Roberto Calvi: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
m Ho corretto una data che era inesatta |
m Ho precisato i nomi dei magistrati che condussero l'inchiesta a carico dei vertici della Banca d'Italia |
||
Riga 46:
Il 9 novembre [[1977]] furono affissi nel centro di Milano numerosi manifesti in cui si accusava Calvi di diversi reati nella gestione del Banco Ambrosiano<ref name=":3">{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/05/22/una-vita-di-intrighi-dal-sindacato-giallo.html|titolo=UNA VITA DI INTRIGHI DAL SINDACATO GIALLO ALLA VICENDA CALVI - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=22 maggio 1984|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref>. L'iniziativa avvenne ad opera del giornalista [[Luigi Cavallo]] (legato ad ambienti dei [[Servizi segreti italiani|servizi segreti]]) e si rivelò una manovra ricattatoria di Sindona, che sperava così di ottenere denaro da Calvi per portare a termine il salvataggio delle sue banche<ref name=":02">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1982/07/20/page_004.pdf|titolo=Il PG D'Ambrosio descrive i brogli di Calvi: «Perché nessuno lo fermò?»|editore=L'Unità|data=20 luglio 1982}}</ref>. L'accordo per far cessare questa campagna denigratoria fu raggiunto grazie alla mediazione di Gelli e prevedeva il pagamento della somma di 500mila [[Dollaro statunitense|dollari]] da parte di Calvi al banchiere siciliano, che venne mascherato dietro la vendita fittizia di una villa di proprietà dello stesso Sindona<ref name=":3" /><ref name=":02" />.
Dopo la comparsa dei manifesti, alcuni ispettori della [[Banca d'Italia]] guidati dal dottor [[Giulio Padalino]] furono inviati dall'allora [[Governatore della Banca d'Italia|governatore]] [[Paolo Baffi]] e dal vice direttore generale [[Mario Sarcinelli]] per verificare la veridicità delle accuse e con un dettagliato rapporto denunciarono molte irregolarità del Banco Ambrosiano alla magistratura<ref name=":0222">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1982/07/14/page_004.pdf|titolo=La Bankitalia nel 78 definiva «incontrollabile» l'Ambrosiano|editore=L'Unità|data=14 luglio 1982}}</ref>: l'inchiesta venne affidata al [[sostituto procuratore]] di [[Milano]] [[Emilio Alessandrini]], il quale venne ucciso il 29 gennaio [[1979]] da un commando di [[Terrorismo|terroristi]] di [[Prima Linea (organizzazione)|Prima Linea]]<ref name=":022">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1981/04/08/page_004.pdf|titolo=Banco Ambrosiano: improvviso vertice a Roma con Pertini?|editore=L'Unità|data=8 aprile 1981}}</ref>. Il 24 marzo successivo, Baffi e Sarcinelli, artefici dell'ispezione, vennero arrestati dal giudice Antonio Alibrandi (padre del terrorista dei NAR Alessandro) su richiesta del pubblico ministero Luciano Infelisi, e costretti alle dimissioni<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1984/07/22/ora-qualcuno-chiedera-scusa-paolo-baffi-sarcinelli.html|titolo=ORA QUALCUNO CHIEDERA' SCUSA A PAOLO BAFFI E SARCINELLI? - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=22 luglio 1984|lingua=it|accesso=14 dicembre 2022}}</ref> ma poi completamente prosciolti nel [[1981]], in seguito all'accertamento dell'assoluta infondatezza delle accuse mosse a loro carico<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfoglio.it/politica/2016/09/20/news/ciampi-e-il-metodo-baffi-alla-prova-dellattacco-affaristico-giudiziario-104272/|titolo=Ciampi e il “metodo Baffi” alla prova dell'attacco affaristico-giudiziario|sito=www.ilfoglio.it|lingua=it|accesso=2022-12-14}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2005/09/29/Economia/BANKITALIA-BAFFI-INCRIMINATO-E-SARCINELLI-ARRESTATO-IL-PRECEDENTE-DEL-79_155543.php|titolo=BANKITALIA: BAFFI INCRIMINATO E SARCINELLI ARRESTATO, IL PRECEDENTE DEL '79|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2022-12-14}}</ref>.
In seguito il Banco si trovò ad affrontare una prima crisi di liquidità che si risolse grazie a finanziamenti della [[Banca Nazionale del Lavoro|BNL]] e dell'[[Eni]] per circa 150 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]; una seconda crisi di liquidità nel 1980 fu risolta grazie a un nuovo finanziamento dell'ENI di 50 milioni di dollari, per ottenere i quali Calvi — come risulta dagli atti processuali — pagò una tangente di 7 milioni di dollari a [[Claudio Martelli]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/11/Martelli_sotto_inchiesta_dimette_co_0_9302114862.shtml Martelli sotto inchiesta si dimette] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100711022650/http://archiviostorico.corriere.it/1993/febbraio/11/Martelli_sotto_inchiesta_dimette_co_0_9302114862.shtml |data=11 luglio 2010 }}, ''[[Corriere della Sera]]'', 11 febbraio 1993</ref> e a [[Bettino Craxi]] versata sul famoso "[[conto protezione]]"<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1994/04/15/banco-ambrosiano-craxi-alla-sbarra.html|titolo=BANCO AMBROSIANO CRAXI ALLA SBARRA - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=15 aprile 1994|lingua=it|accesso=21 dicembre 2022}}</ref> aperto dal [[Partito Socialista Italiano|PSI]] presso l'[[UBS]] di [[Lugano]]<ref>{{Cita web|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1999/06/17/larini-ecco-la-storia-del-conto-protezione.html|titolo=Larini: Ecco la storia del Conto Protezione - la Repubblica.it|sito=Archivio - la Repubblica.it|data=17 giugno 1999|lingua=it|accesso=1º dicembre 2022}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1999/06/15/Cronaca/CONTO-PROTEZIONE-DA-RIFARE-PROCESSO-CRAXI-MARTELLI_202700.php|titolo=CONTO PROTEZIONE: DA RIFARE PROCESSO CRAXI-MARTELLI|sito=www1.adnkronos.com|data=15 giugno 1999|lingua=it|accesso=1º dicembre 2022}}</ref>. Nell'aprile [[1981]], sempre con la mediazione di Gelli e Ortolani, Calvi ottenne il 40% delle quote del [[RCS MediaGroup|Gruppo Rizzoli]] (che controllava il ''[[Corriere della Sera]]'' ed altri importanti testate nazionali) in cambio della ricapitalizzazione della società finanziata dal Banco Ambrosiano<ref name=":0">{{Cita web|url=https://archivio.unita.news/assets/main/1982/06/13/page_005.pdf|titolo=Calvi, banchiere all'inglese. Ma in tutti gli scandali si parla di lui|editore=L'Unità|data=13 giugno 1982}}</ref>.
| |||