Antonio Catricalà: differenze tra le versioni
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[[Avvocato cassazionista]], è stato [[magistrato]] del [[Consiglio di Stato|Consiglio di Stato della Repubblica italiana]], presidente dell'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]], [[Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri]] con funzioni di segretario dello stesso durante il [[
== Biografia ==
Laureatosi con lode in [[giurisprudenza]] a soli 22 anni presso l'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università di Roma "La Sapienza"]], dove è stato, peraltro, allievo di [[Pietro Rescigno]], ha in seguito vinto il concorso in magistratura ordinaria, nonché superato l'esame di abilitazione da avvocato. Per due anni ha studiato [[economia]], [[sociologia]], [[storia]] e [[scienza dell'amministrazione]] presso l'Istituto Luigi Sturzo di Roma, ove è stato allievo di [[Federico Caffè]]. Successivamente è stato nominato per concorso consigliere e presidente di sezione del [[Consiglio di Stato|Consiglio di Stato della Repubblica italiana]].
Ha pubblicato il libro ''L'esame di diritto civile'' ([[Maggioli Editore]], 2010) in cui riporta il contenuto delle lezioni tenute al suo corso per la preparazione al concorso in magistratura, altri studi monografici e vari articoli.
Quale professore a contratto nella facoltà di giurisprudenza dell'[[Università degli Studi di Roma Tor Vergata]] ha insegnato [[diritto privato]].
È stato presidente dell'[[Autorità garante della concorrenza e del mercato]] dal 9 marzo 2005 al 16 novembre 2011. Il 18 novembre 2010 era stato designato alla presidenza dell'[[Autorità per l'energia elettrica e il gas]], carica alla quale ha rinunciato nove giorni dopo<ref>{{Cita web|url=https://st.ilsole24ore.com/art/economia/2010-11-28/catricala-resta-antitrust-064034.shtml?uuid=AYyqhRnC|titolo=Catricalà resta all'Antitrust|sito=Il Sole 24 ORE|accesso=2023-07-27}}</ref>.
Il 16 novembre 2011 è stato nominato [[sottosegretario di Stato]] alla [[Presidenza del Consiglio dei ministri]] con funzioni di segretario del Consiglio dal [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|
Il 2 maggio 2013 viene nominato [[Ministero dello sviluppo economico|
Nel mese di settembre 2014 viene candidato dal centrodestra alla carica di giudice della [[Corte costituzionale (Italia)|Corte costituzionale]] in sostituzione del giudice [[Luigi Mazzella]] di area centrodestra. Catricalà viene sostenuto direttamente dal Presidente di Forza Italia [[Silvio Berlusconi]], da [[Gianni Letta]] e [[Denis Verdini]], superando la candidatura dell'ex
Il 28 ottobre 2014 Catricalà comunica di avere dato le dimissioni da
</ref>.
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Il 18 febbraio 2021 viene nominato presidente dell'Istituto Grandi Infrastrutture (IGI)<ref>{{Cita web|url=https://www.lestradedellinformazione.it/rubriche/news-dalle-istituzioni/antonio-catricala-e-il-nuovo-presidente-dellistituto-grandi|titolo=Antonio Catricalà è il nuovo presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture}}</ref>.
È stato professore associato di diritto privato presso l'[[Università telematica "Pegaso"]], nonché professore a contratto di diritto dei consumatori alla [[LUISS Guido Carli]]. Ha insegnato per contratto anche alla [[Universitas Mercatorum]], alla [[Università per stranieri di Siena]] e
Antonio Catricalá si è tolto la vita all'età di 69 anni con un colpo di [[pistola]] [[Smith & Wesson 29|Smith & Wesson]] alla tempia nel terrazzo del suo appartamento romano situato ai [[Parioli]] il 24 febbraio del [[2021]]<ref>{{Cita web|url=https://www.notizieoggi24.it/2021/02/24/morto-antonio-catricala-ex-sottosegretario-suicida-nella-casa-a-roma/|titolo=Morto Antonio Catricalà: ex sottosegretario suicida nella casa a Roma|sito=Notizie Oggi 24|data=24 febbraio 2021|accesso=24 febbraio 2021}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/economia/2021/02/24/news/morto_antonio_catricala_ex_garante_antitrust-288985780/|titolo=Morto suicida Antonio Catricalà, ex garante dell'Antitrust|sito=la Repubblica|data=2021-02-24|lingua=it|accesso=2023-07-27}}</ref>, sei giorni dopo la nomina di presidente dell'Istituto Grandi Infrastrutture. I funerali furono celebrati nella [[chiesa di San Roberto Bellarmino]] nel quartiere Parioli; riposa nel [[Cimitero Flaminio|cimitero Flaminio di Prima Porta]] a Roma. Dopo la sua morte la procura di Roma ha aperto un fascicolo stabilendo infine che il giurista è morto [[Suicidio|suicida]]; ancora non se ne comprendono le cause, nonostante la moglie Diana Agosti in una intervista avesse dichiarato che Catricalá aveva una [[Depressione esistenziale|depressione latente]] per problemi di salute.
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