Storia del cristianesimo: differenze tra le versioni
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Il cristianesimo iniziò nel [[I secolo d.C.]] a seguito della predicazione di [[Gesù di Nazareth]] e dei discepoli che lo avevano conosciuto, come gli [[apostoli]], gli [[evangelista|evangelisti]] [[Marco evangelista|Marco]] e [[Luca evangelista|Luca]]. [[Paolo di Tarso]] svolse un'azione fondamentale per la fondazione di comunità cristiane, o "chiese", dopo la sua [[conversione di Paolo|conversione]].
Il cristianesimo inizialmente si diffuse da [[Gerusalemme]], in tutto il [[Vicino Oriente]]. Nel IV secolo fu adottato come [[religione di Stato]] dall'[[Regno d'Armenia|Armenia]] nel 301, in [[Regno di Axum|Etiopia]] nel 325, in [[Iberia caucasica|Georgia]] nel 337 e, infine, dall'[[Impero romano]] nel 380. Si diffuse in tutta Europa nel [[Medioevo]] e continuò ad espandersi nel mondo con le [[Esplorazioni geografiche#Le grandi scoperte|grandi scoperte]] dal Rinascimento in poi diventando la [[Religioni maggiori|maggiore religione al mondo]].<ref>{{cita web|url=http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|titolo=Religions by Adherents|editore=Adherents.com|accesso=26 dicembre 2011|dataarchivio=15 giugno 2008|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20080615140203/http://www.adherents.com/Religions_By_Adherents.html|urlmorto=sì}}</ref> Durante la propria storia, i cristiani hanno sia subito che inflitto [[Persecuzione dei cristiani|persecuzioni]], conosciuto [[Scisma|scismi]] e lotte, talvolta anche cruente, ingaggiate sia tra diverse correnti interne allo stesso cristianesimo sia contro altre religioni. Le prime sono derivate da dispute teologiche che hanno sancito la nascita di diverse Chiese distinte. Le confessioni principali del cristianesimo sono la [[Chiesa cattolica]] romana, la [[Chiesa ortodossa]] orientale e le varie [[Chiese protestanti]]. Le lotte contro altre religioni furono principalmente condotte in due fasi: nei primi secoli contro il [[paganesimo]] e durante il [[Medioevo]] contro gli ebrei<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Sara|cognome=Lipton|data=1995|titolo=The Root of All Evil: Jews, Money and Metaphor in the Bible Moralisée|rivista=Medieval Encounters|volume=1|numero=3|pp=
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[[File:Registrum gregorii, san gregorio magno ispirato dalla colomba, 983 miniatura, treviri stadtbiblithek, 19,8x27 cm.jpg|thumb|verticale|sinistra|[[Gregorio Magno]] in [[cattedra]]. [[Miniatura]] del ''[[Registrum Gregorii]]'']]
La restaurazione dell'Impero d'Occidente voluta da Giustiniano ebbe vita breve: nel 568 i [[Longobardi]], guidati da [[Alboino]], invasero gran parte dell'Italia, piegando la debole resistenza bizantina. I saccheggi perpetrati dagli invasori provocarono la rovina di molte chiese e monasteri, mentre l'organizzazione [[diocesi|diocesana]] fu sconvolta dalla fuga di molti vescovi; l'elezione nel 590 dell’energico [[papa Gregorio Magno]] fu provvidenziale perché vi fosse qualcuno in grado di riordinare la struttura ecclesiastica e, nel contempo, mediare tra Longobardi e Impero.<ref>{{cita|Azzara, 2006|pp. 25-26}}.</ref> Durante il suo pontificato, Gregorio mantenne intese relazioni diplomatiche con i principali regni cristiani e, approfittando della fede cattolica della regina longobarda [[Teodolinda]], vicina peraltro ai "tre capitoli", intavolò con lei un dialogo che gli permise di mantenere la pace nella penisola italiana. Verso la seconda metà del [[VII secolo]] i Longobardi si convertirono completamente al cattolicesimo.<ref>{{cita|Azzara, 2006|
Fin dalla fine del [[V secolo]] era iniziato un lungo processo di [[evangelizzazione]] dei popoli [[Paganesimo|pagani]] e [[Arianesimo|ariani]] o [[Semiarianesimo|semi-ariani]] di origine germanica stanziati nel centro e nord Europa.<ref>{{cita|Frank, 2009|p. 9}}.</ref> Secondo la tradizione, la Chiesa [[irlanda|irlandese]] venne fondata da [[san Patrizio]] nel V secolo e fin da subito il [[cristianesimo celtico]] assunse caratteristiche particolari, sviluppatesi attorno ai [[monastero|monasteri]]. Dai monasteri irlandesi partirono monaci sacerdoti che fondarono abbazie e cappelle in tutta Europa; tra i più celebri vi furono l'abate [[Colombano di Bobbio]], fondatore delle abbazie [[Abbazia di Luxeuil|di Luxeuil]], [[Abbazia di San Gallo|San Gallo]] e [[Abbazia di San Colombano|di Bobbio]], [[Disibodo d'Irlanda]] e [[Fridolino di Säckingen]].<ref>{{cita|Frank, 2009|pp. 9-10}}.</ref>
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I successori di Innocenzo III furono meno energici nel difendere le prerogative del papato dalle ingerenze politiche dell'impero e degli stati nascenti. In particolare, verso la fine del XIV secoli si consumò un grave scontro tra [[papa Bonifacio VIII]] e il potente re di Francia [[Filippo IV di Francia|Filippo il Bello]]. Se il pontefice intendeva esercitare un'alta autorità sovrana su tutti i regni cattolici, Filippo perseguiva il principio per il quale nel suo regno il re è sciolto da ogni autorità, tanto dell'imperatore tanto del pontefice. Il conflitto che ne seguì degenerò fino a spingere il papa a pensare di scomunicare il re francese, ma, il 7 settembre 1303, due sgherri di Filippo fecero prigioniero Bonifacio nell'episodio passato alla storia come "[[schiaffo di Anagni]]".<ref>{{cita|Martina, 1984|pp. 61-63}}.</ref>
Dopo la morte di Bonifacio, avvenuta poco dopo i fatti di [[Anagni]], e dopo il breve papato di [[Papa Benedetto XI|Benedetto XI]], nel 1305, dopo undici mesi di conclave, i cardinali elessero l'[[Arcidiocesi di Bordeaux|arcivescovo di Bordeaux]], [[papa Clemente V]]. Questi prese l'insolita decisione di non recarsi a [[Roma]], ritenuta insicura, ma di spostare la sede pontificia ad [[Avignone]], nel sud della Francia; qui i papi rimasero fino al 1377, quando [[papa Gregorio XI]] decise di fare ritorno in Italia.<ref>{{cita|Martina, 1984|pp. 64-65}}.</ref> Non c'è unanime consenso tra gli storici riguardo al giudizio sul periodo della "[[cattività avignonese]]"; sebbene tutti concordino sul fatto che i papi, anche se giuridicamente liberi e indipendenti, di fatto subirono l'influsso della monarchia francese, tanto che i sette pontefici avignonesi furono tutti francesi, così come la maggioranza dei cardinali, alcuni commentatori hanno sottolineato di come, in realtà, il papato si fosse emancipato dalle pesanti ingerenze delle famiglie nobili romane.<ref>{{cita|Martina, 1984|p. 65}}.</ref><ref>{{cita|Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|pp. 278-279}}.</ref> Di certo, durante il soggiorno in [[Provenza]], il papato accrebbe la sua organizzazione, affermandosi come monarchia [[Ierocrazia|ierocratica]] dotata di un apparato burocratico ordinato e strutturato.<ref>{{cita|Gallina, Tabacco e Merlo, 2001|
=== La cristianità alla fine del Medioevo ===
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