Il conte di Montecristo: differenze tra le versioni

Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Nessun oggetto della modifica
Etichette: Modifica visuale Modifica da mobile Modifica da web per mobile
Riga 36:
{{doppia immagine|right|Monte-Cristo if castle - marseille France by JM Rosier.JPG|275|Facial pic of If castle.jpg|170|A sinistra veduta della prigione-fortezza nota come il ''Castello d'If''; a destra la facciata della prigione}}
 
Edmond Dantès viene arrestato e condotto nottetempo nella prigione del [[Castello d'If]] dove, per la gravità del reato imputatogli, è [[Ergastolo|condannato a trascorrere il resto della vita]]. Proprio quando le speranze di tornare libero svaniscono, vi fa la conoscenza di un altro prigioniero, l'[[abate Faria]]<ref name= Faria>Curioso notare come la traduzione italiana di [[#Tagli e censure nella traduzione di Emilio Franceschini|Emilio Franceschini]], per molto tempo la più diffusa in Italia, abbia omesso in tutto il testo il termine "abate" associato a Faria, attribuendogli invece il laico titolo di "scienziato". Il solo abate presente nella suddetta traduzione è quello interpretato da Edmond Dantés: l'abate Busoni.</ref>, che da anni sta scavando un tunnel sotterraneo, nella speranza che possa condurlo fuori dalla fortezza; ma ha sbagliato direzione raggiungendo la cella del vicino anziché l'esterno.
 
Edmond e Faria sviluppano rapidamente un rapporto di amicizia quasi filiale. L'abate aiuta Dantès a capire gli eventi che lo hanno condotto in prigione e lo educa in varie discipline, dall'[[economia]] alla [[matematica]], dalle lingue straniere alla filosofia. Progressivamente la salute dell'anziano abate peggiora, fino alla paralisi e poi alla morte dopo una serie di [[Ictus|attacchi apoplettici]].