Sperlinga: differenze tra le versioni

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ISBN 88-04-46434-8 | FOTO DI COPERTINA</ref> dopo la sua pubblicazione sulla rivista americana ''[[Life (rivista)|Life]]''.
 
Nel 1955 [[Fosco Maraini|Fosco Marain]]<nowiki/>i realizza una serie di foto della città per la società [[Alinari]].
 
Si segnalano le aree di Contrada Rossa, Cicera, Perciata, Grotta Vecchia, e all'interno del centro abitato quella del ''"Balzo"'' scavate in fila e sovrapposte con antistanti pittoresche stradine che costituiscono nel loro insieme un borgo rupestre, dove, ogni anno, il 16 agosto, si celebra la "Sagra del Tortone". Tale manifestazione folcloristica consiste nella distribuzione e degustazione di cibi locali tipici, espressione della migliore e più genuina tradizione culinaria del luogo. Al centro della proposta alimentare riccamente imbandita il gustosissimo "Tortone".
 
Nei giorni precedenti, i vari rioni del paese, ognuno rappresentato da una Dama, si sfidano in vari giochi. La dama del rione che ha ottenuto il maggior punteggio viene eletta ''Castellana'' di Sperlinga. Il 16 agosto la ''Castellana'', insieme alle altre dei paesi Gallo-Italici, partecipa al corteo storico, composto da molti personaggi, in costume d'epoca, che sfilano lungo le vie del paese. Una giuria eleggerà la Dama dei paesi Gallo-Italici. La serata in piazza Castello è allietata da rappresentazioni di eventi storici, spettacoli pirotecnici, canti e balli.
 
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
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=== Il castello ===
Il [[castello di Sperlinga]] è un raro esempio di castello rupestre, in parte scavato nella roccia e risalente probabilmente al periodo anteriore ai Siculi pre-greci (XII-VIII secolo a.C.), in parte costruito sulla stessa roccia, intorno all'anno [[1080]].
È stato sede dei conti [[Ventimiglia (famiglia)|Ventimiglia del castello Maniaci]] fino al [[1597]], poi dei principi di Sperlinga [[Natoli (famiglia)|Natoli]] ([[1598]] - [[1658]]), e quindi dei duchi di Sperlinga [[Oneto]] ([[1658]]-[[1861]]), l'ultimo dei quali lo concesse in [[enfiteusi]] al barone [[Nunzio Nicosia]], i cui discendenti lo donarono al comune di Sperlinga nel [[1973]].
 
Vi è una scritta in latino scolpita sull'arco a sesto acuto nell'androne del Castello, dal Principe del Castello Giovanni Natoli: ''{{maiuscoletto|[[Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit]]}}'', tale scritta postuma si riferisce alle vicende dei [[Vespri Siciliani]] ([[1282]]) quando una guarnigione francese di angioini si asserragliò all'interno del castello e resistette all'assedio per oltre un anno.