Comiso: differenze tra le versioni
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== Storia ==
=== Dalle origini ai Cabrera ===
Le prime tracce di insediamenti umani nel territorio di Comiso appaiono nel periodo eneolitico, lungo l'arco collinare ibleo, dove si svilupparono i primi villaggi di popolazioni italo-sicule. Oggi rimangono una serie di ricoveri a ''grotta'' e ''a cella'' ricavate nei monti Monterace, Monteracello, Monte Tabbuto, Cozzo Apollo, Cava Porcaro. A valle, invece, si svilupparono degli insediamenti abitativi del tipo a ''capanna-rifugio''. La presenza delle terme vicino alla fonte Diana risalente al II secolo testimonia la presenza di un nucleo abitativo attorno alla fonte fin dall'epoca romana. {{senza fonte|Si pensa infatti che quel luogo sia stato popolato dagli abitanti scampati alla distruzione di ''[[Kasmenai]]'', durante la spedizione punitiva del console romano [[Marco Claudio Marcello|Marcello]] nel [[212 a.C.]]}}.
Con l'arrivo dei [[Bizantini]] e l'insediamento del potere religioso dell'impero d'oriente a Siracusa ([[330 d.C.]]), cominciarono a essere edificate numerose chiese. Nel periodo bizantino il casale di ''Comicio'' si concentrava attorno alle due chiese di S. Biagio e S. Nicola, in questo periodo fu munito di forti e torri di difesa. Intorno all'[[827]] il casale fu duramente provato dall'invasione degli [[Arabi]]. {{cn|Nel periodo [[Normanni|normanno]] nascono i ''muri a secco'', che caratterizzano ancora oggi il paesaggio collinare}}. La Comiso medievale si arricchisce di nuove vie urbane e di chiese, tra cui la chiesa della ''Misericordia'', tuttora conservata. Nel [[1393]] Comiso viene a fare parte della [[Contea di Modica]], assegnata ai Cabrera, fino al [[1453]], anno in cui a causa di una crisi economica questi ultimi la vendono a Periconio II Naselli.
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