Cyanobacteria: differenze tra le versioni
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Sono organismi unicellulari [[Prokaryota|procarioti]], [[autotrofia|fotoautotrofi]], e costituiscono uno dei 23 phyla del regno dei [[Bacteria]].
Il nome "cianobatteri" (dal [[Lingua greca antica|greco antico]] κύανος ''( kúanos )''
I cianobatteri sono probabilmente il [[taxon]] più numeroso mai esistito sulla Terra e sono i primi organismi noti per aver prodotto ossigeno, essendo apparsi nel medio [[eone]] [[Archeano]] e apparentemente originati in un ambiente di acqua dolce terrestre<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Peter W.|cognome=Crockford|nome2=Yinon M.|cognome2=Bar On|nome3=Luce M.|cognome3=Ward|data=2023-11|titolo=The geologic history of primary productivity|rivista=Current Biology|volume=33|numero=21|pp=4741–4750.e5|lingua=en|accesso=8 ottobre 2024|doi=10.1016/j.cub.2023.09.040|url=https://linkinghub.elsevier.com/retrieve/pii/S0960982223012861}}</ref>.
== Caratteristiche ==
I cianobatteri sono un [[phylum]] molto ampio e diversificato di [[Prokaryota|procarioti]] [[Fotosintesi clorofilliana|fotosintetici]]<ref>{{Cita libro|nome=Brian A.|cognome=Whitton|nome2=Malcolm|cognome2=Potts|titolo=Introduction to the Cyanobacteria|url=http://link.springer.com/10.1007/978-94-007-3855-3_1|accesso=8 ottobre 2024|data=2012|editore=Springer Netherlands|lingua=en|pp=
I cianobatteri, essendo gli unici procarioti fotosintetici ossigenici, contribuiscono in modo significativo ai cicli biogeochimici globali<ref>{{Cita libro|nome=Brian Alan|cognome=Whitton|nome2=Brian A.|cognome2=Whitton|titolo=Ecology of Cyanobacteria II: Their Diversity in Space and Time|data=2012|editore=Springer Netherlands Springer e-books Imprint: Springer|ISBN=978-94-007-3855-3}}</ref>. I cianobatteri sono onnipresenti negli ambienti marini e svolgono un ruolo importante come [[Autotrofia|produttori]] [[Produzione primaria|primari]]. Fanno parte del fitoplancton marino , che attualmente contribuisce a quasi la metà della produzione primaria totale della Terra.
Sono tra gli organismi più antichi della Terra con reperti fossili risalenti ad almeno 2,1 miliardi di anni fa<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Bettina E.|cognome=Schirrmeister|nome2=Jurriaan M.|cognome2=de Vos|nome3=Alexandre|cognome3=Antonelli|data=29 gennaio 2013|titolo=Evolution of multicellularity coincided with increased diversification of cyanobacteria and the Great Oxidation Event|rivista=Proceedings of the National Academy of Sciences|volume=110|numero=5|pp=
Tuttavia, alcune specie di cianobatteri sono tossiche e possono produrre delle fioriture algali dannose che causano intossicazione della fauna selvatica ed eventualmente, attraverso la catena trofica, degli esseri umani. Sono in grado di produrre delle potenti tossine chiamate [[Cianotossina|cianotossine]] come ad esempio
=== Morfologia ===
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In alcune specie è presente una differenziazione morfologica: possono essere presenti delle cellule specializzate a parete spessa ed usualmente di dimensioni maggiori chiamate [[eterocisti]]: sono la sede del processo di fissazione dell'azoto atmosferico e se in posizione basale servono per l'adesione al substrato.
I cianobatteri marini includono i più piccoli organismi fotosintetici conosciuti. Il più piccolo di tutti, ''[[Prochlorococcus]]'', è largo solo da 0,5 a 0,8 micrometri.
=== Fisiologia ===
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In alcuni cianobatteri unicellulari una cellula può dividersi in numerose [[endospora|endospore]] sferiche, per sopravvivere a condizioni avverse. Altre forme di resistenza, nei cianobatteri filamentosi, sono gli [[acinete|acineti]], cellule ingrossate dalla parete resistente e ricche di sostanze di riserva, che in condizioni favorevoli germinano formando ormogoni.
== Ecologia ==
I cianobatteri sono organismi acquatici [[Distribuzione si si cosmopolita|cosmopoliti]] che si possono trovare sia in [[acqua dolce]] che in [[acqua salata]], da acque fredde di alta montagna ad acque termali fino a 75 °C. Esistono sia specie [[plancton]]iche che specie [[benthos|bentoniche]] o fissate al substrato: nel mare formano pellicole nerastre sugli scogli al limite superiore dell'alta marea, e su rocce carbonatiche, dove c'è gocciolamento di acqua, formano patine lineari chiamate "strisce d'inchiostro".
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