Nel centro del mirino: differenze tra le versioni

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== Trama ==
Frank Horrigan è un agente deidel serviziSecret segretiService con una lunga esperienza alle spalle. Nel [[1963]] era addetto alla scorta personale di [[John Fitzgerald Kennedy]], ma a [[Dallas]] non riuscì a proteggere il presidente e da allora è tormentato dai sensi di colpa. L'occasione giusta per il riscatto gli si presenta quando viene individuata una nuova minaccia nei confronti del presidente in carica, minaccia rappresentata da Mitch Leary, che Frank soprannomina ''Booth'' (il nome dell'assassino di [[Abraham Lincoln]]). Una sera Frank riceve una telefonata dal killer, il quale lo informa della sua intenzione di assassinare il presidente e sfida Frank a fermarlo. Dopo essersi fatto assegnare alla scorta del presidente, Frank riceve altre telefonate da Leary, il quale lo sfida a una vera e propria partita, che terminerà solo se Horrigan riuscirà a salvare il presidente.
 
Leary lascia dietro di sé una scia di sangue, cambiando varie volte identità, finché, durante l'ennesima telefonata a Frank, viene localizzata la sua posizione. Dopo un inseguimento sui tetti di un edificio, durante il quale Leary uccide a sangue freddo l'aiutante di Frank, i due avversari si trovano finalmente faccia a faccia: nel tentativo di saltare da un edificio all'altro, Frank riesce a malapena a trovare un appiglio e, mentre le forze lo vanno abbandonando, viene soccorso proprio dal suo antagonista, il quale lo pone di fronte a un bivio: sparargli e salvare il presidente, precipitando però nel vuoto, oppure lasciarsi salvare la vita. Horrigan non spara e Leary lo salva, ma, nella telefonata successiva, i due hanno un animato confronto quando Leary insinua che forse anche a Dallas l'agente aveva mostrato titubanza e aveva preferito sopravvivere.