Regia Armata Sarda: differenze tra le versioni

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I fanti erano armati essenzialmente con fucili a baionetta e con una daga trattenuta al corpo tramite un cinturone di cuoio da portare assieme alla bandoliera per il fucile. Gli ufficiali non avevano armi da fuoco, ma disponevano solo dell'arma bianca, rispettivamente la sciabola Mod. 1855 (Fanteria), la sciabola Mod. 1833 (Artiglieria), la sciabola Mod. 1843 "alla turca" (Stato Maggiore), la sciabola Mod. 1850 (Bersaglieri).
 
Nuovi modelli di fucili comparvero nel [[1844]] con un primo tentativo di realizzare armi a percussione. La sostituzione però delle armi da fuoco con avviamento a pietra focaia venne completato solo nel [[1859]] con le più moderne armi ad accensione a capsula del tipo "Eggs". Tutti i fucili erano dotati di baionetta a sistema Laukart, ovvero con innesto avvolgente che non ostacolava lo sparo.
 
Parallelamente si sviluppò il '''moschetto''' il cui primo modello ottocentesco apparve nel [[1833]] modificato poi nel [[1844]] ad assomigliare sempre più ad un vero e proprio fucile da fanteria, ma con la differenza di essere più corto e maneggevole anche per la riduzione del peso.
 
La [[carabina]] era in prevalenza distribuita ai bersaglieri, ma era anche l'arma distintiva del corpo dei carabinieri.
 
Le pistole vennero assegnate all'armata sarda per la prima volta nel [[1847]] (anche se alcuni esemplari erano già in uso dal [[1844]]). Tra queste pistole si distinguevano i pistoloni da cavalleria che ad ogni modo vennero sempre considerati armi ad esaurimento in quanto erano una via di mezzo insoddisfacente tra le pistole e i moschetti. Le pallottole in uso per pistole e pistoloni erano cilindrosferiche, cave e del diametro di 16.6 mm con una carica esplosiva di 2,5 g.
 
I cavalieri, sin dal Settecento, apparivano armati di carabine che avevano una notevole precisione a breve distanza. I cavalli utilizzati erano essenzialmente di colore [[baio (cavallo)|baio]] importati dalla [[Germania]] e la loro età di servizio era tra i 4 ed i 6 anni (di questi 1/6 erano femmine). AQuando, a partire dall'Ottocento quando, venne introdotto il corpo dei carabinieri, essi divennero il corpo essenziale di cavalleria che si distinse in particolare nella [[Prima guerra d'indipendenza italiana]] con splendide [[Carica di Pastrengo|cariche ad effetto]] con la sciabola sguainata. Si differenziavano notevolmente i dragoni che disponevano invece di fucili lunghi con baionetta pur conservando l'uso della sciabola come da tradizione.
 
Il cannone tipico dell'artiglieria dell'armata sarda fu il sagro a retrocarica mod.704, utilizzato regolarmente sino al [[1848]]. L'artiglieria pesante era contraddistinta da cannoni lunghi (colubrine da 8-16-32 libbre) per controllare anche a lunghe distanze i luoghi essenziali di passaggio anche in montagna.