Magic Johnson: differenze tra le versioni

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Nel corso degli [[Anni 1980|anni ottanta]] è stato protagonista di un'accesa rivalità sportiva con l'[[Ala (pallacanestro)|ala]] dei [[Boston Celtics]] [[Larry Bird]]<ref>{{Cita|Arceri e Bianchini|p. 59}}.</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.corrieredellosport.it/libreria/2011/06/01-176011/Gli+azzurri+del+Napoli+e+il+duello+Bird-Johnson |titolo=Gli azzurri del Napoli e il duello Bird-Johnson |editore=[[Corriere dello Sport]] |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111027153956/http://www.corrieredellosport.it/libreria/2011/06/01-176011/Gli+azzurri+del+Napoli+e+il+duello+Bird-Johnson |dataarchivio=27 ottobre 2011 |urlmorto=sì}}</ref>. Fino al [[1992]], anno del ritiro di Bird, si divideranno in totale otto titoli NBA<ref>I [[Los Angeles Lakers]] hanno vinto il titolo 5 volte, i [[Boston Celtics]] tre.</ref>.
 
Magic ha annunciato più volte il ritiro dall'attività agonistica. La prima nel novembre [[1991]], quando rivelò al mondo di aver contratto il virus dell'[[HIV]]<ref>{{Cita news |url=http://www.corriere.it/sport/09_agosto_13/magic_johnson_compleanno_f542b4bc-884d-11de-94f5-00144f02aabc.shtml |titolo=Basket, Magic Johnson compie 50 anni |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |data=13 agosto 2009 |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120124033549/http://www.corriere.it/sport/09_agosto_13/magic_johnson_compleanno_f542b4bc-884d-11de-94f5-00144f02aabc.shtml |dataarchivio=24 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref><ref name="porter237">{{Cita |David L. Porter |p. 237.}}</ref>. Tornò però a giocare il 9 febbraio [[1992]], avendo ricevuto il [[Nihil obstat|nulla osta]] per poter prendere parte all'[[NBA All-Star Weekend 1992|All-Star Game 1992]]<ref name=porter237/>; partecipò poi alle Olimpiadi, al termine delle quali si ritirò nuovamente. Si dedicò all'attività di commentatore televisivo per la [[NBC]] (1992-1994), allenò brevemente i [[Los Angeles Lakers|Lakers]] nella [[National Basketball Association 1993-1994|stagione 1993-1994]], e fu nominato vicepresidente della squadra nella [[National Basketball Association 1994-1995|stagione 1994-1995]]<ref name=porter237/>. Riprese a giocare nel [[Los Angeles Lakers 1995-1996|1996]], disputando 36 incontri in maglia Lakers<ref name="nbastat_playoff">{{Cita web |url=http://stats.nba.com/playerCareer.html?PlayerID=77142 |titolo=Magic Johnson |editore=[[National Basketball Association|NBA]] |lingua=en |accesso=2 novembre 2013 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131104193400/http://stats.nba.com/playerCareer.html?PlayerID=77142 |dataarchivio=4 novembre 2013 |urlmorto=sì}}</ref> e terminando così la carriera NBA. Nel maggio [[1999]] stipulò un accordo di sponsorizzazione di un anno<ref name="aftonbladet">{{Cita web |url=http://wwwc.aftonbladet.se/sport/0101/27/johnson.html |titolo="Magicavtalet" kan knäcka M7 |editore=[[Aftonbladet]] |lingua=sv |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120508173226/http://wwwc.aftonbladet.se/sport/0101/27/johnson.html |dataarchivio=8 maggio 2012 |urlmorto=no}}</ref> con la squadra svedese [[Borås Basket|Borås M7]]<ref>{{Cita web |url=http://sportsillustrated.cnn.com/multimedia/photo_gallery/1009/NBA.all-overseas.team/content.4.html |titolo=NBA Stars Who Played Overseas |lingua=en |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111225185802/http://sportsillustrated.cnn.com/multimedia/photo_gallery/1009/NBA.all-overseas.team/content.4.html |dataarchivio=25 dicembre 2011 |urlmorto=sì}}</ref><ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://www.independent.co.uk/sport/basketball-johnson-plays-in-sweden-1125438.html |titolo=Basketball: Johnson plays in Sweden |pubblicazione=[[The Independent]] |data=12 novembre 1999 |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304225031/http://www.independent.co.uk/sport/basketball-johnson-plays-in-sweden-1125438.html |dataarchivio=4 marzo 2016 |urlmorto=no}}</ref>, con cui giocò 6 partite di [[Svenska basketligan]]<ref name="passion">{{Cita web |url=http://www.passionbasket.fr/magic-johnson-le-genie-amoureux-du-jeu/ |titolo=Magic Johnson — Le génie amoureux du jeu |lingua=fr |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20131018045452/http://www.passionbasket.fr/magic-johnson-le-genie-amoureux-du-jeu/ |dataarchivio=18 ottobre 2013 |urlmorto=sì}}</ref><ref name="solobasket">{{Cita web |url=http://www.solobasket.com/contenidos/historias/nordicas/magic/johnson/vikingo/c-28204.html |titolo=Historias nórdicas: Magic Johnson, el vikingo |editore=solobasket.com |lingua=es |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120115204255/http://www.solobasket.com/contenidos/historias/nordicas/magic/johnson/vikingo/c-28204.html |dataarchivio=15 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref>. Nel [[2000]] ripeté l'esperienza con i [[Magic Great Danes|Great Danes]] danesi, di cui divenne presidente e giocatore<ref name=solobasket/><ref name="tzovas">{{Cita web |url=http://tzovas.net/nbastars/johnson_magicden.html |titolo=Photos of Magic Johnson in Denmark |editore=tzovas.net |lingua=en |accesso=6 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20091115181848/http://tzovas.net/nbastars/johnson_magic.html |dataarchivio=15 novembre 2009 |urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nel [[1991]] ha dato vita alla "Magic Johnson Foundation", con lo scopo di raccogliere fondi per la lotta contro l'[[AIDS]] e per sensibilizzare l'opinione pubblica ai temi della prevenzione e della cura del virus<ref name=stampa/><ref name=lottaAIDS/>. Nel marzo [[2012]], alla guida del gruppo imprenditoriale Guggenheim Baseball Management LLC, ha acquisito la proprietà dei [[Los Angeles Dodgers]], squadra di [[baseball]] di [[Major League Baseball|MLB]]<ref name="mlb">{{Cita news |lingua=en |autore=Ken Gurnick |url=http://mlb.mlb.com/news/article.jsp?ymd=20120327&content_id=27685944&vkey=news_mlb |titolo=Dodgers sold to Magic Johnson's group |pubblicazione=MLB.com |data=28 marzo 2012 |accesso=29 marzo 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120330001046/http://mlb.mlb.com/news/article.jsp?ymd=20120327&content_id=27685944&vkey=news_mlb&c_id=mlb |dataarchivio=30 marzo 2012 |urlmorto=no}}</ref>. Nel 2017 è divenuto presidente dei Los Angeles Lakers<ref name=":0" />, carica che ha mantenuto sino all'aprile 2019<ref name="ap">{{Cita web |url=https://apnews.com/b2b99caa7baa4314ac61726d8804dc36 |titolo=Magic Johnson abruptly resigns as Lakers' president |data=10 aprile 2019 |lingua=en |accesso=28 gennaio 2020 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20191227213856/https://apnews.com/b2b99caa7baa4314ac61726d8804dc36 |dataarchivio=27 dicembre 2019 |urlmorto=no}}</ref>.
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== Carriera ==
=== Primi anni e high school ===
Earvin Johnson Jr. è il quarto di sette figli di Earvin Johnson Sr. e Christine Johnson<ref>I tre fratelli più giovani sono: Quincy, Larry e Pearl; i tre più grandi: Kim e le gemelle Evelyn e Yvonne. Earvin Johnson Sr. aveva avuto altri tre figli (Michael, Lois e Mary) da un precedente matrimonio. Cfr.: {{Cita |Earvin Johnson |p. 33.}}</ref>. Il padre, originario di [[Brookhaven (Mississippi)|Brookhaven]] nel [[Mississippi (stato)|Mississippi]], si trasferì a [[Lansing]] nel [[Michigan]] per lavorare alla [[catena di montaggio]]<ref name="ebony">{{Cita news |lingua=en |autore=Laura B. Randolph |url=http://books.google.it/books?id=A8wDAAAAMBAJ&pg=PA103&lpg=PA103 |titolo=Like Father |pubblicazione=[[Ebony]] |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423230210/http://books.google.it/books?id=A8wDAAAAMBAJ&pg=PA103&lpg=PA103 |dataarchivio=23 aprile 2015 |urlmorto=no |giorno={{sp}} |mese=giugno |anno=1988 |pagina=103}}</ref> della [[Oldsmobile]]<ref name="porter235">{{Cita |David L. Porter |p. 235.}}</ref>, una delle più antiche [[case automobilistiche]] statunitensi. Johnson visse con la famiglia in una casa modesta al numero 814 di Middle Street<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 31.}}</ref><ref name="wsj">{{Cita news |lingua=en |autore=James Tobin |url=https://online.wsj.com/article/SB123897729185091391.html |titolo=When Two Boys Made the Midwest Proud |pubblicazione=[[The Wall Street Journal]] |data=aprile 2009 |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120422203524/http://online.wsj.com/article/SB123897729185091391.html |dataarchivio=22 aprile 2012 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Acquisì le prime basilari nozioni della pallacanestro proprio dal padre<ref name=porter235/> e sviluppò le doti di ''[[Assist (pallacanestro)|assistman]]'' già sui campi della Main Street School, scuola elementare di Lansing<ref name=porter235/><ref>{{Cita news |lingua=en |autore=Larry Keith |url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1094348/2/index.htm |titolo=He's Gone To The Head Of His Class |pubblicazione=[[Sports Illustrated]] |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20130309194018/http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1094348/2/index.htm |dataarchivio=9 marzo 2013 |urlmorto=sì |giorno=27 |mese=novembre |anno=1978}}</ref>. Dal padre imparò i fondamentali del gioco, vari schemi difensivi, il [[pick and roll]], il concetto di aggressività sul campo<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 48.}}</ref>, ma anche situazioni particolari come il tiro a due mani (sebbene non fosse più utilizzato), il [[Gancio (pallacanestro)|gancio]] in corsa, il tiro dopo aver subito un contatto falloso<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 49.}}</ref>. Il giovane Johnson crebbe seguendo alla Cobo Arena di [[Detroit]] le partite di [[Dave Bing]], [[playmaker]] - [[Guardia tiratrice|guardia]] dei [[Detroit Pistons|Pistons]]<ref>{{Cita |Earvin Johnson |pp. 50-51.}}</ref>. Altri suoi idoli erano [[Earl Monroe]] e [[Marques Haynes]]; quest'ultimo (che non giocò mai in NBA ma fu un campione degli [[Harlem Globetrotters]]<ref>{{Cita web |url=http://www.hoophall.com/hall-of-famers/tag/marques-o-haynes |titolo=Marques O. Haynes |editore=[[Naismith Memorial Basketball Hall of Fame]] |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20140113203526/http://www.hoophall.com/hall-of-famers/tag/marques-o-haynes |dataarchivio=13 gennaio 2014 |urlmorto=sì}}</ref>) era apprezzato da Johnson per le eccellenti doti di palleggio<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 54.}}</ref>. A 11 anni conobbe di persona un altro dei suoi miti<ref>Johnson incontrò Abdul-Jabbar alla Cobo Arena di [[Detroit]], in occasione di un incontro tra i [[Detroit Pistons]] e i [[Milwaukee Bucks]]. Magic ha riferito nella sua biografia di essere stato talmente emozionato da non essere riuscito ad aprire bocca per chiedere a Jabbar l'autografo. Cfr.: {{Cita |Earvin Johnson |p. 52.}}</ref>: [[Kareem Abdul-Jabbar]], [[Centro (pallacanestro)|centro]] dei [[Milwaukee Bucks]] e di cui Johnson sarebbe diventato compagno di squadra ai [[Los Angeles Lakers]] nel corso di tutti gli [[Anni 1980|anni ottanta]].
 
Earvin Johnson Jr., soprannominato dagli amici "E.J."<ref name="life34">{{Cita |Earvin Johnson |p. 34.}}</ref>, disputò le prime vere partite di pallacanestro sui campi della Main Street di Lansing. Con ai piedi le sue [[Chuck Taylor All-Stars]] di colore rosso<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 57.}}</ref>, si cimentava in sfide da [[playground]]<ref>Le partite consistevano in incontri 5 contro 5 e la squadra che vinceva aveva il diritto di rimanere sul campo per un'altra partita.</ref> di fronte a numerosi spettatori<ref name=life34/>. Un ruolo importante nella crescita cestistica di Johnson fu svolto da Jim Dart, allenatore della squadra di pallacanestro della scuola e marito di Greta, insegnante di Johnson<ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 58.}}</ref>. Dart gli insegnò i movimenti del [[Centro (pallacanestro)|pivot]], l'uso della mano sinistra e il movimento del [[tagliafuori]]<ref name=wsj />.
 
La scelta del liceo cadde inizialmente sulla Sexton High School, scuola a maggioranza di studenti di colore, situata a pochi passi da casa<ref name="roselius20">{{Cita |J. Chris Roselius |p. 20.}}</ref>. Tuttavia, a causa delle politiche di integrazione scolastica messe in atto nel corso degli [[Anni 1970|anni settanta]], Johnson fu costretto a optare per la Everett High School<ref name=wsj/><ref name=roselius20/>. La scelta non gli fu molto gradita, sia perché la Everett era a maggioranza bianca, sia per la scarsa tradizione cestistica della squadra di pallacanestro della scuola<ref name=wsj/><ref name=roselius20/>. Johnson non fu inizialmente ben accolto: una serie di contrasti con un proprio compagno lo spinse quasi ad abbandonare l'attività cestistica, ma il [[Allenatore|coach]] George Fox lo convinse a rimanere in squadra<ref name=roselius20/>.
 
Nonostante fosse il giocatore più alto in rosa, Magic fu subito schierato come [[playmaker]] per via delle sue eccellenti doti atletiche e nei passaggi<ref name=roselius20/>. Progressivamente acquisì un ruolo da leader della squadra e già al primo anno venne eletto miglior giocatore del campionato<ref name=roselius20/>. Johnson giocò alla Everett High School dal [[1973]] al [[1977]]<ref name="latino">{{Cita libro |autore=David L. Porter |titolo=Latino and African American athletes today: a biographical dictionary |url=http://books.google.it/books?id=0LSZX4z6WZAC&pg=PA194 |accesso=5 gennaio 2012 |anno=2004 |editore=Greenwood Publishing Group |lingua=inglese |pp=194 e ss. |ISBN=978-0-313-32048-4 |dataarchivio=23 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423192711/http://books.google.it/books?id=0LSZX4z6WZAC&pg=PA194 |urlmorto=no}}</ref>. Nella stagione 1976-1977 guidò i compagni a un record di 27 vittorie e una sconfitta, che valse la vittoria nel campionato statale<ref name=nba/><ref name=porter235/>; Magic collezionò 805 punti e 208 assist nell'arco della stagione, mantenendo una media di 28,8 punti e 16,8 rimbalzi per partita<ref name=porter235/>. Nella finale contro i Birmingham Brother Rice di [[Bloomfield (Michigan)|Bloomfield]] realizzò 34 punti, oltre a 14 rimbalzi e 4 assist<ref name=porter235/>.
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Nella scelta del [[college]] Johnson optò per ciò che aveva sempre desiderato<ref name=roselius22/>: appoggiato nella scelta dal padre e dagli amici più cari<ref name=roselius22/>, si iscrisse alla [[Università statale del Michigan|Michigan State University]] di [[East Lansing]]<ref name=nba/><ref name=passion/><ref name="newell146">{{Cita libro |autore=[[Pete Newell]] |titolo=Pete Newell's playing big |url=http://books.google.it/books?id=HMrmetcycyYC&pg=PA146 |accesso=14 gennaio 2012 |anno=2007 |editore=Human Kinetics |p=146 |ISBN=978-0-7360-6809-3 |coautori=Swen Nater |dataarchivio=23 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423201813/http://books.google.it/books?id=HMrmetcycyYC&pg=PA146 |urlmorto=no}}</ref>. Con la maglia dei [[Michigan State Spartans (pallacanestro maschile)|Michigan State Spartans]] disputò due stagioni in [[Big Ten Conference]]<ref name="stat_ncaa">{{Cita web |url=http://www.sports-reference.com/cbb/players/magic-johnson-1.html |titolo=Magic Johnson Statistics |editore=sports-reference.com |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120106012924/http://www.sports-reference.com/cbb/players/magic-johnson-1.html |dataarchivio=6 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref>, dal [[1977]] al [[1979]].
 
Nel 1977-1978 collezionò 30 presenze, realizzando 511 punti; chiuse la stagione con la media del 45,8% nel [[Tiro (pallacanestro)|tiro da due]] e del 78,5% nei [[Tiro libero|tiri liberi]], oltre a 7,9 rimbalzi e 7,6 assist a partita<ref name=newell146/><ref name=stat_ncaa/>. Gli Spartans vinsero la Big Ten Conference<ref name=nba/><ref>{{Cita web |url=http://www.sports-reference.com/cbb/seasons/1978.html |titolo=1977-78 Season Summary |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120105225315/http://www.sports-reference.com/cbb/seasons/1978.html |dataarchivio=5 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref> grazie a 25 vittorie e 5 sconfitte in campionato<ref name=porter235/> dopo undici anni<ref>{{Cita |J. Chris Roselius |p. 25.}}</ref>, ma non riuscirono a qualificarsi per le [[Torneo di pallacanestro maschile NCAA Division I 1978|finali NCAA]] poiché vennero sconfitti nella finale regionale dai Wildcats dell'[[Università del Kentucky]] con il punteggio di 52-49<ref name=porter235/><ref>{{Cita web |url=http://www.sports-reference.com/cbb/postseason/1978-ncaa.html |titolo=1978 NCAA Tournament |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120106044121/http://www.sports-reference.com/cbb/postseason/1978-ncaa.html |dataarchivio=6 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Le ottime prestazioni valsero a Johnson il premio come miglior ''[[freshman]]''<ref>Il ''[[freshman]]'' è lo studente al primo anno di studi.</ref> della Big Ten Conference<ref name="roselius26">{{Cita |J. Chris Roselius |p. 26.}}</ref>. Magic iniziò a essere conosciuto e apprezzato come uno dei migliori giocatori della pallacanestro collegiale<ref name=roselius26/>. Il 27 novembre [[1978]] gli venne dedicata la copertina di [[Sports Illustrated]]: fu immortalato in [[frac]] nel momento di una [[Schiacciata (pallacanestro)|schiacciata]], con il titolo "Michigan State's classy Earvin Johnson" (in [[Lingua italiana|italiano]]: Earvin Johnson, il giocatore di classe di Michigan State)<ref>{{Cita web |url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/cover/featured/8616/index.htm |titolo=Magic Johnson |editore=[[Sports Illustrated]] |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20111129153817/http://sportsillustrated.cnn.com/vault/cover/featured/8616/index.htm |dataarchivio=29 novembre 2011 |urlmorto=sì}}</ref>.
 
Nel suo anno da ''[[sophomore]]''<ref>Un ''sophomore'' è uno studente al secondo anno di studi.</ref> riuscì a conquistare il [[Torneo di pallacanestro maschile NCAA Division I 1979|titolo NCAA 1979]]. Mantenne le stesse medie della stagione precedente<ref name=stat_ncaa/> e guidò gli Spartans sino al primo posto finale in [[Big Ten Conference]] (a pari punti con gli [[Università dell'Iowa|Iowa Hawkeyes]] e i [[Università Purdue|Purdue Boilermakers]])<ref name=porter235/><ref name=stat_ncaa/>. Nella finale regionale contro i [[University of Notre Dame|Notre Dame Fighting Irish]] Magic realizzò 19 punti più 13 assist, mettendo a referto anche 2 palle rubate<ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://news.google.com/newspapers?id=1k5SAAAAIBAJ&sjid=QHwDAAAAIBAJ&pg=6397,3551207 |titolo=Magic man: Spartans are on top of the game |pubblicazione=St. Petersburg Times |data=19 marzo 1979 |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825181559/https://news.google.com/newspapers?id=1k5SAAAAIBAJ&sjid=QHwDAAAAIBAJ&pg=6397%2C3551207 |dataarchivio=25 agosto 2021 |urlmorto=no |pagina=5-C}}</ref>. Le ''[[Final Four]]'' del campionato NCAA di [[Salt Lake City]] videro [[Michigan State Spartans (pallacanestro maschile)|Michigan State]] impegnata dapprima contro i Quakers dell'[[Università della Pennsylvania]]<ref>{{Cita web |url=http://www.sports-reference.com/cbb/postseason/1979-ncaa.html |titolo=1979 NCAA Tournament - Postseason |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120105223636/http://www.sports-reference.com/cbb/postseason/1979-ncaa.html |dataarchivio=5 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref>; Magic disputò una partita di altissimo livello, in cui realizzò una [[tripla doppia]] da 29 punti (9/10 nei tiri da due; 11/12 nei tiri liberi), 10 assist e 10 rimbalzi<ref name="semifinale1979">{{Cita news |lingua=en |url=https://news.google.com/newspapers?id=sHtfAAAAIBAJ&sjid=1y8MAAAAIBAJ&pg=5431,8871120 |titolo=Michigan State buries Penn 101-67 |pubblicazione=Lewiston Morning Tribune |data=2 marzo 1979 |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825181557/https://news.google.com/newspapers?id=sHtfAAAAIBAJ&sjid=1y8MAAAAIBAJ&pg=5431%2C8871120 |dataarchivio=25 agosto 2021 |urlmorto=no |pagina=16}}</ref>. La partita si concluse 101-67 per gli Spartans, che pertanto ebbero accesso alla finale contro gli [[Indiana State Sycamores (pallacanestro maschile)|Indiana State Sycamores]].
 
I Sycamores erano capitanati da [[Larry Bird]], già eletto [[Most Valuable Player|miglior giocatore]] della stagione<ref name="finali1979">{{Cita web |url=http://www.sports-reference.com/cbb/seasons/1979.html |titolo=1978-79 Season Summary |lingua=en |accesso=7 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120105211555/http://www.sports-reference.com/cbb/seasons/1979.html |dataarchivio=5 gennaio 2012 |urlmorto=no}}</ref>. La finale NCAA 1979 fu la prima occasione di sfida tra Magic e Bird, che in [[NBA]] avranno poi modo di scontrarsi in tre finali per il titolo<ref>I [[Los Angeles Lakers]] di Johnson e i [[Boston Celtics]] di Bird si sfidarono in tre occasioni per il titolo: [[National Basketball Association 1983-1984|1983-1984]], [[National Basketball Association 1984-1985|1984-1985]] e [[National Basketball Association 1986-1987|1986-1987]].</ref>, e rimane ancora oggi la partita di pallacanestro del college più seguita di tutti i tempi. Furono gli Spartans a vincere, anche grazie ai 24 punti di Johnson<ref>{{Cita news |lingua=en |url=https://news.google.com/newspapers?id=c45QAAAAIBAJ&sjid=9BEEAAAAIBAJ&pg=6548,5784635 |titolo=Magic spells NCAA title |pubblicazione=The Milwaukee Sentinel |data=27 marzo 1979 |accesso=7 gennaio 2012 |pagina=8 |urlmorto=sì }}</ref>, eletto poi miglior giocatore delle Finali<ref name=finali1979/> e insignito dell'[[All-America]]<ref name="porter236">{{Cita |David L. Porter |p. 236.}}</ref>.
 
=== NBA ===
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==== L'infortunio e la ripresa ====
[[File:Kareem Magic Lipofsky.jpg|thumb|[[Kareem Abdul-Jabbar]] e sullo sfondo Magic Johnson, nel 1985]]
L'11 novembre [[1980]], nel corso della partita tra i [[Los Angeles Lakers]] e gli [[Atlanta Hawks]], Johnson si infortunò al [[ginocchio]] sinistro dopo un contrasto con il [[Centro (pallacanestro)|centro]] [[Tommy Burleson]]<ref name="roselius33">{{Cita |J. Chris Roselius |p. 33.}}</ref>. Inizialmente lo scontro sembrò non aver procurato danni seri, ma una settimana dopo si scoprì che la [[cartilagine]] del ginocchio aveva subito una grave lesione<ref name=roselius33/>. Magic fu costretto a saltare 45 incontri<ref name=nba/> e rientrò in occasione della sfida dei [[NBA Playoffs 1981|playoff 1981]] contro gli [[Houston Rockets]]<ref name=nba/>; tuttavia la sua prestazione sottotono in gara-3 (solo 2 su 13 al tiro, e l'errore nell'ultimo tiro decisivo) costò la sconfitta e l'eliminazione della squadra già al primo turno<ref name=nba/>.
 
Nell'estate del [[1981]] Magic Johnson rinegoziò il contratto con i Lakers, accordandosi per la cifra record di 1 milione di dollari a stagione per ben 25 anni, per un totale di 25 milioni<ref name=nba/><ref name="ebony2">{{Cita news |lingua=en |url=http://books.google.it/books?id=giy81axAIT8C&pg=PA185-IA1 |titolo=Breakthroughs |pubblicazione=[[Ebony]] |data=agosto 1983 |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423193427/http://books.google.it/books?id=giy81axAIT8C&pg=PA185-IA1 |dataarchivio=23 aprile 2015 |urlmorto=no |pagina=185}}</ref><ref>{{Cita libro |autore=Jerry Gorman |titolo=The name of the game: the business of sports |url=http://books.google.it/books?id=HV47oI_SBZUC&pg=PA158 |accesso=14 gennaio 2012 |anno=1994 |editore=[[John Wiley & Sons]] |lingua=inglese |p=158 |ISBN=978-0-471-59423-9 |coautori=Kirk Calhoun, Skip Rozin |dataarchivio=23 aprile 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150423201802/http://books.google.it/books?id=HV47oI_SBZUC&pg=PA158 |urlmorto=no}}</ref>; il nuovo contratto (il più ricco nella storia della NBA sino ad allora) entrò in vigore a partire dal 1984<ref name=ebony2/><ref name="mjpact">{{Cita news |lingua=en |url=https://www.nytimes.com/1988/04/07/sports/sports-people-magic-johnson-pact.html |titolo=SPORTS PEOPLE; Magic Johnson Pact |pubblicazione=[[The New York Times]] |data=7 aprile 1988 |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/67noB8EkH?url=http://www.nytimes.com/1988/04/07/sports/sports-people-magic-johnson-pact.html |dataarchivio=20 maggio 2012 |urlmorto=no}}</ref>. L'accordo venne poi modificato ulteriormente nel [[1988]], quando Magic si accordò con il proprietario dei Lakers [[Jerry Buss]] per la riduzione della durata sino al [[1994]]<ref name=mjpact/>.
 
La [[National Basketball Association 1981-1982|stagione 1981-1982]] vide ancora una volta vincenti i Lakers, che si aggiudicarono il titolo sconfiggendo nuovamente in finale i [[Philadelphia 76ers]]. Non fu però un'annata semplice per Magic, che fin da principio si scontrò con l'allenatore [[Paul Westhead]] riguardo ad alcuni aspetti legati ai nuovi schemi che, a detta di Johnson, penalizzavano il gioco offensivo suo e dell'intera squadra<ref name=nba/><ref name="westhead">{{Cita news |lingua=en |autore=Anthony Cotton |url=http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1125021/index.htm |titolo=Don't Blame Me, I Just Want To Have Fun! |pubblicazione=[[Sports Illustrated]] |data=30 novembre 1981 |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20121104203747/http://sportsillustrated.cnn.com/vault/article/magazine/MAG1125021/index.htm |dataarchivio=4 novembre 2012 |urlmorto=sì}}</ref>. La società si schierò dalla parte del giocatore: Westhead venne esonerato dopo 11 partite<ref>{{Cita web |url=http://www.basketball-reference.com/coaches/westhpa99c.html |titolo=Paul Westhead |lingua=en |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210418224426/https://www.basketball-reference.com/coaches/westhpa99c.html |dataarchivio=18 aprile 2021 |urlmorto=no}}</ref> e sostituito da [[Pat Riley]]<ref name=nba/><ref name=westhead/>, con [[Jerry West]] responsabile degli schemi offensivi<ref>{{Cita news |lingua=en |url=http://newspaperarchive.com/galveston-daily-news/1981-11-20/page-16 |titolo=Magic's remarks spark Lakers to fire coach |pubblicazione=The Galveston Daily News |data=20 novembre 1981 |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825181627/https://newspaperarchive.com/galveston-daily-news-nov-20-1981-p-16/ |dataarchivio=25 agosto 2021 |urlmorto=no |pagina=2-B}}</ref><ref>{{Cita news |lingua=en |url=http://newspaperarchive.com/logansport-pharos-tribune/1981-11-20/page-9 |titolo=Westhead Fired As Laker Coach |pubblicazione=Pharos Tribune |data=20 novembre 1981 |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210825181618/https://newspaperarchive.com/logansport-pharos-tribune-nov-20-1981-p-9/ |dataarchivio=25 agosto 2021 |urlmorto=no |pagina=9}}</ref>. Nonostante lo stesso Magic Johnson avesse negato la propria responsabilità nell'esonero dell'allenatore, durante le successive partite il giocatore venne fatto oggetto di fischi e contestazioni su molti campi della NBA, anche dai tifosi dei Lakers<ref name=nba/><ref>{{Cita |Earvin Johnson |p. 113.}}</ref>. Magic disputò una stagione da 18,6 punti, 9,5 assist e 9,6 rimbalzi a partita<ref name=nbastat/>, divenendo il terzo giocatore della storia NBA (dopo [[Oscar Robertson]] e [[Wilt Chamberlain]]) a realizzare 700 punti, 700 rimbalzi e 700 assist nella stessa stagione<ref name="show">{{Cita web |url=http://espn.go.com/sportscentury/features/00016111.html |titolo=Magic made Showtime a show |lingua=en |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/67nnrtWgS?url=http://espn.go.com/sportscentury/features/00016111.html |dataarchivio=20 maggio 2012 |urlmorto=no}}</ref>.
 
Durante il campionato [[National Basketball Association 1981-1982|1982-1983]] Magic si mantenne sulle stesse medie della stagione precedente<ref name=nbastat/>; ciò gli valse la prima di nove convocazioni consecutive nell'[[All-NBA Team|All-NBA First Team]]<ref name=show/>. I Lakers si qualificarono per le [[NBA Playoffs 1983|finali del 1983]], e ancora una volta la sfida decisiva fu contro i [[Philadelphia 76ers]]<ref name=show/> di [[Julius Erving]] e [[Moses Malone]]<ref name="phila1983">{{Cita web |url=http://www.nba.com/history/finals/19821983.html |titolo=Moses Helps Dr. J, Sixers Reach Promised Land |lingua=en |accesso=8 gennaio 2012 |urlarchivio=https://www.webcitation.org/65cZRcpol?url=http://www.nba.com/history/finals/19821983.html |dataarchivio=21 febbraio 2012 |urlmorto=sì}}</ref>. Il talento di Magic non bastò e, anche a causa degli infortuni di [[Norm Nixon]], [[James Worthy]] e [[Bob McAdoo]], i Lakers furono sconfitti per 4-0<ref name=phila1983/>.