Autonomia Operaia: differenze tra le versioni

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'''Autonomia Operaia''' è stato un movimento della [[sinistra extraparlamentare]] [[Italia|italiana]] attivo fra il 1973 e il 1979.
 
Nacque intorno all'inizio degli anni settanta anche se il suo sviluppo si deve ascrivere alla fine del decennio. Autonomia Operaia non era un vero e proprio partito ma un{{'}}''area'' nella quale confluirono alcuni esponenti dei movimenti della sinistra extraparlamentare o sinistra rivoluzionaria in opposizione alla [[sinistra riformista]].
 
== Storia ==
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Con la nascita delle [[radio libere]], i neomilitanti autonomi si aggregarono intorno ad alcune di esse, le più famose delle quali furono [[Radio Onda Rossa]] di [[Roma]], [[Radio Alice]] di [[Bologna]], [[Controradio (Firenze)|Controradio]] di [[Firenze]], [[Radio Sherwood]] di [[Padova]] e altre diffuse in quasi tutte le regioni italiane.
 
Autonomia Operaia fondava le sue basi ideologiche sul pensiero [[operaismo|operaista]], ovvero una rilettura del pensiero [[marxismo|marxista]], insistendo sul concetto dell'autonomia di classe e sull'[[antiautoritarismo]]. Questa linea di pensiero era già stata sviluppata in Potere Operaio da quello che poi fu uno dei maggiori leader dell'autonomia: [[Toni Negri]]. Negri, in uno scritto rivolto al mondo cattolico e alla [[Democrazia Cristiana|DC]], posteriore al periodo da deputato, definì l'Autonomia Operaia: «[...] un movimento di matrice [[Chiesa cattolica|cattolica]] [...], la [[Solidarność]] italiana, strumento contro la pretesa egemonia dei comunisti sul [[movimento operaio]]»<ref>{{Cita|Dolores Negrello|p. 124|Do}}.</ref>.
 
L'ala operaista faceva riferimento al quindicinale ''[[Rosso (giornale)|Rosso]]'' e al mensile ''Controinformazione'', l'ala creativa si raccoglieva attorno ad ''[[A/traverso]]'', organo del trasversalismo bolognese, e alle riviste ''Zut'', ''[[Il Male]]'' e ''[[Cannibale (rivista)|Cannibale]]'' palestra per scrittori e poeti come [[Pier Vittorio Tondelli]], [[Freak Antoni]], [[Enrico Palandri (scrittore)|Enrico Palandri]] e per disegnatori come [[Andrea Pazienza]] e [[Stefano Tamburini]] che in seguito fondarono il più longevo ''[[Frigidaire (rivista)|Frigidaire]]''<ref>Vincenzo Sparagna, ''“FRIGIDAIRE. L'incredibile storia e le sorprendenti avventure della più rivoluzionaria rivista d'arte del mondo”'', Rizzoli, Milano</ref>.
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D'altra parte il [[Partito Comunista Italiano]] aveva già espresso una condanna dei metodi violenti di Autonomia Operaia, cui contrapponeva una lotta all'interno delle istituzioni democratiche. In quegli stessi anni si stava imponendo una nuova linea da parte del PCI a favore dell'[[Eurocomunismo]] e di uno strappo con l'[[Unione Sovietica|URSS]]. Inoltre stava maturando una strategia che avrebbe dovuto portare al cosiddetto ''[[Compromesso storico]]'' con la [[Democrazia Cristiana]].
 
Alla nascita dell{{'}}''Area dell'Autonomia Operaia'', oltre ai militanti dei gruppi come [[Potere Operaio]] e [[Lotta Continua]] scioltisi nell'area autonoma, si affiancarono anche alcuni gruppi che si rifacevano all'area [[maoismo|maoista]] filocinese. All'Area dell'Autonomia Operaia si contrappose un ''Cartello'' formato dalla [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]], il gruppo giovanile del PCI, il [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]], il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]] ed [[Avanguardia operaia]]. Tra le opposte fazioni ci furono anche scontri fisici durante le manifestazioni del [[movimento del Settantasette]].
 
[[File:Manifestazione Autonomia Operaia .png|thumb|upright=1.4|Manifestazione di Autonomia Operaia]]