Torregrotta: differenze tra le versioni

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Nel [[1526]] l'imperatore [[Carlo V d'Asburgo|Carlo V]] emanò una ''Licentia populandi'' nella quale si autorizzava la riedificazione e il ripopolamento dell'antico Casale<ref name="coco69"/><ref name="tornot10">{{Cita news|autore= Pippo Pandolfo|coautori=Pietro Di Stefano |titolo= Granada ottobre 1526… Torregrotta ottobre 1923|pubblicazione=Torregrotta Notizie|editore=Comune di Torregrotta|giorno=-|mese=dicembre|anno=2001|pp=10-11}}</ref> il cui nucleo cinquecentesco si ingrandì e si sviluppò nel corso dei secoli, chiamandosi dapprima ''Torre'' e poi ''Torregrotta'', rappresentando l'origine dell'odierna città.<ref name="pan7">{{cita|Pandolfo, 1999|p. 7|}}.</ref><ref name=" tornot10"/> La rinascita del Casale segnò la ripresa economica dell'intero feudo di Santa Maria della Scala, la cui gestione fu affidata dalle religiose benedettine ad un procuratore laico,<ref name="coco71">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 71|}}.</ref> con la creazione di diverse strutture commerciali e artigianali ma soprattutto con l'[[Agricoltura|attività agricola]].<ref name="coco71"/><ref name="tornot11">{{Cita news|autore= Roberto Scibilia|titolo= Torre agricola|pubblicazione=Torregrotta Notizie|editore=Comune di Torregrotta|giorno=-|mese=settembre|anno=2002|pp=8-10}}</ref>
Gli interessi economici del feudo Scala si intrecciarono con quello della ''terra di Rocca'' alla cui guida si erano alternati diversi feudatari<ref name="pan7"/> fino al [[1509]] quando il feudo fu acquistato dal nobile spagnolo Andrea Valdina.<ref name="coco23"/> Il governo della [[Valdina (famiglia)|famiglia Valdina]], che durò fino alla prima metà del [[XVIII secolo|1700]], fu per Rocca la fase di maggior splendore,<ref name="valdina"/> soprattutto grazie all'allevamento del [[Bombyx mori|baco da seta]] che si effettuava nel feudo di Santa Maria della Scala<ref name="tornot11"/> e che consentì ai Valdina di avviare un florido [[commercio]] di prodotti serici.<ref name="coco72">{{cita|A. Coco et al., 1993|p. 72|}}.</ref>
Alla fine del [[XVIII secolo]], con la decadenza del Casato dei Valdina, il feudo di Rocca passò nelle mani di diverse famiglie borghesi<ref name="coco23"/> mentre il feudo della Scala continuò ad essere amministrato da procuratori fino al [[1812]] quando il re Borbone [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] abolì i [[Feudalesimo|privilegi feudali]] e quindi i feudi.<ref>{{cita libro|cognome=Sidoti |nome=Giuseppe|titolo=Storia, arte, cultura, economia e tradizioni del popolo siciliano|annooriginale=2000|editore= Ed. Archivio Storico-Siciliano|città=Messina|ppp=49}}</ref> Il feudo di [[Roccavaldina]] fu tramutato in [[Comune]] inglobando al suo interno quello di Santa Maria della Scala<ref name="pan7"/> con il Casale “Torre” che divenne sottocomune di Rocca.<ref name="coco13"/>
[[File:Torregrotta old town 1.JPG|thumb|Scorcio del [[centro storico]]: la teca della [[Madonna delle Lacrime]]]]
=== Età contemporanea ===
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* Una buona accessibilità verso le altre località provinciali di maggiore dimensione.
A partire dagli [[anni 2000|anni duemila]], la riduzione delle migrazioni montagna-costa<ref name="mini8"/> è stata compensata dall'immigrazione proveniente dall'estero<ref name="estero">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/stranieri.html|titolo=Cittadini stranieri a Torregrotta|accesso=4 novembre 2012|sito= comuni-italiani.it}}</ref> e dal trend positivo dei [[Saldo naturale|saldi naturali]] annuali.<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/demobil.html|titolo=Bilanci demografici Torregrotta|accesso=4 novembre 2012|sito= comuni-italiani.it}}</ref>
Al 31 dicembre [[2019]] Torregrotta è il 12º comune più popoloso della provincia di Messina,<ref>{{cita web|url=http://www.tuttitalia.it/sicilia/provincia-di-messina/33-comuni/popolazione/|titolo=Elenco comuni in provincia di Messina per popolazione|accesso=9 gennaio 2016|sito= tuttitalia.it |editore=Gwind srl|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20201021183639/https://www.tuttitalia.it/sicilia/provincia-di-messina/33-comuni/popolazione/}}</ref> il primo comune più [[Densità di popolazione|densamente popolato]] nella provincia,<ref name="class"/> a conferma del ruolo di centro attrattore nei confronti della popolazione,<ref>{{Cita libro|cognome=Pascuzzi |nome=Emanuela |titolo=La distanza sociale. Politica e società a Messina|editore= Franco Angeli s.r.l. |città=Milano |anno=2010|url=http://books.google.it/books?id=tQhY0_mXGkMC&pg=PA72&dq=torregrotta&hl=it&ei=pUnETYKgNcXMtAbh66CSDw&sa=X&oi=book_result&ct=result&resnum=5&ved=0CD4Q6AEwBDgU#v=onepage&q=torregrotta&f=false|accesso= 4 novembre 2012|ppp=72}}</ref> e il terzo comune con il più alto [[tasso di natalità]] nella provincia.<ref name="class">{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/classifiche.html|titolo=Torregrotta: posizione nelle classifiche|accesso=4 novembre 2012|sito= comuni-italiani.it|urlmorto=no|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20160304064752/http://www.comuni-italiani.it/083/098/statistiche/classifiche.html}}</ref>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===