Clan D'Alessandro: differenze tra le versioni

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Era il 21 aprile del 1989 quando nei pressi dell{{'}}'''Hotel dei Congressi''' un commando aprì il fuoco contro D'Alessandro e la sua scorta. Restarono ammazzati sull'asfalto in un mare di sangue quattro affiliati: Pasquale Santarpia, 32 anni; Domenico D'Alessandro, 26, fratello del boss; Giovanni Grieco, di 21 anni, il quale era ancora agonizzante quando sono giunte le ambulanze che l'hanno portato in ospedale, dove i medici non hanno potuto fare altro che constatare il decesso; Giuseppe Sicignano, 31 anni, ucciso da un proiettile alla testa giorni dopo in ospedale. Se la caverà il capoclan Michele D'Alessandro, 44 anni, ferito non gravemente alle gambe e a una spalla. Tra le vittime, anche una vittima innocente, un bambino, e il fratello di Michele D'Alessandro, '''Domenico'''. Il vero obiettivo del raid riportò solo alcune ferite (uno strano particolare che portò poi gli inquirenti a ritenere che D'Alessandro fosse stato volutamente risparmiato dai killer).
L'ira incontenibile di D'Alessandro, scampato miracolosamente all'agguato, per la perdital'omicidio del fratello e dei fedelissimi3 guardaspalli non tardò ad arrivare: morti70 ammazzati ovunque a [[Castellammare di Stabia|Castellammare]] e sui Lattari in una faida senza esclusione di colpi (compreso il duplice omicidio dell'innocente spazzino Antonio Longobardi e il figlio 8enne Paolo nel 1990). Una guerra che durò fino alla primavera del 1993: in quel periodo le forze dell'ordine riuscirono a stanare sui Lattari '''Umberto Mario Imparato''' (si parlò di tradimenti all'interno dello stesso clan) e il boss restò ucciso in seguito al conflitto a fuoco ingaggiato con gli agenti insieme ad un suo guardaspalle.
Successivamente perderà la vita anche in un agguato il figlio di Imparato mentre la figlia '''Tatiana''', inizialmente accusata di essere la reggente del clan, verrà assolta da ogni accusa a suo carico.<ref>[https://www.ilgazzettinovesuviano.com/2017/04/08/umberto-mario-imparato-attivista-boss Umberto Mario Imparato, da attivista a feroce boss della camorra. La sanguinosa faida con Scanzano]</ref>