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A seguito degli [[battaglia di San Pietro Infine|aspri combattimenti]] per conquistare il paese di [[San Pietro Infine]], dopo Natale la [[36th Infantry Division (United States Army)|36ª Divisione "Texas" statunitense]] ricevette il cambio dalla [[34th Infantry Division|34ª Divisione "Red Bull"]]<ref>{{cita|Parker|p. 88}}.</ref> che, il 3 gennaio 1944, incominciò i combattimenti davanti alla Gustav per liberare i paesi e le alture rimanenti. Il 6 gennaio fu presa [[San Vittore del Lazio]] e il 12 [[Cervaro (comune)|Cervaro di Frosinone]], l'ultimo paese antecedente Cassino, mentre l'ultima altura che si ergeva di fronte al monastero, il monte Trocchio, fu raggiunta il 15 dal 3º Battaglione del 168º Reggimento dei "Red Bull": durante la scalata gli uomini trovarono solo postazioni tedesche vuote. Dal Trocchio la divisione avanzò ancora attestandosi poco a nord della città di Cassino<ref>{{cita|Parker|p. 93}}.</ref>, facilitata dalla tattica tedesca che imponeva il risparmio degli uomini. I soldati di Kesselring, infatti, si ritirarono nelle postazioni predisposte sulla Gustav, lasciando sguarnito il terreno davanti al Garigliano e al Rapido. Per la 5ª Armata spezzare la Gustav era diventato ora l'obiettivo più urgente; dal novembre 1943 era in corso di definizione uno sbarco anfibio dietro le linee tedesche ad [[Anzio]], poco a sud di Roma. La logica era impeccabile: gli Alleati avevano il controllo del cielo e del mare e le linee di comunicazione tedesche erano lunghe e vulnerabili. Con il rallentamento dell'avanzata tra novembre e dicembre il piano era stato accantonato, ma alla fine dell'anno Churchill lo rese di nuovo attuale, persuadendo gli statunitensi a concedere una considerevole quantità di mezzi da sbarco che determinò il rinvio dell'invasione della Normandia, spostata al giugno 1944. Lo [[Sbarco di Anzio|sbarco ad Anzio]] (operazione Shingle) era previsto per il 22 gennaio, l'ultima data disponibile prima di dover spedire i mezzi da sbarco in [[Gran Bretagna]]<ref>{{cita|Parker|p. 94}}.</ref>. In concomitanza a questo attacco la 5ª Armata progettò un'offensiva contro la valle del Liri, che avrebbe permesso alle forze di Clark di congiungersi con le unità sbarcate a nord<ref>{{cita|Parker|pp. 94-95}}.</ref>.
 
[[File:BritishA 5.5 inchInch gunGun ItalyCrew Janon 1944the IWMItalian TRFront, 10 January 1944 1503TR1503.jpg|miniatura|sinistra|L'artiglieria britannica prende posto vicino a [[Sessa Aurunca]], in vista dell'attacco al Garigliano]]
 
Churchill tuttavia accelerò la campagna d'Italia proprio in un momento i cui gli Alleati invece avrebbero dovuto analizzare più dettagliatamente la propria situazione militare e aspettare che il maltempo invernale si placasse<ref>{{cita|Morris|p. 284}}.</ref>. Clark ebbe così solo due settimane per portare la 5ª Armata oltre il Rapido e il Garigliano e fissò l'inizio dell'offensiva principale al 17 gennaio, con un attacco del X Corpo britannico ora rinforzato dalla 5ª Divisione proveniente dal fronte dell'8ª Armata: esso avrebbe passato il basso corso del Garigliano nei pressi di [[Minturno]] e [[Castelforte]], creato una testa di ponte e minacciato i tedeschi di un aggiramento dalle alture poste sul lato sinistro della valle del Liri. Dal 20 febbraio gli statunitensi della 36ª Divisione avrebbero superato il Garigliano nei pressi dell'abitato di Sant'Angelo con un attacco frontale alle difese tedesche, appoggiati a nord di Cassino dalla 34ª Divisione "Red Bull" e dai [[Corps expéditionnaire français en Italie|coloniali francesi]] del [[generale di corpo d'armata]] [[Alphonse Juin]], che avrebbero tentato un aggiramento da destra lungo le alture a nord di Cassino per emergere nella valle del Liri cinque o sei chilometri dietro le linee tedesche<ref>{{cita|Parker|pp. 111-151}}.</ref>. Gli strateghi della 5ª Armata pensavano così di distogliere forze tedesche dal fronte principale e, allo stesso tempo, contavano di spezzare la Gustav ricongiungendosi con il VI Corpo d'armata di John Lucas sbarcato tra Anzio e Nettuno. L'azione anfibia avrebbe dovuto minacciare le linee di comunicazione nel Lazio meridionale e i tedeschi, di fronte a un attacco ad ampio raggio, non avrebbero avuto altra scelta che ritirarsi a nord di Roma<ref name="P95">{{cita|Parker|p. 95}}.</ref>.