Giotto: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Riga 312:
 
== I seguaci ==
{{vedi anche|scuola giottesca}}Giotto aveva completato le numerose commissioni della sua bottega utilizzando un'organizzazione del lavoro impostata secondo una logica diremmo oggi "imprenditoriale", che prevedeva il coordinamento del lavoro di numerosi collaboratori. Questo metodo, prima usato solo nei cantieri architettonici e dalle maestranze di scultori e scalpellini attivi nelle cattedrali [[Architettura romanica|romaniche]] e [[gotiche]], fu una delle maggiori innovazioni apportate in pittura dalla sua ''équipe'', e spiega anche la difficoltà di lettura e di attribuzione di molte sue opere.
{{vedi anche|scuola giottesca}}
[[File:Giotto-Liberation of the Eretico.jpg|min|Opera di un seguace: ''[[San Francesco libera l'eretico Pietro di Alife|Liberazione dell'Eretico]]'', Basilica superiore di Assisi, forse del [[Maestro della Santa Cecilia]].]]
 
Giotto aveva completato le numerose commissioni della sua bottega utilizzando un'organizzazione del lavoro impostata secondo una logica diremmo oggi "imprenditoriale", che prevedeva il coordinamento del lavoro di numerosi collaboratori. Questo metodo, prima usato solo nei cantieri architettonici e dalle maestranze di scultori e scalpellini attivi nelle cattedrali [[Architettura romanica|romaniche]] e [[gotiche]], fu una delle maggiori innovazioni apportate in pittura dalla sua ''équipe'', e spiega anche la difficoltà di lettura e di attribuzione di molte sue opere.
 
Vasari citò i nomi di alcuni dei più stretti aiutanti, non tutti celebri: [[Taddeo Gaddi]], [[Puccio Capanna]], [[Ottaviano da Faenza]], [[Guglielmo da Forlì]], attraverso cui, insieme con l'opera di un misterioso ''[[Augustinus (pittore)|Augustinus]]'', l'influenza di Giotto arrivò alla [[scuola forlivese]]. A questi bisogna aggiungere i molti seguaci e continuatori del suo stile che crearono delle scuole locali nelle zone dove era transitato.
 
[[File:MasoDiBanco.jpg|min|sinistra|Uno dei migliori allievi di Giotto: [[Maso di Banco]], ''San Silvestro che resuscita due maghi'', [[Cappella Bardi di Vernio]], [[Basilica di Santa Croce|Santa Croce]], Firenze.]]
 
A Firenze ed in Toscana operavano i cosiddetti "protogiotteschi" i seguaci che avevano visto all'opera Giotto nella sua città: [[Maso di Banco]], [[Giottino]], [[Bernardo Daddi]], il [[Maestro della Santa Cecilia]], il [[Maestro di Figline]], [[Pacino di Buonaguida]], [[Jacopo del Casentino]], [[Stefano Fiorentino]]. Le vicende biografiche di molti di questi pittori non sono ancora state bene documentate: vita e opere di [[Giottino]] o [[Stefano Fiorentino]] sono ancora in larga parte misteriose.