Sonia Gandhi: differenze tra le versioni
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== Biografia ==
Sonia Maino è nata da Stefano Maino e Paola Predebon<ref>https://www.india.gov.in/my-government/indian-parliament/sonia-gandhi</ref> a [[Lusiana]] nella ''contrada Màini''<ref>Sonia Maino Gandhi e Lusiana in http://digilander.libero.it/lusiana/lusiana.htm. In questo sito è presente un estratto di un articolo del 2004 de ''[[Il Giornale di Vicenza]]'', scritto da Egidio Zampese, contenente anche una foto della sua casa natale e due immagini con [[Rajiv Gandhi]]. A [[Lusiana]] i gruppi familiari Màino hanno dato il nome alla contrada ''Màini'' che fino ai primissimi anni dell'[[Ottocento]] si chiamava ''Esèchele'', un nome originario dell'[[alto tedesco antico]] (http://digilander.libero.it/lusiana/ambiente_e_attivita_umane.htm). "Nell'Archivio Comunale di [[Lusiana]], negli anni 1583, 1607, si trova '''Maino''' come cognome; nell'anno 1805 si trova '''Maini''' come contrada. [[Maino (nome)|Maino]] è un nome di persona [[medievale]] [[Lingua tedesca|tedesco]]". (Dionigi Rizzolo, '' La toponomastica storica dei comuni di Lusiana e Conco'', pag. 99, Istituto di cultura cimbra, tipografia Rumor, Vicenza, 1988. Per la contrada ''Esèchele'' si veda op.cit. pag. 87. [https://biblioinrete.comperio.it/]).</ref><ref>"Sonia Gandhi was born Edvige Antonia Albina Maino to Stefano and Paola Maino on December 9, 1946, in Lusiana, a tiny town of fewer than 3000 inhabitants, nestled quietly in the crisp air of the verdant lower Alps of northeast Italy" (Rani Singh, ''Sonia Gandhi, an Extraordinary Life, an Indian Destiny'', foreword by Michael Gorbachev, part I, from Italy to Britain).</ref>, sull'[[Altopiano dei sette comuni]], in [[provincia di Vicenza]]<ref>{{cita web |url=http://news.comune.lusiana.vi.it/documenti/PAT/tavole_pat_da_pubblicare/SchedeContrade/016_maini.PDF |titolo=Copia archiviata |accesso=6 settembre 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120331131821/http://news.comune.lusiana.vi.it/documenti/PAT/tavole_pat_da_pubblicare/SchedeContrade/016_maini.PDF |dataarchivio=31 marzo 2012 }}</ref><ref>{{Cita web|url=https://geneall.net/it/name/510128/sonia-gandhi/|titolo=Sonia Gandhi, * 1946 {{!}} Geneall.net|sito=geneall.net|accesso=2023-03-02}}</ref> <ref>https://corrieredelveneto.corriere.it/notizie/vicenza/cronaca/24_novembre_22/sonia-gandhi-e-la-sua-casa-natale-sull-altipiano-di-asiago-che-diventa-museo-un-umilissima-abitazione-per-una-grandissima-donna-6e0ed53a-a657-4bba-8add-6276be4a0xlk.shtml. (La casa natale di Sonia Gandhi acquistata dai Sikh, in via Maini 31 a Lusiana).</ref>. Il padre, vicino al [[fascismo]], volontario e poi prigioniero nella [[Campagna italiana di Russia|campagna di Russia]], voleva chiamarla Sonia, in ricordo di una donna che lo aveva salvato accogliendolo nella sua fattoria, tuttavia il parroco si rifiutò perché al nome non corrispondeva nessun santo e venne battezzata come Antonia Edvige. Ma all'anagrafe venne registrata come Sonia, nonostante le rimostranze del parroco<ref>{{Cita web|url=https://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cultura_e_tempolibero/2009/19-ottobre-2009/sonia-vicentina-l-infanzia-senza-fasti-una-futura-gandhi-1601894821317.shtml|titolo=Sonia la vicentina, l’infanzia senza fasti di una futura Gandhi - Corriere del Veneto|sito=corrieredelveneto.corriere.it|accesso=2023-03-02}}</ref><ref>https://scuolaguido.altervista.org/un-altro-lutto-per-sonia-gandhi-e-morta-a-orbassano-la-mamma-paolina/</ref>.
Il padre Stefano Maino (detto Eugenio) fino ad allora di fede fascista, ebbe un ruolo determinante nel sequestro del 30 agosto 1944, da parte dei partigiani, di Luigi Ronzani, Commissario Prefettizio di Lusiana<ref>P. Gios "Controversie sulla resistenza ad Asiago e in altipiano"</ref>. Il sequestro si concluse con l'infoibamento del Ronzani alla speluga di Lovarezze. Nell'immediato dopoguerra il Maino passò da muratore a capo di un'impresa edile con sede ad [[Orbassano]] (paese alla periferia di [[Torino]])<ref>Un documentato articolo de [[Il Giornale di Vicenza]] del 16 maggio 2004 (pag. 23, autore: Egidio Zampese) rende noti vari dati sulla vita di Sonia Maino: la nascita nella contrada Maini a [[Lusiana]] il 9 dicembre 1946 con il nome anagrafico di ''Antonia Edvige Albina''; l'origine del padre Stefano Maino ([[Lusiana]]) e della madre Paola Predebon (Gomarolo di [[Conco]], [[Altopiano dei sette comuni]]); l'impresa edìle avviata dal padre ad [[Orbassano]]; il matrimonio con [[Rajiv Gandhi]] il 25 febbraio 1968; la perdita della cittadinanza italiana registrata ad [[Orbassano]] il 28 ottobre 1983. Nell'articolo si afferma che "probabilmente, per [[assonanza]], il nome Antonia si è trasformato in Sonia, nome che negli atti ufficiali non risulta mai". [[Javier Moro]] nel libro biografico ''Il sari rosso'' scrive (Il Saggiatore, superTascabili, p. 42): " Dopo pochi giorni fu battezzata dal parroco di [[Lusiana]] con il nome di Antonia Edvige Albina, in onore della nonna materna. Ma Stefano voleva darle un altro nome. Chiamava Anouchka la maggiore, battezzata come Anna, e Antonia la chiamò Sonia". Alla fine della contrada Maini al civico 31 sorge l'antica casa della famiglia Maino sul cui ingresso è posta una piccola targa in inglese: ''Sonia's birthplace''. E Javier Moro così descrive il luogo (op. cit. pag. 43):" [..] una casa di pietra [..] l'ultima della via Maini, la via dove generazioni di suoi parenti, arrivati in origine dalla [[Germania]], avevano a poco a poco costruito le loro abitazioni".</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.corriere.it/buone-notizie/20_dicembre_26/casa-natia-sonia-gandhi-vicenza-0afa89be-450d-11eb-978b-46140dbd780d.shtml|titolo=La casa natia di Sonia Gandhi? È a Vicenza|autore=Paola D’Amico|sito=Corriere della Sera|data=2020-12-26|lingua=it|accesso=2023-03-02}}</ref>.
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