Cicala (Italia): differenze tra le versioni

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Per molti anni l'economia locale è stata incentrata sul [[castagno]], sfruttato sia per il legno che per il frutto. Legate a questa fase dell'economia cicalese sono varie industrie di legname e alcune aziende alimentari che si occupano della lavorazione e trasformazione della castagna e di altri prodotti agricoli locali.
 
La coltivazione della castagna è stata seriamente minata dall'infestazione del [[Dryocosmus kuriphilus|Cinipide del castagno]] che, come in altre zone del pianeta, ne ha decimato la produzione ledendo pesantemente l'economia del piccolo borgo presilano, dove i molti coltivatori hanno visto letteralmente svanire un'importante fetta di reddito proveniente da una tradizione secolare. Degno di nota è l'impegno della comunità nello sconfiggere tale piaga attraverso l'introduzione in natura del [[Torymus sinensis]]<ref>{{Cita web|url=http://www.nuovacosenza.com/cs/14/mag/18/castagneti.html|titolo=Parte da Cicala la lotta contro il cinipede che rovina i castagneti - Nuova Cosenza Quotidiano d'informazione della Calabria|accesso=2019-03-01}}</ref>, antagonista del Cinipide, che ha già portato risultati estremamente positivi nella coltura castanicola in Giappone.
 
Inoltre all'inizio degli anni duemila, collocata presso la contrada Milocca, è sorta la nuova zona P.I.P (zona industriale) che ospita la maggior parte delle piccole e medio imprese presenti nel territorio comunale.
 
Le principali produzioni industriali presenti nell'area cicalese si occupano di: trasformazione dei prodotti derivati dalla castagna; trasformazione di prodotti agro-alimentari in genere; produzione di salumi tipici calabresi; produzione di caldaie e impianti di riscaldamento.