Operazione Dragoon: differenze tra le versioni
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[[File:Anvildragoon.png|thumb|upright=1.3|Settori di sbarco durante l'operazione Dragoon]]
Nella Francia meridionale dell'agosto 1944 gli Alleati godevano di una superiorità schiacciante sui tedeschi in fatto di mobilità, contromobilità, [[intelligence]] e comunicazioni. La supremazia navale consentiva agli Alleati di esercitare una minaccia potenziale su un'area vastissima, dalla costa atlantica della Francia fino al Mar Egeo, impedendo ai tedeschi di concentrare le loro truppe in pochi settori; la superiorità aerea consentiva agli Alleati di attaccare le linee di comunicazione tedesche, bombardando ponti, ferrovie e convogli, impedendo così alla
La controversa gestazione di Anvil/Dragoon fece sì che solo a giugno 1944 avesse inizio una minuziosa opera di pianificazione degli sbarchi. Con Tolone e Marsiglia come obiettivi principali, la scelta dei luoghi dello sbarco si concentrò nelle zone limitrofe alle due città: il terreno a ovest fu escluso in quanto troppo paludoso, mentre la baia di [[La Ciotat]] in mezzo alle due città fu esclusa in quanto troppo battuta dalle munite postazioni di artiglieria costiere tedesche disposte attorno ai porti. La scelta finale cadde sulla costa orientale della [[Provenza]], lungo il litorale del [[Var (dipartimento)|Var]]: una zona sufficientemente vicina ai due porti ma lontana dalle batterie costiere che li difendevano, e che non appariva come troppo ben presidiata dai tedeschi. Tutta la pianificazione di Dragoon venne condizionata dall'esperienza concreta registrata durante gli sbarchi in Italia, e caratterizzata da una sorta di pessimismo di fondo e un alto livello di prudenza. I pianificatori alleati diedero per scontato che, come a Salerno e Anzio, la Wehrmacht avrebbe lanciato un immediato contrattacco contro la testa di ponte: di conseguenza l'enfasi iniziale era posta sulla necessità di stabilire immediatamente dopo lo sbarco un solido perimetro difensivo (Blue Line) su cui respingere i tedeschi, impossessandosi in particolare delle colline del [[Massiccio dei Maures]] da cui si dominavano le spiagge dello sbarco. I piani logistici seguivano questa impostazione difensivista, dando più priorità, per i primi giorni dell'operazione, allo sbarco dei proiettili per l'artiglieria e meno allo sbarco del carburante per i veicoli. Venne stabilito un piano di attacchi aerei preliminari, concentrato in particolare nella distruzione dei ponti sul Rodano per isolare il campo di battaglia e impedire i movimenti delle forze di contrattacco tedesche; gli attacchi aerei preliminari alle difese costiere furono accuratamente distribuiti lungo tutto il litorale francese (la regione del Var fu oggetto solo di un terzo delle missioni effettuate), in modo che i tedeschi non fossero messi sull'avviso circa il luogo prescelto per lo sbarco<ref>{{cita|Zaloga|pp. 34-35}}.</ref><ref>{{cita|Clarke & Ross|pp. 81-83}}.</ref>.
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