Spiritismo: differenze tra le versioni
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Tuttavia, proprio come il termine [[demone]] (il quale nella mitologia greca indicava semplicemente entità sovrannaturali e spiriti, senza nessuna connotazione maligna), la parola "spiritismo" fu adottata dai non spiritisti come un termine dispregiativo per tutti i movimenti e religioni che praticavano la medianità attribuendo loro il concetto del male, nel tentativo di demonizzare lo spiritismo e le altre religioni, come Candomblé, Cao Dai, Santería, Quimbanda, Santo Daime.
Lo spiritismo iniziò come parte del movimento spiritualista che sorse nella metà del 1800.
In senso lato, [[spiritualismo]] è un qualsiasi movimento filosofico o religioso che si oppone al [[materialismo]]. In senso stretto, esso è un qualsiasi movimento che crede all'esistenza di entità spirituali e che gli esseri umani possano comunicare con loro e avere facoltà medianiche Kardec e Sir Arthur Conan Doyle<ref>Sir Arthur Conan Doyle, ''Storia dello spiritualismo.''</ref> confermarono che lo spiritismo è spiritualista (ma non viceversa). Come conseguenza, molti studi sullo spiritualismo furono largamente accettati nello spiritismo, in particolare gli studi dei fisici Sir William Crookes<ref>Sir William Crookes, ''Ricerche sui fenomeni dello spiritualismo.''</ref>, Sir Oliver Lodge e altri.
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Allan Kardec fu il primo a tentare di indagare in modo sistematico i fenomeni spiritici; dopo anni di ricerche si convinse della loro realtà iniziò a divulgarne gli insegnamenti, pubblicando a proprie spese ''[[Il libro degli spiriti]]'', considerato il testo base dello spiritismo, che ottenne subito un enorme successo. Nel 1861 pubblicò quindi ''[[Il libro dei medium]]'', dove descrisse i vari tipi di [[medium (paranormale)|facoltà medianiche]] e i metodi per dar modo a chiunque di dialogare con gli spiriti e apprendere la dottrina direttamente da essi. Questo scatenò immediatamente la reazione degli ecclesiastici cattolici, i quali iniziarono una durissima repressione in tutta Europa, mettendo all'[[Indice dei libri proibiti|indice]] i libri di Kardec e vietando categoricamente ogni tipo di pratica spiritica. Si arrivò persino a [[rogo di libri|bruciare]] in piazza a [[Barcellona]] i libri di Kardec, considerandoli opera [[Diavolo|diabolica]].<ref>Journal of Parapsychology, Vol. 58, 1994.</ref>
Kardec completò i cinque principali testi chiave dello spiritismo con le opere ''Il Vangelo secondo gli spiriti'', ''Il cielo e l'Inferno'' (''La Giustizia Divina secondo gli spiriti'') e ''La Genesi'' (''Miracoli e premonizioni secondo gli spiriti''). Dopo la pubblicazione di questi testi sorsero migliaia di centri spiritici in molti paesi del mondo, nonostante la repressione cattolica, e in particolare in [[Brasile]], dove lo spiritismo si integrò facilmente con la cultura e la tradizione locali.
Nel 1870 lo spiritismo contava già 10 milioni di seguaci, che diventarono oltre 15 milioni nel 1890.<ref>Massimo Inardi, ''Il romanzo della parapsicologia.''</ref> Dopo Kardec, l'elaborazione della dottrina spiritista fu proseguita dal francese Gabriel Delanne e da [[Ernesto Bozzano]] negli aspetti scientifici e da Leon Denis e [[Chico Xavier]] negli aspetti filosofici.
== Genesi e descrizione dottrinale ==
Kardec espose le sue teorie all'interno di cinque libri: ''Il libro degli Spiriti'', ''Il libro dei medium'', ''Il Vangelo secondo gli Spiriti'', ''Il Cielo e l'Inferno e La Genesi''. Il termine "spiritismo" fu adottato per evidenziare i nuovi postulati rispetto alle altre visioni spiritualiste della vita. Nelle sue ricerche, osservò una asserita serie di fenomeni e formulò l'ipotesi che tali fenomeni potessero essere attribuiti solamente a intelligenze incorporee (spiriti).
Le comunicazioni spiritiche avverrebbero "grazie all'intervento di un [[medium (paranormale)|medium]]", ossia una persona con particolari doti che fungerebbe da mediatore fra spiriti e viventi, durante la cosiddetta [[seduta spiritica]]. La sua opera fu successivamente proseguita da Leon Denis, Sir [[Arthur Conan Doyle]], [[Ernesto Bozzano]], [[Chico Xavier]], [[Divaldo Pereira Franco]], [[Raul Teixeira]], [[Emídio Brasileiro]], [[Aleksandr Nikolaevič Aksakov]] e altri. Dal punto di vista filosofico, lo spiritismo si basa sulla convinzione che gli spiriti non siano altro che le [[anima|anime]] disincarnate degli uomini. L'unica differenza tra uomini e spiriti è solo quella che i primi sono temporaneamente incarnati in un involucro corporeo.
Già lo scienziato [[Emanuel Swedenborg]] scriveva:
"Dopo che lo spirito si è separato dal corpo (il che succede quando una persona muore), quella persona è ancora viva, proprio com'era prima"<ref>Swedenborg, ''Paradiso e Inferno'', p. 437.</ref>.
La dottrina non ammette la presenza di [[angelo|angeli]] o [[demone|demoni]] come esseri separati dalla creazione divina, ma solo come spiriti con maggiore o minore evoluzione spirituale. I demoni quindi sarebbero spiriti non ancora moralmente evoluti e gli angeli al contrario spiriti già arrivati a un alto livello di perfezione morale.
Lo spiritismo parimenti non ammette l'[[inferno]] come luogo di espiazione eterna delle pene, in quanto secondo la dottrina Dio vuole l'evoluzione spirituale di tutti i suoi figli e non sarebbe logico condannarli per l'eternità sulla base di errori momentanei.
▲Dal punto di vista filosofico, lo spiritismo si basa sulla convinzione che gli spiriti non siano altro che le [[anima|anime]] disincarnate degli uomini. L'unica differenza tra uomini e spiriti è solo quella che i primi sono temporaneamente incarnati in un involucro corporeo. Già lo scienziato [[Emanuel Swedenborg]] scriveva: "Dopo che lo spirito si è separato dal corpo (il che succede quando una persona muore), quella persona è ancora viva, proprio com'era prima"<ref>Swedenborg, ''Paradiso e Inferno'', p. 437.</ref>.
Lo spiritismo si fonda su concetti occidentali (sperimentazione) e orientali (trascendenza); in particolare sulla credenza all'[[immortalità]] dell'anima, alla pluralità delle esistenze (reincarnazionismo), la non eternità delle pene e offre una spiegazione della [[reincarnazione]], vista non come un infinito ciclo di sofferenze senza scopo, ma come un progressivo perfezionamento morale di esperienze terrene, il quale termina una volta raggiunto uno stadio di progresso morale avanzato.
▲La dottrina non ammette la presenza di [[angelo|angeli]] o [[demone|demoni]] come esseri separati dalla creazione divina, ma solo come spiriti con maggiore o minore evoluzione spirituale. I demoni quindi sarebbero spiriti non ancora moralmente evoluti e gli angeli al contrario spiriti già arrivati a un alto livello di perfezione morale. Lo spiritismo parimenti non ammette l'[[inferno]] come luogo di espiazione eterna delle pene, in quanto secondo la dottrina Dio vuole l'evoluzione spirituale di tutti i suoi figli e non sarebbe logico condannarli per l'eternità sulla base di errori momentanei.
Secondo la dottrina, in altre parole, si incarna solo chi ha la necessità di purificarsi da difetti morali.
▲Lo spiritismo si fonda su concetti occidentali (sperimentazione) e orientali (trascendenza); in particolare sulla credenza all'[[immortalità]] dell'anima, alla pluralità delle esistenze (reincarnazionismo), la non eternità delle pene e offre una spiegazione della [[reincarnazione]], vista non come un infinito ciclo di sofferenze senza scopo, ma come un progressivo perfezionamento morale di esperienze terrene, il quale termina una volta raggiunto uno stadio di progresso morale avanzato. Secondo la dottrina, in altri termini, si incarna solo chi ha la necessità di purificarsi da difetti morali.
La dottrina spiritista studia tutta la fenomenologia riguardante l'evento della nascita (cd. incarnazione) e della morte (cd. disincarnazione) o ritorno allo stato di spirito, tutti i fenomeni relativi alle apparizioni, materializzazioni, infestazioni, possessioni e alle comunicazioni spiritiche.
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