DuPont: differenze tra le versioni
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|settore = chimica
|prodotti = [[Neoprene]], [[Nylon]], [[Politetrafluoroetilene|Teflon]], [[Delrin]], [[Mylar]], [[Kevlar]], [[Zemdrain]], [[Corian]] e [[Tyvek]]
|fatturato = 21.5 miliardi [[USD|$]]<ref>
|anno fatturato = 2019
|utile netto = 862 milioni [[USD|$]]<ref>{{Cita web |url=https://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL5N1KG3E8 |titolo=Copia archiviata |accesso=16 febbraio 2019 |dataarchivio=17 febbraio 2019 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20190217030316/https://it.reuters.com/article/itEuroRpt/idITL5N1KG3E8 |urlmorto=sì }}</ref>
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|dipendenti = 35.000<ref>[https://s23.q4cdn.com/116192123/files/doc_financials/2019/Q4/DuPont-2019-10-K-(Final).pdf] DuPont de Nemours Inc. Form 10-K FY2019</ref>
|anno dipendenti = 2019
|slogan = Invent a better now<ref>
|note =
}}
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Le pellicole cinematografiche DuPont furono largamente impiegate nell'Italia del bianco e nero per via della loro resa visiva e della pastosità del bianco/nero. Molti film del neorealismo italiano e quasi tutti i film di [[Totò]] sono girati su pellicole DuPont, che furono utilizzate anche da [[Federico Fellini]]. DuPont uscì dal mercato con l'arrivo del colore.
DuPont ha iniziato le attività in Italia sin dagli [[anni 1950|anni cinquanta]], utilizzando inizialmente rappresentanti e importatori (tra cui la G.O.I. General Overseas Italiana), e poi dal 1964 con una presenza diretta in sussidiaria "Du Pont de Nemours Italiana SpA".
Molto attivi in Italia erano anche i reparti 'X-Ray', dove DuPont fu fornitore della maggior parte degli ospedali italiani con le pellicole per radiografie Cronex, Quanta e Ultra-Vision, che consentivano di ridurre la dose di raggi emessa per ottenere immagini diagnostiche ottimali. Questi reparti furono dismessi negli [[anni '90]].<ref>
La sede di Milano è stata sino all'inizio degli [[anni 1980|anni ottanta]] in piazzale Loreto. Nella fase di maggiore espansione, tra gli anni '80 e '90, la sede fu spostata a Cologno Monzese.
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Nel 1940, DuPont presenta il [[Nylon]], una fibra sintetica rivoluzionaria per le sue caratteristiche. Si trattava infatti di una fibra particolarmente resistente che venne utilizzata, in primo luogo, per la realizzazione di calze femminili. Tuttavia, il primo impiego di massa della poliammide 6/6 e 12/6 (vero nome del Nylon) avvenne per produrre il milione di paracadute che si sarebbero resi necessari per tentare l'invasione dell'Europa. Infatti la Cina, primo produttore al mondo di seta, era stata invasa dai giapponesi e gli strateghi USA si trovarono costretti a sostituire in fretta e furia la seta naturale cinese con il Nylon per potere equipaggiare al meglio sia la 101ª che l'82ª divisione di fanteria aerotrasportata USA, la 1ª Divisione britannica nonché i reparti francesi-liberi e polacchi che si sarebbero tutti largamente distinti nelle sanguinose battaglie di Sicilia, Normandia e Olanda.
Lo [[Sbarco in Normandia]] e l'[[Operazione Market Garden]] furono resi possibili dall'impiego massiccio del Nylon. Dato che la nuova fibra sembrava superare le precedenti per robustezza, l'aspettativa di vita di un singolo paio di calze da donna sembrava essere aumentata di molto. Poco tempo dopo la messa in commercio, venne richiesto ai chimici dell'azienda DuPont di creare fibre più deboli, in modo da realizzare un prodotto più deperibile<ref name="docum_obsolescenza">
==Controversie==
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