Operazione London Bridge: differenze tra le versioni

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'''Operazione London Bridge''' è il nome in codice del piano che è stato eseguito in occasione della morte della regina [[Elisabetta II del Regno Unito]], dal momento del decesso fino alla celebrazione delle esequie.
 
Il piano, originariamente creato negli [[Anni 1960|anni sessanta]], è stato aggiornato e perfezionato diverse volte nel corso degli anni. Tra gli organi coinvolti figuravano vari [[Dipartimenti del governo del Regno Unito|dipartimenti governativi]], la [[Chiesa d'Inghilterra]], il [[Metropolitan Police Service]], le [[British Armed Forces]], i [[Parchi reali di Londra|Parchi reali]] e i [[borghi di Londra|borghi]] di [[Londra]], l'[[Autorità della Grande Londra]] e [[Transport for London]]. Alcune decisioni chiave riguardo al piano sono state prese anzitempo dalla Regina stessa, mentre alcune di esse sono state determinate dal suo successore dopo la sua morte.
 
Il piano prende il nome dalla frase "London Bridge is down" ("Il [[Ponte di Londra]] è crollato"), usata per annunciare la morte della Regina, avvenuta giovedì [[8 settembre]] [[2022]], al [[Primo ministro del Regno Unito]] e a un ristretto numero di funzionari e ha dato inizio all'esecuzione del piano.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/regina-ha-raffreddore-pronto-piano-laddio-1547465.html|titolo=La regina ha il raffreddore Pronto il piano per l'addio|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=2018-07-02}}</ref>
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Il 9 aprile 2021, a seguito della morte del [[Filippo di Edimburgo|principe Filippo, Duca di Edimburgo]], venne messo in atto il piano "Operazione Forth Bridge". Esso consistette nell'interruzione di tutte le trasmissioni televisive ed il re-indirizzamento a [[BBC News]], con l'annuncio del decesso da parte della conduttrice o del conduttore del telegiornale, vestita/o in abiti scuri e con cravatta nera nel caso fosse di sesso maschile, e nella riproduzione dell'[[God Save the Queen|inno nazionale del Regno Unito di Gran Bretagna]] con l'accompagnamento visivo di una o più foto del Duca. Il 17 aprile sono avvenuti i funerali e la deposizione della salma.
 
== I dettagli dell'operazione ==
[[File:London Bridge from St Olaf Stairs.jpg|thumb|Il [[London Bridge]] (nella foto nel 2017), omonimo del piano]]
Nelle ore successive alla morte della regina, sono state svolte una serie di chiamate telefoniche consecutive per informare, nell’ordine, il primo ministro, il segretario di gabinetto (il più alto funzionario della Gran Bretagna) e alcuni dei ministri e funzionari più anziani<ref>{{Cita web|url=https://tg24.sky.it/mondo/2021/09/03/morte-regina-elisabetta-operazione-london-bridge|titolo=Operazione London Bridge, ecco il protocollo per la morte della regina|autore=Sky TG24|sito=tg24.sky.it|lingua=it|accesso=2021-09-03}}</ref>. Il primo ministro [[Liz Truss]] è stata la prima persona ad essere informata del decesso della sovrana: il segretario privato della regina si è messo in contatto con lei tramite una linea telefonica sicura ed ha pronunciato la frase "''[[London Bridge]] is down''". Il premier ha provveduto poi ad annunciare il luttuoso evento all'ufficio del consiglio privato, che coordina il lavoro del governo per conto del monarca. Successivamente, l'ufficio del ministero degli Esteri ha cominciato a comunicare la notizia ai governi dei 51 Stati membri del [[Commonwealth delle nazioni|Commonwealth delle Nazioni]], del quale la regina è ufficialmente il capo (in un primo momento solo 15 Paesi hanno ricevuto la notizia, poi si è proceduto ad avvisare gli altri 36 Stati). Internamente il giorno è stato denominato "''D-Day"'', mentre i giorni successivi al decesso sono denominati ''"D+1", "D+2"'' e così via.
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Da qui il feretro, che era nuovamente stato adagiato sull'affusto di cannone, è stato caricato su un'autofunebre che ha completato il resto del tragitto fino al [[Castello di Windsor]]. Lungo il percorso cittadino molta folla ha assistito al passaggio del corteo, così come a Windsor, dove il feretro è stato accolto da lunghe ali di folla assiepate lungo i viali che conducono al castello. La salma è stata infine accolta nella [[Cappella di San Giorgio (castello di Windsor)|Cappella di San Giorgio]] dal Rev. David John Conner, cappellano di Windsor, e da canti del coro. Al termine di quest'ultima cerimonia, il cappellano e il Ciambellano di corte hanno provveduto alla rituale rimozione della corona imperiale, dello scettro e del globo dal feretro, dopodiché la cassa, avvolta nello stendardo reale, è stata tumulata al di sotto della navata centrale, esattamente dov'era posizionato il catafalco.<ref>{{cita web|url=https://www.corriere.it/esteri/17_marzo_17/operazione-london-bridge-def4471c-0a85-11e7-b712-325362193aaf.shtml?refresh_ce-cp|titolo=Operazione London Bridge - I piani per la morte di Elisabetta|editore=[[Corriere della Sera]]|autore=Luigi Ippolito|data=16 marzo 2017|accesso=6 giugno 2019}}</ref>. Il feretro, insieme a quello del principe consorte [[Filippo di Edimburgo]], è stato poi trasferito nella cappella memoriale di Giorgio VI all’interno del castello, dove i due riposano insieme ai genitori di Elisabetta, re [[Giorgio VI del Regno Unito|Giorgio VI]] e la [[Elizabeth Bowes-Lyon|regina Elizabeth]], ed alla sorella della regina, la [[Margaret, contessa di Snowdon|principessa Margaret]].
 
==I nomi in codice==
 
Alla morte di Giorgio VI nel 1952 la notizia fu comunicata ai più alti funzionari di governo con la parola in codice "Hyde Park Corner".
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I piani per i funerali di [[Winston Churchill]] furono denominati Operazione Hope Not.
 
==Personalità presenti==
Circa 500 personalità tra Reali, capi di Stato, primi ministri, ambasciatori presero parte ai funerali. Vi erano il premier britannico in carica [[Liz Truss]] e gli ex premier [[Tony Blair]], [[Teresa May]], [[Boris Johnson]], [[David Cameron]], [[Gordon Brown]] e [[John Major]].