Gentile da Fabriano: differenze tra le versioni
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[[File:GentileFabriano.JPG|
{{Citazione|Nel dipingere aveva avuto la mano simile al nome|Con queste parole, secondo la testimonianza del [[Giorgio Vasari|Vasari]], [[Michelangelo]] avrebbe commentato la lunetta della tomba Adimari in Santa Maria Nova a Roma, affrescata da Gentile<ref>{{Cita libro |autore=Andrea De Marchi |titolo=Gentile da Fabriano |collana=«[[Art e Dossier]]» |numero=136 |città=Firenze |anno=1998 |editore=Giunti Gruppo Editoriale |ISBN=88-09-76263-0 |pagina=5}}</ref>}}
{{Bio
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== Vita e opere ==
=== Pavia ===
[[File:Gentile da fabriano, Madonna with Child and St Catherine, St Nicolas and Donor.jpg|
Nacque a [[Fabriano]] nel [[1370]]-[[1375]] circa da Niccolò di Giovanni, mercante, e Francheschina di Bonanno Trasemundi. Non si hanno dati diretti sulla sua formazione, tuttavia in alcune delle prime opere a noi note, come la [[Madonna col Bambino in gloria tra i santi Francesco e Chiara]], realizzata per il
=== Venezia ===
Dopo la morte di Gian Galeazzo Visconti, sopraggiunta nel [[1402]], forse a partire dal [[1405]] circa, fu a [[Venezia]], dove risultava iscritto alla [[Scuola dei Mercanti]]. Vi rimase fino al [[1414]]. Per la [[chiesa di Santa Sofia (Venezia)|chiesa di Santa Sofia]] dipinse il [[polittico Sandei]] di cui rimangono pochi frammenti seppur di valore. Nel [[1409]]-[[1411]] gli venne commissionata la decorazione murale della ''Sala del Maggior Consiglio'' in [[Palazzo Ducale (Venezia)|Palazzo Ducale]], per la quale eseguì l'affresco con la ''Battaglia tra [[Ottone III]] e i Veneziani'', andata perduta come il resto degli affreschi (per via di un incendio e del clima veneziano, che tende a sciupare velocemente gli affreschi). Qui conobbe sicuramente [[Pisanello]] e forse [[Michelino da Besozzo]]. Probabilmente nella sua bottega lavorò [[Jacopo Bellini]]. Altra opera veneziana documentata è l'ancòna eseguita per [[Francesco Amadi]] e pagata il 27 luglio [[1408]].
[[File:Gentile da Fabriano 048.jpg|
{{vedi anche|Polittico di Valle Romita}}
Al [[1406]]-[[1412]] è databile il ''[[Polittico di Valle Romita]]'' firmato dall'artista ed oggi alla [[Pinacoteca di Brera]], di cui fa forse parte anche un pannello con la ''[[Crocifissione (Gentile da Fabriano)|Crocifissione]]''. Fu dipinto per l'[[eremo di Valdisasso|eremo francescano di Valdisasso]] (detto anche di Valleremita o Valle Romita) presso [[Fabriano]], luogo acquistato il [[23 dicembre]] [[1405]] dal signore di Fabriano (Chiavello Chiavelli), da questi scelto per la sua sepoltura e per questo dotato di un prezioso polittico ad opera del suo artista di riferimento, che era appunto a Venezia e per il cui Doge il Chiavelli stava combattendo addirittura come mercenario, trovando la morte nel [[1412]].<ref name="ADM">Andrea de Marchi, ''Gentile da Fabriano'', Federico Motta Editore, Milano 2006</ref>
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Negli anni [[1411]]-[[1412]] fu a [[Foligno]], dove eseguì i disegni per il ciclo decorativo di [[palazzo Trinci]] su commissione di [[Ugolino III Trinci|Ugolino III]]. La stesura pittorica, più povera, è dovuta quasi integralmente ad allievi, tra i quali forse [[Jacopo Bellini]].
Tra il gennaio [[1414]] e il [[1419]] andò a [[Brescia]], dove decorò la [[cappella di San Giorgio al Broletto]] per conto di [[Pandolfo III Malatesta]], lavoro quasi interamente perduto. Lasciata Brescia, si recò forse a [[Parma]]: [[Franco Moro]] gli attribuisce un affresco che ritrae un santo, probabilmente [[San Sebastiano|Sebastiano]], situato all'ingresso della cappella del Comune nella [[
=== Firenze ===
[[File:Gentile da fabriano, adorazione dei magi.jpg|
Il 6 agosto [[1420]] Gentile è documentato a [[Firenze]], dove si iscrisse all'[[Arte dei Medici e Speziali (Firenze)|Arte dei Medici e Speziali]] (21 novembre [[1422]]) come "''Magister Gentilis Nicolai Joannis Massi de Fabriano pictor, habitator Florentiae in populo [[chiesa di Santa Trinita (Firenze)|Sancte Trinitatis]]''".
Il marchigiano eseguì su commissione del ricchissimo [[Palla Strozzi]] l{{'}}''[[L'adorazione dei Magi (Gentile da Fabriano)|Adorazione dei Magi]]'', che, come ci è ricordato da un'iscrizione riportata sopra la predella, fu terminata nel maggio del [[1423]]. La sontuosa pala era destinata alla [[Chiesa di Santa Trinita (Firenze)|Chiesa di Santa Trinita]] per essere collocata sull'altare della [[Sagrestia di Santa Trinita|Cappella Strozzi]], che era stata progettata da [[Lorenzo Ghiberti]]<ref name=F173>A. De Marchi, ''Gentile da Fabriano. Un viaggio nella pittura italiana alla fine del gotico'', Motta Editore, Milano, 1992, cit., pag. 163.</ref>.
La narrazione si snoda a partire dalla [[lunetta]] in alto a sinistra, in cui i tre re magi avvistano la stella cometa che li guiderà fino al congiungimento con la [[Sacra Famiglia]], per poi proseguire con il vivace corteo dei Magi raffigurato in diversi focolai di azione. Il momento culminante del viaggio occupa la parte centrale della tavola, in cui i tre sontuosi personaggi, seguiti da un agitato e raffinatissimo corteo, si prostrano davanti alla Vergine che regge il piccolo [[Gesù]]. I due gruppi (a sinistra la sacra famiglia e a destra il corteo) sono separati dalla figura dritta del giovane re; accorgimenti del genere permettono all'opera di essere letta da più punti di vista, su cui lo spettatore è invitato a soffermarsi e ad analizzare ogni singolo particolare in momenti successivi.
L'elaborata lavorazione dell'oro nella resa dei dettagli è quasi abbagliante e le figure, sebbene disposte in profondità, non seguono alcuna prospettiva, ma sono semplicemente accostate creando un effetto irreale e fiabesco.
[[File:Gentile da Fabriano - Four Saints of the Poliptych Quaratesi - WGA8553.jpg|
Del maggio [[1425]] è il [[polittico Quaratesi|polittico]] commissionato dalla famiglia [[Quaratesi]] per l'altar maggiore della [[chiesa di San Niccolò sopr'Arno]] a Firenze, firmato e datato, oggi smembrato e disperso in vari Musei ([[
Nella stessa chiesa fu scoperto nel [[1862]] (ma forse proveniente da altra sede) un [[Polittico dell'Intercessione|secondo polittico]] di Gentile, particolare sia per lo sviluppo orizzontale della struttura, sia per il carattere narrativo, inconsueto in una pala d'altare. Vi si trovano rappresentate l'[[Intercessione]] di Cristo e Maria all'Eterno nel pannello centrale, la Resurrezione di Lazzaro e l'incontro di tre Santi in un contesto urbano in quelli ai lati, e San Ludovico di Tolosa e San Bernardo da Chiaravalle nei pannelli estremi. L'opera accoglie molti motivi stilistici dal [[Masaccio]] della [[Cappella Brancacci]] della [[chiesa del Carmine (Firenze)|chiesa del Carmine]], ed in particolare una resa dello spazio e della realtà assai distante dalle consuete forme del fabrianese, ma di cui l'artista aveva già dato prova nella [[predella]] del Polittico Quaratesi.
=== Verso Roma ===
[[File:Gentile, madonna di orvieto.jpg|
Tra il giugno e l'agosto [[1425]] fu a [[Siena]], dove dipinse per il [[palazzo dei Notai (Siena)|palazzo dei Notai]], sulla [[piazza del Campo]], una ''Madonna col Bambino'' in facciata (altra opera perduta).
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Nel gennaio [[1427]] arrivò a [[Roma]], dove ricevette una commissione prestigiosissima su incarico di [[Martino V]]: la decorazione della navata centrale di [[San Giovanni in Laterano]], la [[cattedrale]] di Roma. La morte, nell'agosto dello stesso anno, gli impedì di concluderla, e l'opera fu terminata da [[Pisanello]] cinque anni dopo. Questo ciclo, culmine dell'[[gotico internazionale in Italia|arte tardogotica in Italia]], venne distrutto dopo i lavori di [[Borromini]] alla basilica, ma ci sono giunti attraverso un disegno copiato da Borromini stesso (oggi conservato a Berlino) e alcuni frammenti, su cui però la critica non è unanime circa la provenienza e originalità.
In data 14 ottobre [[1427]] Gentile veniva ricordato come già morto. Venne sepolto nella chiesa di Santa Maria Nova, odierna [[Basilica di Santa Francesca Romana|Santa Francesca Romana]] e, nonostante la sua tomba sia andata perduta, nel [[1952]] è stata posta sul pavimento della navata un'epigrafe che ne ricorda la sepoltura all'interno della Basilica<ref>
== Opere principali ==
[[File:Gentile da Fabriano - Coronation of the Virgin.jpg|
[[File:Gentile da Fabriano 077.jpg|
[[File:Gentile da Fabriano 037.jpg|
Elenco delle opere principali (salvo indicato diversamente le opere sono tutte [[tempera]] [[su tavola]]; misure in cm).
*''[[Madonna col Bambino in gloria tra i santi Francesco e Chiara]]'', 1390-1395, 50x42, [[Pinacoteca Malaspina]], [[Pavia]]
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