Józef Piłsudski: differenze tra le versioni

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Dopo che il generale [[Stanisław Szeptycki]] propose che l'esercito dovesse essere supervisionato da civili, Piłsudski criticò la proposta come tentativo di politicizzare l'esercito e il 28 giugno rinunciò anche al suo ultimo incarico politico. Lo stesso giorno, i deputati di sinistra del Sejm votarono una risoluzione con cui lo si ringraziava per il suo lavoro.<ref>{{cita|Urbankowski (1997)|vol. 1, p. 490}}.</ref> Piłsudski decise di trascorrere la sua pensione a [[Sulejówek]], fuori Varsavia, nella sua tenuta di campagna ''Milusin'', al cui ingresso trovò dei soldati che gli prestarono omaggio.<ref>{{cita|Watt (1979)|p. 210}}.</ref> Una volta giunto, in compagnia della sua famiglia, cominciò a scrivere una serie di memorie politiche e militari, tra cui ''Rok 1920'' ("Anno 1920").<ref name="gov"/>
 
[[File:Piłsudski on Poniatowski's Bridge.jpg|thumb|left|Piłsudski sul [[ponte di Poniatowski]] di [[Varsavia]] durante il [[colpo di Stato di maggio]] del 1926. A destra, il generale [[Gustaw Orlicz-Dreszer]]]]
 
Nel frattempo, l'economia della Polonia appariva in stato catastrofico: l'[[iperinflazione]] alimentò i disordini pubblici e il governo non fu in grado di trovare una soluzione rapida alla crescente disoccupazione e alla crisi economica.<ref>{{cita|Urbankowski (1997)|vol. 1, p. 502}}.</ref> Gli alleati e i sostenitori di Piłsudski gli chiesero spesso di tornare in politica, tanto che questi iniziò a sondare il terreno e a cercare dei sostenitori che avevano in passato fatto parte delle [[Legione polacca (prima guerra mondiale)|Legioni polacche]] e dell'[[Organizzazione militare polacca]], nonché alcuni deputati di sinistra e dell'[[intellighenzia]]. Nel 1925, dopo che diversi governi si erano dimessi in breve tempo e la scena politica stava diventando sempre più caotica, Piłsudski acuì gradualmente i toni nei confronti dell'esecutivo e, alla fine, rilasciò delle dichiarazioni in cui chiedeva le dimissioni di Witos.<ref name="pwn"/>
 
Quando la coalizione Chjeno-Piast, che Piłsudski aveva fortemente criticato, compose un nuovo governo, il 12-14 maggio 1926, il Comandantecomandante tornò al potere con un [[Colpo di Stato di maggio|colpo di Stato]] e con il sostegno del Partito Socialista Polacco, del [[Partito Popolare Polacco "Wyzwolenie"|"Wyzwolenie"]], del Partito Contadino e persino del [[Partito Comunista di Polonia (1918)|Partito Comunista]].<ref name="pwn"/><ref>{{cita|Urbankowski (1997)|vol. 1, p. 515}}.</ref> Piłsudski sperava in un golpe incruento, ma il governo si rifiutò di fare marcia indietro; nel corso dei tumulti che ne seguirono, morirono 215 soldati e 164 civili e oltre 900 persone rimasero ferite.<ref>{{cita|Suleja (2004)|p. 343}}.</ref><ref>{{cita libro|lingua=en|url=https://books.google.it/books?id=yzkjAQAAIAAJ&q=After+the+loss+of+some+380+dead+and+900+wounded+,+Pilsudski+drove+the+president+and+the+premier+to+flight&dq=After+the+loss+of+some+380+dead+and+900+wounded+,+Pilsudski+drove+the+president+and+the+premier+to+flight&hl=it&sa=X&ved=2ahUKEwjSiYav8eDyAhU1SvEDHUDSBBsQ6AF6BAgKEAM|p=267|titolo= Two Nations on Wheels: Greeks and Poles at the Crossroads|autore=Evangelos Spyropoulos|editore=East European Monographs|anno=2008|isbn=978-08-80-33618-5}}</ref>
 
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