Proboscidea: differenze tra le versioni
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I proboscidati sperimentarono diverse tendenze evolutive, tra le quali la più comune è un aumento delle dimensioni, che portò alla nascita di diverse specie giganti alte fino a 5 metri.<ref name="Larramendi, A. 2015">{{cita pubblicazione|autore=Larramendi A |anno=2015 |titolo=Shoulder height, body mass and shape of proboscideans |rivista=Acta Palaeontologica Polonica |doi=10.4202/app.00136.2014 }}</ref> Oggi i proboscidati sono i più grandi animali che vivono sulla terra ferma. Come con altri megaerbivori, compresi i [[Dinosauria|dinosauri]] [[Sauropoda|sauropodi]], le grandi dimensioni dei proboscidati, probabilmente, si svilupparono per consentire loro di sopravvivere su una vegetazione con basso valore nutritivo.<ref>{{cita libro|autore=Carpenter, K. |titolo=Paleontology and Geology of the Upper Jurassic Morrison Formation |editore=New Mexico Museum of Natural History and Science |anno=2006 |curatore=Foster, J.R. |serie=New Mexico Museum of Natural History and Science Bulletin |volume=36 |pp=131–138 |capitolo=Biggest of the big: a critical re-evaluation of the mega-sauropod ''Amphicoelias fragillimus'' Cope, 1878 |curatore2=Lucas, S.G.}}</ref> I loro arti si allungarono e divennero colonnari, mentre i piedi si accorciarono e divennero più larghi per meglio sostenere il loro peso.<ref name="evolution">{{cita pubblicazione|autore=Shoshani, J. |anno=1998 |titolo=Understanding proboscidean evolution: a formidable task |url=https://archive.org/details/sim_trends-in-ecology-evolution_1998-12_13_12/page/480 |rivista=Trends in Ecology and Evolution |volume=13 |numero=12 |pp=480–87 |doi=10.1016/S0169-5347(98)01491-8 |pmid=21238404}}</ref> I piedi dei proboscidati erano originariamente [[plantigradi]] sviluppando in seguito una postura [[Digitigradi|digitigrada]] sostenuta da dei cuscinetti e dall'[[osso sesamoide]]. Questo cambiamento si sviluppò, probabilmente, attorno all'antenato comune tra [[Deinotheriidae]] ed [[Elephantiformes]].<ref>{{cita pubblicazione|autore1=Hutchinson, J. R. |autore2=Delmer, C. |autore3=Miller, C. E. |autore4=Hildebrandt, T. |autore5=Pitsillides, A. A. |autore6=Boyde, A. |anno=2011 |titolo=From flat foot to fat foot: structure, ontogeny, function, and evolution of elephant 'sixth toes' |url=https://researchonline.rvc.ac.uk/id/eprint/5612/1/5612.pdf |urlmorto=no |rivista=Science |volume=334 |numero=6063 |pp=1699–1703 |bibcode=2011Sci...334R1699H |doi=10.1126/science.1211437 |pmid=22194576 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20230321084756/https://rvc-repository.worktribe.com |accesso=3 gennaio 2023}}</ref>
Il cranio si ingrandì considerevolmente, mentre il collo si accorciò per fornire un migliore supporto al peso del cranio. L'aumento delle dimensioni portò allo sviluppo e all'allungamento della proboscide, formata da naso e labbro superiore fusi assieme, che funge da organo di senso ed è utilizzata anche per funzioni relative all'alimentazione e alla vita sociale. Altra peculiarità sono i grandi [[Padiglione auricolare|padiglioni auricolari]], riccamente vascolarizzati, che funzionano da radiatori ed eliminano l'eccesso di calore. La [[pelle]] è spessa e con scarsi peli, ma molto delicata, e necessita quindi di molte cure come bagni di polvere, fango o acqua in modo da mantenerla morbida ed evitare i parassiti. Il numero di premolari, incisivi e canini diminuì. I denti masticatori (molari e premolari) divennero più grandi e specializzati.<ref name="evolution" /> Negli [[Elephantiformes]], a seconda della specie, gli [[Incisivo centrale superiore|incisivi centrali superiori]] e gli [[Incisivo centrale inferiore|incisivi centrali inferiori]] divennero [[zanne]] (dette anche ''difese'') in continua crescita.<ref>{{Cita pubblicazione |cognome=Ferretti |nome=Marco P. |data=marzo 2008 |titolo=Enamel Structure of Cuvieronius hyodon (Proboscidea, Gomphotheriidae) with a Discussion on Enamel Evolution in Elephantoids |url=http://link.springer.com/10.1007/s10914-007-9057-3 |rivista=Journal of Mammalian Evolution |lingua=en |volume=15 |numero=1 |pp=37–58 |doi=10.1007/s10914-007-9057-3 |issn=1064-7554}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Delmer |nome=Cyrille |data=dicembre 2009|titolo=Reassessment of the Generic Attribution of Numidotherium savagei and the Homologies of Lower Incisors in Proboscideans |url=http://www.app.pan.pl/article/item/app20070036.html |rivista=Acta Palaeontologica Polonica |lingua=en |volume=54 |numero=4 |pp=561–580 |doi=10.4202/app.2007.0036 |issn=0567-7920}}</ref> I denti molari cambiarono dall'essere sostituiti verticalmente, come negli altri mammiferi, all'essere sostituiti orizzontalmente nel clade [[Elephantimorpha]].<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Sanders |nome=William J. |data=17
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