Castello Estense: differenze tra le versioni
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{{Citazione|il disgraziato Tommaso, non senza aver prima messo in pace con Dio l'anima sua, venne consegnato alla folla inferocita, che, afferratolo e malmenatolo, lo ridusse in tanti pezzi, bruciandone poi alcuni sul rogo dei libri pubblici gettati alle fiamme, issandone altri su canne in segno di trionfo e dando gli intestini da mangiare a uomini, cani ed uccelli.|Luciano Chiappini, ''Gli Estensi''}}
Al marchese ottenne un prestito di 25.000 ducati dal signore di [[Mantova]] [[Francesco I Gonzaga]] per iniziare i lavori<ref>{{Cita|Chiappini|p. 72}}.</ref> che partirono dalla torre dei Leoni, l'antica [[torre]] di avvistamento già esistente nel [[XIII secolo]] e inserita lungo la cinta muraria che allora delimitava la città verso nord. Bartolino da Novara creò un quadrilatero fortificato facendo edificare altre tre torri e poi unendole con spesse mura difese esternamente anche da un fossato. Le nuove strutture furono la torre Marchesana a sud-est, la torre di
Il castello ebbe quindi in origine la funzione di [[fortezza]] difensiva e venne completata con [[Rivellino|rivellini]] e [[Ponte levatoio|ponti levatoi]], per superare il fossato artificiale. Col trascorrere del tempo la corte iniziò a trasferirsi sempre più spesso in questa nuova sede lasciando l'antico [[Palazzo Municipale (Ferrara)|palazzo comunale]], al quale rimase sempre collegata grazie alla [[Via Coperta]]. In tal modo la sua funzione militare e di difesa divenne secondaria rispetto alla sua importanza come luogo di rappresentanza della casata.<ref name=castelloestense>{{Cita web|url=https://www.castelloestense.it/it/il-castello/la-storia/1200_1600|titolo=Dal 1200 al 1600 - La Corte Estense |sito=castelloestense.it|accesso=4 settembre 2021}}</ref>
=== Quattrocento ===
[[File:Ercole I d'Este.jpg|thumb|[[Ercole I d'Este]].]]
Durante il tentativo di [[colpo di Stato]] operato nel 1476 da [[Niccolò d'Este]], figlio di [[Leonello d'Este|Leonello]], [[Eleonora d'Aragona (1450-1493)|Eleonora d'Aragona]], consorte del duca [[Ercole I d'Este]], riuscì a mettersi in salvo percorrendo la [[Via Coperta]] e barricandosi nel castello. Da quel momento venne deciso il trasferimento stabile della corte nella fortezza che iniziò così ad essere modificata per le nuove esigenze e sempre più arricchita di opere d'arte.<ref name=ChiaraGuarnieri>{{Cita|Chiara Guarnieri|p. 15}}.</ref>
Venne notevolmente ampliato il corpo di fabbrica compreso tra la torre Marchesana e la primitiva torre dei Leoni e la via Coperta, fino ad allora un semplice camminamento che collegava il castello al palazzo ducale, la precedente residenza signorile, fu oggetto di importanti lavori per adeguarla anche al suo ruolo di rappresentanza dell'accresciuta potenza estense.
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