{Cita|Gioacchino di Marzo|pp. 472 e 473}}.</ref>.
Riga 242:
 
;Chiesa del Collegio
:La chiesa di San Giovanni Battista, o chiesa del Collegio dei Gesuiti, fu costruita nel XVI secolo e restaurata nel 1613. L’edificio, situato in via Roma, ha un portale a timpano triangolare e un impianto a navata unica con cappelle incassate. Nel presbiterio è collocata una tela del [[Domenichino]] raffigurante San Giovanni, mentre in una delle cappelle laterali è collocata una Madonna di [[:en:Michele Blasco|Michele Blasco]] della metà del XVII secolo, autografata ''Michael Blasco pinsit''.
 
;Chiesa di San Domenico
Riga 251:
 
;Chiesa di Santa Margherita
:La chiesa di Santa Margherita si affaccia su piazza Carmine<ref name="ReferenceTF387"/>. Fu fatta erigere nel [[1342]] da Eleonora d'Aragona, moglie del Peralta. La chiesa venne decorata nel [[1595]] con colonne angolari, architravi, fregi e cornici. L'ultimo restauro fu eseguito nel [[1994]]. L'ingresso principale è in stile catalano, mentre il portale marmoreo, posto sulla destra, fu realizzato nel [[1468]] da [[Pietro de Bonitate]] su disegno di [[Francesco Laurana]]. L'interno, a navata unica, è barocco e conserva stucchi policromati ed affreschi di Ferraro del XVII secolo. Sull'altare si trova un'icona in marmo del [[1507]]-[[1512]], una statua in legno del [[1544]], opera di Frigia, raffigurante Santa Margherita, ed un organo ligneo del [[1641]]. Nella navata si trovano sei grandi riquadri e medaglioni realizzati dal Portulani tra il [[1529]] e il [[1530]], oltre a due grandi tele del pittore [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]] raffiguranti la ''Nascita di Gesù'' e l’''Adorazione dei Magi''.
 
;Chiesa dello Spasimo
Riga 260:
 
;Chiesa di Santa Maria dell'Itria
:La chiesa di Santa Maria dell'Itria e l’annesso monastero femminile dell'[[Ordine di San Benedetto]] furono fatte costruire dal Peralta<ref name="ReferenceTF387">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 387}}.</ref>. Sul primo altare a destra, ''S. Scolastica'', sul secondo, la ''Sacra Famiglia'', sul terzo, ''S. Benedetto che rovescia gli idoli e scaccia i demoni da Montecassino'', tutti dipinti da [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]].
Sul primo stare a sinistra, il ''Martirio di S. Eufemia'', anch’esso attribuito al [[Testone (famiglia)|Testone]].
 
Riga 267:
 
;Chiesa di Santa Maria delle Giummare
:La [[chiesa di Santa Maria delle Giummare]], in via Valverde<ref name="ReferenceTF388">{{Cita|Tommaso Fazello|p. 388}}.</ref>, fu costruita per volere di Giuditta nel [[1103]] e rifatta nel [[XVI secolo]]. La fiancheggiano due torri merlate. L’impianto è ad unica navata. Al suo interno si trova sulla sinistra la cinquecentesca ''Cappella della Madonna delle Grazie'', un rilievo di San Gerolamo, un'acquasantiera quattrocentesca, un crocifisso cinquecentesco e una Vergine col Bambino nell'altare maggiore, attribuita a Laurana. Da ricordare le tele del [[:en:Gaspare Testone|Testone]] ''S. Biagio in Gloria'', ''S. Leonardo'' e la ''Presentazione di Maria al Tempio''.
 
;Chiesa di Sant'Agostino
Riga 283:
*Chiesa di Santa Caterina ([[1796]]),
*Chiesa di Santa Maria del Giglio (XVII secolo),
*[[Chiesa del Purgatorio (Sciacca)|Chiesa del Purgatorio]] ([[1691]]). In essa sono attribuibili a [[:en:Gaspare Testone|Gaspare Testone]] le tele con la ''Vergine, S. Anna e S. Gioacchino'', e la ''Fuga in Egitto'',
*Chiesa di San Pietro ([[1885]]),
*Chiesa San Leonardo ([[1797]]),
Riga 357:
Nelle acque al largo del picco Cammordino (chiamato anche Coda di Volpe), sono stati ritrovati i resti di due imbarcazioni francesi del [[XVI secolo]], oggi conservati nella sede del Comune di Sciacca. Fra questi sono degni di nota tre cannoni di bronzo. Su un cannone sono riportate la salamandra che estingue il fuoco, simbolo di [[Francesco I di Francia]], e una F (abbreviazione di Francesco I). Su un altro cannone sono presenti le lettere B e D con l'incisione di un fiore a cinque petali. Il terzo cannone è tortile, e vi è incisa una B (abbreviazione di Peter Bande, artigiano francese che fuse cannoni per il re di Francia e per il re [[Enrico VIII d'Inghilterra|Enrico VIII di Inghilterra]]). Tali reperti risalgono al 1553, quando la flotta ottomana di [[Lala Kara Mustafa Pascià|Mustafa Pascià]] e la flotta francese attaccarono la Sicilia Occidentale al fine di indebolire la cattolicissima Spagna. Molte città siciliane furono saccheggiate e rase al suolo (come [[Licata]] che fu data alle fiamme). Sciacca, grazie a uno stratagemma di [[Antonino Amodei]], riuscì a salvarsi e costrinse gli incursori a reimbarcarsi<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/10961448/Cannoni_francesi_nel_mare_di_Sciacca_Archeologia_Viva_luglio-agosto_1997_pp._36-45_Note_preliminari_sul_rinvenimento_di_un_relitto_francese_nelle_acque_di_Sciacca_Atti_XI_Rassegna_di_Arch._Sottom._di_Giardini_Naxos_4_ottobre_1996|titolo = Cannoni francesi nel mare di Sciacca, Archeologia Viva, luglio-agosto 1997, pp. 36-45 = Note preliminari sul rinvenimento di un relitto francese nelle acque di Sciacca, Atti XI Rassegna di Arch. Sottom. di Giardini Naxos, 4 ottobre 1996|accesso = 22 dicembre 2015}}</ref>.
 
Tra la contrade Galenzo Aquilea e San Giorgio si erge un [[dolmen]] risalente al III millennio a.C. circa. In contrada Carabollace è stato rinvenuto un insediamento, con ceramiche e [[Lucerna (lampada)|lucerne]] africane risalenti al X e XI secolo<ref>{{Cita web|url = http://www.fastionline.org/excavation/micro_view.php?fst_cd=AIAC_2474&curcol=bibliog|titolo = FASTI - Record View Page: AIAC_2474|accesso = 1º novembre 2015}}</ref>. In contrada Locogrande (6&nbsp;km a est da Sciacca nei pressi del fiume Carabollace) sono state rinvenute delle ''hexas di Akragas'', antiche monete risalenti al 400 a.C. circa<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/2120115/Sciacca|titolo = Sciacca|accesso = 1º novembre 2015}}</ref>. In contrada Tranchina (11&nbsp;km a est da Sciacca) è stata, nella seconda metà del Novecento, una necropoli. Sono state trovate varie tombe, vasi, ciottoli e ''dentalium'' (collane fatte con pezzi di conchiglie) risalenti all'[[Eneolitico]]<ref>{{Cita web|url = https://www.academia.edu/4330010/La_necropoli_Tranchina_di_Sciacca|titolo = La necropoli Tranchina di Sciacca|accesso = 24 ottobre 2015}}</ref>.In contrada Grattavoli si estende una grande area archeologica nella quale furono scoperti; una necropoli e delle dimori rupresti (databili al [[III millennio a.C.]]) anche se le ricerche condotte negli ultimi anni hanno riportato degli affreschi databili [[Storia della Sicilia bizantina|all'epoca bizantina]], confermando così la presenza di qualche comunità eremita stabilitosi nell'area.
 
Importante è anche l'area archeologica di [[Monte nadore]],nella quale vi sorse la città di Nadore, centro fortificato fondato nel [[VII secolo a.C.]] e distrutto verso la fine del [[IV secolo a.C.]] e gli inizi del [[III secolo a.C.]]
 
== Società ==
Riga 395:
=== Musei ===
 
* Museo del Corallo Nocito - '''MUNC''' - Racconta la storia della pesca del Corallo di Sciacca fra il 1875 ed il 1914<ref>{{Cita web|lingua=it-IT|url=https://www.nocitogioielli.com/museo-del-corallo/|titolo=Il museo del corallo|sito=Nocito Gioielli|accesso=2025-01-25}}</ref>.
* [[Monte San Calogero (Sciacca)|Antiquarium di Monte Kronio - Stufe di San Calogero]]<ref>[http://www.regione.sicilia.it/beniculturali/dirbenicult/database/page_musei/pagina_musei.asp?ID=155&IdSito=95 Regione Siciliana Assessorato Beni Culturali<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Casa Museo “F. Scaglione”, in piazza Duomo, conserva ceramiche, tele e manufatti vari d'inestimabile valore.
Riga 415:
 
=== Media ===
Hanno sede a Sciacca l'emittente televisiva [[Tele Radio Monte Kronio|RMK TV]]<ref>{{cita web |url=http://www.teleradiosciacca.it/chisiamo.aspx |titolo=Copia archiviata |accesso=27 luglio 2014 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140727182143/http://www.teleradiosciacca.it/chisiamo.aspx |dataarchivio=27 luglio 2014 }}| TRS</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.telemontekronio.it/index.php/l-azienda/la-storia|titolo=Tele Radio Monte Kronio: la Storia.}}</ref> e le
emittenti [[Radiofonia|radiofoniche]] [[Modulazione di frequenza|FM]] ''RadioStudio5'' (104.7&nbsp;MHz), ''Radio Torre Macauda'' (97.6&nbsp;MHz) e ''Radio Voce della Speranza Sciacca'' (94.8&nbsp;MHz)<ref>{{Cita web|url=https://www.radiostudio5.it/2019/chi-siamo.html|titolo=RadioStudio 5: Chi Siamo}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://sicilia.onderadio.net/ListeFM/AG/FMAG_Sciacca.html|titolo=Emittenti radio FM ricevibili a Sciacca (AG)}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.radiotorremacauda.it/frequenze/|titolo=Frequenze RTM}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://radiovocedellasperanza.it/stazioni/|titolo=Elenco stazioni RVS|accesso=2 gennaio 2024|dataarchivio=30 settembre 2020|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20200930194708/https://radiovocedellasperanza.it/stazioni/|urlmorto=sì}}</ref>.
 
Riga 582:
* Giacomazzi, ''Sciacca'', Palermo;
* Leone-Curatolo, ''Radioattività dei calcari dolomitici del monte San Calogero'', Palermo;
* Giuseppe Licata, Sciacca e le Terme Selinuntine, Sciacca, Tipografia I. Barone, 1881. (ISBN non disponibile)
* Luttanzi-Trasselli, ''Mostra storico-bibliografica di Sciacca'', Palermo;
* {{cita libro|Antonino|Marrone| Bivona città feudale voll. I-II| 1987| Salvatore Sciascia Editore| Caltanissetta-Roma|cid=Marrone, 1987|isbn=no}}
Riga 603:
|cid= Tommaso Fazello
}}
*Giuseppe Verde, ''Cannalivari,. Il Carnevale di Sciacca dalle origini al 2011'', 2013, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-41-2.
*Francesca Augello, ''Ovamurina, L'origine e la storia, gli ingredienti, la ricetta, il procedimento'', 2013, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-42-9.
*Francesco Savasta, ''Il famoso Caso di Sciacca, nuova edizione in caratteri moderni'', 2017, Aulino Editore, Sciacca, ISBN 978-88-86911-69-6.