Guido Albertelli: differenze tra le versioni
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Fu eletto più volte [[consigliere comunale]] e [[consigliere provinciale|provinciale]] di Parma. Nelle elezioni del [[1921]] fu sconfitto dal nuovo capo carismatico delle masse popolari parmigiane, [[Guido Picelli]]. Nel [[1925]] sfuggì a stento ad un attentato tesogli dai fascisti, durante il quale la sua casa e lo studio di Borgo Tommasini furono distrutti, e fu costretto a trasferirsi con la famiglia a Roma, a suo dire "''in esilio''", dove morì nel 1938.
Si sposò con
A Parma gli è intitolata, assieme al figlio Pilo, strada Guido e Pilo Albertelli, una via che collega via Garibaldi a via Verdi. Progettò il ''ponte del Littorio'', sul fiume Parma tra [[Colorno]] e [[Mezzani|Mezzano Superiore]]. Inaugurato nel 1932, nel dopoguerra venne rinominato ''Ponte Albertelli''.
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