Liberalismo sociale: differenze tra le versioni

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Oggigiorno costituisce il principale punto di riferimento culturale e valoriale del [[Partito Democratico (Stati Uniti d'America)|Partito Democratico]] statunitense.<ref>{{Cita web|url=http://www.rivoluzione-liberale.it/20519/esteri/usa-democratici-vs-repubblicani.html|titolo=USA, Democratici vs Repubblicani|autore=Jacqueline Rastrelli|data=26 maggio 2012|accesso=|dataarchivio=26 febbraio 2021|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210226213916/http://www.rivoluzione-liberale.it/20519/esteri/usa-democratici-vs-repubblicani.html|urlmorto=sì}}</ref><ref>http://www.treccani.it/enciclopedia/new-deal/</ref><ref>https://www.notiziegeopolitiche.net/linaspettato-realismo-di-un-liberal-democratico-obama-la-siria-e-la-sottile-linea-rossa/</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/topnews/2019/03/26/obama-ai-dempolitiche-liberal-costano_e309b35a-8c86-47aa-96e7-41a41e6fb500.html|titolo=Obama ai dem, 'politiche liberal costano'|pubblicazione=ANSA|giorno=26|mese=marzo|anno=2019}}</ref>
 
Si può definire anche come [[filosofia politica]], le cui idee contraddistinguono i partiti dell'area di [[centro-sinistra]]<ref>{{Cita libro|cognome=Slomp|nome=Hans|titolo=European Politics Into the Twenty-First Century: Integration and Division|editore=Greenwood Publishing Group|isbn=0-275-96814-6|anno=2000|città=Westport|url=https://archive.org/details/europeanpolitics0000slom}}</ref><ref name="hombachbodo">{{Cita libro|cognome=Hombach|nome=Bodo|titolo=The politics of the new centre|editore=Wiley-Blackwell|anno=2000|url=http://eu.wiley.com/WileyCDA/WileyTitle/productCd-074562460X.html|isbn=978-0-7456-2460-0}}</ref><ref name="womenpower">{{Cita libro|cognome1=Matland|nome1=Richard E.|cognome2=Montgomery|nome2=Kathleen A.|titolo=Women's access to political power in post-communist Europe|editore=Oxford University Press|anno=2003|città=Oxford|url=https://archive.org/details/womensaccesstopo0000unse|isbn=978-0-19-924685-4}}</ref>, promuovendo un'[[economia di mercato]] regolamentata (con componenti sociali) e l'espansione dei [[diritti civili]] e [[diritti politici|politici]].<ref>{{Cita libro|titolo=Storia del liberalismo europeo|autore=[[Guido De Ruggiero]]|editore=Laterza|città=Bari|anno=1959|pp=155–157155-157}}</ref>
Un governo ispirato a tale concezione è quindi impegnato a delegare allo Stato significative questioni economiche e sociali quali [[povertà]], [[assistenza sanitaria]], [[istruzione]], sottolineando al contempo i diritti e l'autonomia dell’individuo.<ref>{{Cita pubblicazione|cognome=Rohr|nome=Donald G.|data=settembre 1964|titolo=The Origins of Social Liberalism in Germany|url=http://journals.cambridge.org/action/displayAbstract?fromPage=online&aid=7548652|rivista=[[The Journal of Economic History]]|volume=24|numero=3}}</ref><ref>{{cita libro|url=http://plato.stanford.edu/entries/liberalism/#NewLib|titolo=The 'New Liberalism'|cognome1=Gaus|nome1=Gerald|cognome2=Courtland|nome2=Shane D.|data=Spring 2011|pubblicazione=[[The Stanford Encyclopedia of Philosophy]]}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.newstatesman.com/uk-politics/2010/07/social-liberalism-hobhouse|titolo=The origins of social liberalism|cognome=Derbyshire|nome=John|data=12 luglio 2010|opera=[[New Statesman]]}}</ref>
 
== Storia ==
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nel criticare il [[liberalismo classico]] sostenitore del [[laissez-faire]], schierandosi a favore dell'intervento dello Stato nella vita sociale, economica e culturale. I nuovi liberali, tra i quali si ricordano [[Thomas Hill Green]]<ref>{{Cita web|url= http://www.treccani.it//enciclopedia/thomas-hill-green_(Dizionario-di-filosofia)|titolo=Green, Thomas Hill in "Dizionario di filosofia"|accesso=6 marzo 2022|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20210509152816/https://www.treccani.it/enciclopedia/thomas-hill-green_(Dizionario-di-filosofia)|dataarchivio=9 maggio 2021|urlmorto=sì}}</ref> e [[Leonard Trelawny Hobhouse]]<ref>{{Cita web|url= http://www.treccani.it//enciclopedia/leonard-trelawney-hobhouse_(Dizionario-di-filosofia)|titolo=Hobhouse, Leonard Trelawney in "Dizionario di filosofia"|accesso=6 marzo 2022|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20210516074253/https://www.treccani.it/enciclopedia/leonard-trelawney-hobhouse_(Dizionario-di-filosofia)|dataarchivio=16 maggio 2021|urlmorto=sì}}</ref>, sottolinearono il comune afflato etico che doveva contrassegnare liberalismo e socialismo e affermarono un concetto nuovo: la libertà individuale si ottiene pienamente solo in presenza di circostanze sociali favorevoli. La povertà, lo squallore e l'ignoranza, in cui numerose persone hanno vissuto, hanno infatti reso impossibile ai loro occhi e per la loro concreta esperienza il fiorire della libertà: per i nuovi liberali queste condizioni potevano essere migliorate solo attraverso un'azione collettiva, coordinata da uno Stato dotato di un efficace [[Sicurezza sociale|sistema di welfare]].
 
All'interno del pensiero politico liberale è comunque esistita una corrente [[radicalismo|radicale]], propugnatrice di una condotta laicista e progressista che, complice la crescita della sinistra d'ispirazione socialista e l'introduzione del [[suffragio universale]], si è riconciliata con il liberalismo, del quale condivide un'impostazione puramente liberista.
 
== Fondamenti ==
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I liberali sociali sostengono inoltre che i governi legittimamente possono fornire anche un livello base di benessere, salute e istruzione, supportato dal gettito ricavato dalle tasse, al fine di permettere l'uso migliore dei talenti della popolazione.
Rifiutando una estrema forma di [[capitalismo]] e, naturalmente, gli aspetti rivoluzionari della dottrina socialista, si pone l'attenzione su un libero mercato regolamentato e con componenti sociali, dove gli svantaggiati della società possono migliorare le loro condizioni anche attraverso la redistribuzione della ricchezza.
 
=== Liberalismo sociale e socialdemocrazia ===
La differenza di base fra il liberalismo sociale e la [[socialdemocrazia]] classica risiede nel ruolo dello Stato rispetto all'individuo. I liberali sociali valutano i diritti, come ad esempio la proprietà privata e naturalmente la giustizia sociale quali requisiti fondamentali, affinché si realizzi una società nella quale ogni individuo apprezzi la maggiore quantità di libertà possibile (soggetta al "[[principio del danno]]") e siano rappresentati gli interessi di qualunque classe sociale.
 
I socialdemocratici dal canto loro pongono maggiore attenzione sulle classi meno abbienti e promuovono graduali riforme legislative del sistema [[capitalismo|capitalistico]] per giungere a riforme volte a ridurre le disuguaglianze economiche e sociali, eliminando l'oppressione dei gruppi svantaggiati, avendo come obiettivo fondamentale l'abolizione della [[povertà]]. I punti di contatto riguardano invece il sostegno a [[servizi pubblici]] universalmente accessibili come l'assistenza agli anziani, l'assistenza all'infanzia, l'[[Istruzione pubblica|istruzione]], l'[[Assistenza sanitaria universale|assistenza sanitaria]] e l'assicurazione dei lavoratori contro gli infortuni<ref>https://journals.openedition.org/diacronie/2978</ref>
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=== Liberalismo sociale e liberalismo conservatore ===
Le divergenze con la [[liberalismo conservatore|destra liberale]] riguardano il ruolo dell'intervento dello Stato in economia e una posizione progressista in materia di diritti civili e temi etici.
 
I [[Neoliberismo|neoliberali]], i [[Liberalismo conservatore|liberali conservatori]] e i [[Libertarismo di destra|libertari di destra]], come [[Friedrich von Hayek]], [[Robert Nozick]] e altri, hanno bollato il liberalismo sociale come una falsa forma di liberalismo. Per questi autori il Governo non ha alcun dovere di intervenire nella società per aiutare gli svantaggiati attraverso mezzi che attingano ricchezza da altri. Essi ritengono anche che interferire nel mercato distrugga la libertà di iniziativa degli imprenditori e degli operatori economici, andando in tal modo incontro ad azioni anti-economiche.<ref name=lib>http://www.linkiesta.it/blogs/tutto-tondi/aboliamo-il-termine-liberismo ''Aboliamo il termine liberismo''</ref>
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Nel gergo politico [[Stati Uniti d'America|statunitense]] e, in generale, anglosassone, l'aggettivo ''social'' viene utilizzato per caratterizzare le posizioni in campo etico-sociale ed etico-giuridico dei politici e dei partiti. I ''social liberals'' fondamentalmente sono coloro i quai propugnano tesi [[antiproibizionismo|antiproibizioniste]], permissive, progressiste, individualiste in materia di [[aborto]] e [[eutanasia]]. Sono favorevoli al [[multiculturalismo]] e si oppongono generalmente alla [[pena di morte]] e alle forme di carcere duro.
 
In genere liberali e socialdemocratici hanno posizioni ''socially liberal'' in vari campi. Sebbene in Europa non manchino differenze in campo etico-sociale tra i partiti di centro-sinistra e quelli [[cristianesimo democratico|democristiani]], i temi etici non sono particolarmente importanti nel distinguere i diversi schieramenti politici, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti, dove su tali questioni si sono avute e si hanno vere e proprie ''culture wars'', per utilizzare il termine usato dalla stampa e dai politologi americani per definire gli scontri in tale materia.
Le posizioni [[conservatorismo sociale|social conservatrici]] in Europa sono espresse principalmente da soggetti [[conservatorismo nazionale|nazional conservatori]] (come [[Diritto e Giustizia]] in [[Polonia]]) e [[Fratelli d'Italia - Centrodestra Nazionale|Fratelli d'Italia]] in [[Italia]].
 
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=== Punti programmatici ===
I partiti legati a queste idee credono fermamente nella libertà individuale e sono difensori dei [[diritti civili]] e [[diritti sociali]] e delle libertà economiche; in genere sono favorevoli ad una moderata regolamentazione dell'economia di mercato, nella quale vi è spazio per uno Stato che permetta anche ai meno abbienti di usufruire dei servizi di base attraverso un consolidato sistema di servizi pubblici.
 
Gli obiettivi nel dettaglio sono: