Mărțișor: differenze tra le versioni

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== Storia ==
Le origini della festa del marțișor non sono note esattamente, ma la sua presenza sia nel popolo rumeno sia nel bulgaro (ove è nota come мартеница, ''[[Marteniza]]'') è considerata come substrato comune daco-trace, anteriore alla romanizzazione per i primi e alla slavizzazione per i secondi, anche se leggende popolari danno altre origini, per esempio, per i Bulgari è legata alla fondazione delladel loro primaprimo khanato sul Danubio, nell'anno 681.
 
La leggenda di Mărțișor (''legendă Mărțișorului'' in rumeno) e il significato del 1º marzo rimandano ai tempi in cui la civiltà dei Daci onorava la rinascita della natura in un modo simile a quello di oggi.
 
Fin dai tempi antichi, ilal primo giorno di marzo èsono statostati dotato diattribuiti significati mistici sul benessere previsto per l'anno in corso. Martisor, un oggetto artigianale con unaun cordafilo biancabianco e rossarosso, interpretariveste il ruolo di un talismano protettivo che bilancia la lotta tra il bene e il male.
 
Nelle tradizioni rumene, c'è tutta una serie di leggende sul martiremartisor e le ragioni della sua celebrazione. Una fra queste racconta di come Dochia (ricordato nel [[calendario bizantino]] come Martyr Evdokia), al pascolo con il suo gregge di pecore, abbia legato un filopicciolo di una pera trovato per caso nel campo, il 1º marzo. Così, èsarebbe diventatadiventato la prima persona nella storia a indossare un martisoremartisor all'inizio della primavera. Per questo motivo, in alcune regioni non si lavora il 1º marzo, in modo da non turbare [[Baba Dochia]], che scaccerà l'inverno e il gelo.
 
== Note ==