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Il diritto alla privacy non è nemmeno interamente sovrapponibile al diritto alla protezione dei dati personali (cioè alla protezione da monitoraggio continuo, previsione dei comportamenti, profilazione degli individui) che nasce come corollario del diritto alla riservatezza.<ref>{{Cita news|lingua=it|url=http://www.dataprotectionlaw.it/diritto-alla-protezione-dei-dati-personali/|titolo=Diritto alla protezione dei dati personali - Data Protection Law {{!}} Privacy e protezione dati personali|pubblicazione=Data Protection Law {{!}} Privacy e protezione dati personali|accesso=19 marzo 2018}}</ref>
La diffusione delle nuove tecnologie a partire dal [[XXI secolo]] ha contribuito ad un assottigliamento della barriera della ''privacy'', ad esempio la tracciabilità dei cellulari o la relativa facilità a reperire gli indirizzi di posta elettronica delle persone, che può dar luogo, ad esempio, al fenomeno dello ''[[spam]]ming, ''pubblicità indesiderata. Anche la [[geolocalizzazione]] degli [[smartwatch]], combinata con funzioni in questi contenute, come il [[cardiofrequenzimetro]], può impattare in modo significativo sulla ''privacy'', permettendo ad aziende di marketing di monitorare l'utente nelle sue abitudini di consumo e gusti personali attraverso tecniche di [[pubblicità comportamentale]], cioè una raccolta delle informazioni personali degli utenti come mezzo di marketing per proporre pubblicità targetizzate, come evidenziato da Federprivacy nel 2015, e confermato da uno studio condotto dall'[[Università di Pisa]] in collaborazione con l'[[Università dell'Essex]], e l'[[Harvard Medical School]].<ref>{{Cita web |url=http://www.lastampa.it/2015/03/17/tecnologia/federprivacy-lancia-lallarme-sugli-smartwatch-che-leggono-le-emozioni-ABIhBoye3KnRPBNiOsRh1I/pagina.html |titolo=La Stampa, 17 marzo 2015 "Federprivacy lancia l'allarme sugli smartwatch che leggono le emozioni" |accesso=19 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150320021849/http://www.lastampa.it/2015/03/17/tecnologia/federprivacy-lancia-lallarme-sugli-smartwatch-che-leggono-le-emozioni-ABIhBoye3KnRPBNiOsRh1I/pagina.html |urlmorto=sì }}</ref><ref>{{Cita web |url=http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2015/03/17/ARoWlUqD-federprivacy_smartwatch_emozioni.shtml |titolo=Il Secolo XIX, 17 marzo 2015 "Federprivacy lancia l'allarme sugli smartwatch che leggono le emozioni" |accesso=19 marzo 2015 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20150402124817/http://www.ilsecoloxix.it/p/magazine/2015/03/17/ARoWlUqD-federprivacy_smartwatch_emozioni.shtml |urlmorto=sì }}</ref><ref>
La [[digitalizzazione]] delle immagini contribuisce ad una continua e progressiva riduzione della riservatezza e dà difficoltà nella sua tutela: condividere un'immagine o un video [[on-line]] su [[internet]] comporta la perdita di controllo sul materiale inserito. Ad esempio il ''[[sexting]] ''- condivisione di fotografie a carattere erotico prevalentemente sui ''[[social network]]'' - comporta la totale impossibilità di nasconderla potendo essere scaricata da altri utenti e reimmessa in Rete in qualunque altro momento. Analoghi problemi sorgono allorché vi siano video che in qualche modo siano lesivi della ''privacy '' o in qualche modo lesivi di altre persone, soprattutto se di [[minore età]].
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