Nei [[Vangeli]], il '''''titulus crucis''''' (''[[Titulus|titolo]] della croce'') fu un'[[iscrizione]] apposta sopra la croce durante la [[crocifissione di Gesù]].
Secondo quanto riferito dal [[vangeloVangelo di Giovanni]],<ref>{{cita passo biblico|Giovanni|19,19-20}}</ref> l'iscrizione recitava "[[Gesù]] [[Nazareth|nazareno]], re dei giudei" e sarebbe stata scritta in ebraico, latino e greco. In realtà l'esatta composizione delle parole è incerta, in quanto la condanna è riportata in modo differente dai quattro [[vangeliVangeli canonici]]. Il ''titulus'' sarebbe stato apposto sopra la croce per indicare ai presenti la motivazione della condanna.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Letizia Biazzo|titolo=Rex Iudaeorum. Citare in giudizio un titolo regale?|rivista=La Rivista di Engramma|numero=202 (maggio 2023)}}</ref> L'esibizione della motivazione della condanna era in effetti prescritta dal [[diritto romano]], per quanto non in tre lingue.<ref>Raymond E. Brown, ''The Death of the Messiah Vol. 2'', Anchor Yale Bible, 2010, p. 965, ISBN 978-0-300-14010-1.</ref>