Schoepite: differenze tra le versioni

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}}
 
La '''schoepite''' (simbolo IMA: ''Sho''<ref>{{cita pubblicazione|autore=Laurence N. Warr|titolo=IMA–CNMNC approved mineral symbols|rivista=Mineralogical Magazine|volume=85|anno=2021|lingua=en|pp=291–320291-320|doi=10.1180/mgm.2021.43|url=https://www.cambridge.org/core/services/aop-cambridge-core/content/view/62311F45ED37831D78603C6E6B25EE0A/S0026461X21000438a.pdf/imacnmnc-approved-mineral-symbols.pdf|accesso=18 luglio 2024}}</ref>) è un [[minerale]] molto raro appartenente alla classe degli '"ossidi e idrossidi". La sua composizione chimica è [(UO<sub>2</sub>)<sub>4</sub>|(OH)<sub>6</sub>]'''·'''6H<sub>2</sub>O.<ref name="StrunzNickel">{{cita|Strunz&Nickel |p. 249}}.</ref>
 
== Etimologia e storia ==
La schoepite fu scoperta per la prima volta nel 1922 nella "miniera di Shinkolobwe" (miniera di Kasolo) nella [[provincia del Katanga]], che ora si trova nella [[Repubblica Democratica del Congo]] e descritta nel 1923 da Thomas Leonard Walker, che la chiamò che lo chiamò così in onore del geografo e mineralogista belga [[Alfred Schoep]].<ref>
 
{{cita pubblicazione|autore=T.L. Walker|titolo=Schoepite, a new uranium mineral from Kasolo, Belgian Congo|rivista=American Mineralogist|anno=1923|volume=8|pp=67–6967-69|url=http://www.minsocam.org/ammin/AM8/AM8_67.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
 
Il [[campione tipo]] si trova nel [[Royal Ontario Museum]] di [[Toronto]], in [[Canada]].
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La schoepite cristallizza nel [[sistema ortorombico]] nel [[gruppo spaziale]] ''P2<sub>1</sub>ca'' (gruppo nº 29, posizione 4) con i [[Costante di reticolo|parametri reticolari]] a = 14,34 [[Ångström|Å]], b = 16,81 Å e c = 14,73 Å oltre a 8 [[unità di formula]] per [[cella unitaria]].<ref name="StrunzNickel"/>
 
La struttura cristallina della schoepite è topologicamente identica a quella della [[fourmarierite]]. L'atomo di uranio ha una geometria pentagonale-bipiramidale, con gli atomi di uranile di ossigeno che si trovano sugli assi e il piano equatoriale che forma strati di atomi di ossigeno legati ai bordi e ai vertici.<ref>{{cita pubblicazione|autore1=R.J. Finch|etal=sì|titolo=The crystal structure of schoepite, [(UO<sub>2</sub>)<sub>8</sub>O<sub>2</sub>(OH)<sub>12</sub>](H<sub>2</sub>O)<sub>12</sub>|rivista=The Canadian Mineralogist|anno=1996|volume=34|pp=1071–10881071-1088|url=https://rruff.info/uploads/CM34_1071.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
 
== Proprietà ==
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== Modificazioni e varietà ==
Nel loro studio di diversi idrati di ossido di uranile, Christ e Clark notarono che il modello di diffrazione dei cristalli di schoepite mostra la presenza di tre diverse fasi.<ref name="Clark">{{cita pubblicazione|autore1=C. L. Christ|autore2= Joan R. Clark|titolo=Chrystal Chemical Studies of Some Uranyl Oxide Minerals|rivista=The American Mineralogist|anno=1960|volume=45|pp=1026–10611026-1061|url=http://www.minsocam.org/ammin/AM45/AM45_1026.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref> Nel loro studio, gli autori concludono che queste fasi sono schoepite ("schoepite I"), metaschoepite ("schoepite II") e paraschoepite ("schoepite III"). È possibile specificare i seguenti parametri cristallografici:
 
* Schoepite I: cristallizza nel sistema ortorombico nel gruppo spaziale ''Pbca'' (nº 61) con i parametri di reticolo a = 14,33 Å, b = 16,79 Å e c = 14,73 Å.
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La schoepite è un raro prodotto di trasformazione dell'uraninite formata da processi idrotermali nei depositi di uranio ed è quindi solitamente in [[paragenesi]] con l'[[uraninite]], ma anche con [[arsenuranilite]], [[becquerelite]], [[billietite]], [[curite]], fourmarierite, ianthinite, [[metazeunerite]], [[nováčekite]], paraschoepite, rutherfordite, [[soddyite]], [[uranofane]], [[uranospinite]] e [[vandendriesscheite]].
 
La schoepite si trova spesso come prodotto di conversione diretta della ianthinite, che è instabile nell'aria. Gli pseudomorfismi completi dopo la ianthinite sono anche chiamati "epi-ianthinite".<ref>{{cita pubblicazione|autore1=P.C. Burns|etal=sì|titolo=The crystal structure of ianthinite, [U<sup>4+</sup><sub>2</sub>(UO<sub>2</sub>)<sub>4</sub>O<sub>6</sub>(OH)<sub>4</sub>](H<sub>2</sub>O)<sub>5</sub>: a possible phase for Pu<sup>4+</sup> incorporation during the oxidation of spent nuclear fuel|rivista=Journal of Nuclear Materials|anno=1997|volume=249|pp=199–206199-206|lingua=en|url=https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0022311597002122|accesso=3 giugno 2024}}</ref> La schoepite stessa si trasforma lentamente in metaschoepite ((UO<sub>3</sub>)'''·'''nH<sub>2</sub>O n≈2) nell'aria, prima fuoriuscendo dall'acqua cristallina tra gli strati del reticolo cristallino, causando infine il collasso del reticolo e poi riorganizzandosi in una struttura più stabile. Di solito, i cristalli della schoepite mostrano aderenze di entrambi i minerali. In questo contesto, si discute che la metaschoepite si trasforma ulteriormente in "schoepite disidratata" ((UO<sub>3</sub>)'''·'''nH<sub>2</sub>O n≈ 0.75 - 1).<ref>{{cita pubblicazione|autore1=R.J. Finch|autore2= F.C. Hawthorne|autore3= R.C. Ewing|titolo=Structural relations among schoepite, metaschoepite, and "dehydrated schoepite|rivista=The Canadian Mineralogist|anno=1998|volume=36|pp=831–845831-845|url=https://rruff.info/uploads/CM36_831.pdf|lingua=en|accesso=3 giugno 2024}}</ref>
 
Essendo una formazione minerale rara, la schoepite è stata rilevata solo in pochi siti, anche se a partire dal 2013 sono noti circa 90 siti. Oltre alla [[località tipo]], la "Miniera di Shinkolobwe", il minerale è stato trovato anche nella [[Repubblica Democratica del Congo]] nella "Miniera di Musonoi" vicino a [[Kolwezi]] e nella miniera di uranio a cielo aperto a est di Kamoto.<ref name="Atlas">{{cita web|url=http://www.mineralienatlas.de/lexikon/index.php/MineralDataShow?mineralid=3436&sections=12|titolo=Schoepite|accesso=3 giugno 2024|lingua=de}}</ref><ref name="Localities">{{cita web|url=https://www.mindat.org/show.php?id=3574&ld=1#themap|titolo=Locality List|accesso=3 giugno 2024|lingua=en}}</ref>