Via Giulia: differenze tra le versioni

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===Il progetto di Giulio II===
[[File:Inschrift Julius II. Via Curato-Banchi.jpg|thumb|iscrizione di Giulio II, 1512]]
Oltre alla ricostruzione della Basilica di San Pietro, Giulio II fece realizzare molti progetti nell'ambito del rinnovamento urbano di Roma (la ''Renovatio Romae''), compito iniziato quarant'anni prima da suo zio, [[papa Sisto IV]], nei rioni di [[Ponte (rione di Roma)|Ponte]], [[Parione]], [[Sant'Eustachio (rione di Roma)|Sant'Eustachio]] e [[Colonna (rione di Roma)|Colonna]].<ref name=cast378>{{Cita|Castagnoli| ppp. 378}}.</ref> Una delle più importanti fu la creazione di due nuovi rettifili a destra e a sinistra del Tevere: Via Giulia, una nuova strada di rappresentanza che attraversava il quartiere più popoloso di Roma, dal [[Ponte Sisto]] al quartiere dei mercanti fiorentini sull'ansa del [[Tevere]],<ref name=pie798>{{Cita|Pietrangeli(1979)| p. 8}}.</ref> e un rettilineo lungo la riva destra del Tevere dalla [[Porta Settimiana]] in [[Trastevere]] all'[[Ospedale di Santo Spirito in Sassia|Ospedale di Santo Spirito]] in [[Borgo (rione di Roma)|Borgo]], la ''[[Via della Lungara]]''.<ref name=cast38081>{{Cita|Castagnoli| pp. 380-381}}.</ref> Entrambe le strade fiancheggiavano il Tevere ed erano strettamente collegate ad esso.<ref name="po19"/> La Lungara quindi, che nelle intenzioni del [[papa]] doveva raggiungere Piazza di [[Santa Maria in Trastevere]] e il [[Porto di Ripa Grande]], aveva il duplice scopo di redistribuire il flusso dei pellegrini verso San Pietro<ref name=cast38081/> e di permettere il trasporto delle merci provenienti dalla [[Via Aurelia]] e dalla [[Via Portuense]] verso il centro della città.<ref name="po19"/>
 
L'idea principale dietro questi interventi era quella di sovrapporre una rete stradale regolare con il baricentro dato dal fiume all'insieme disordinato di edifici che era la Roma medievale; insieme alla nuova [[Borgo Nuovo (Roma)|Via Alessandrina]], appena inaugurata nel Borgo da Alessandro VI, e alla ''Via dei Pettinari'' che collegava il [[Trastevere]] da un lato e il [[Campidoglio]] dall'altro, la Lungara e Via Giulia, che secondo il progetto originario avrebbe dovuto raggiungere anche l'Ospedale di Santo Spirito in [[Borgo (rione di Roma)|Borgo]] grazie al ricostruito ''[[Pons Neronianus]]'',<ref name=del472/><ref name=cast380>{{Cita|Castagnoli|ppp. 380}}.</ref> venivano a creare una struttura quadrangolare regolare nel labirinto di vicoli della città.<ref name="po19"/> Grazie a questi interventi, il centro della città si sarebbe spostato in direzione del Vaticano e di Trastevere, a scapito del [[Palazzo Senatorio]] sul [[Campidoglio]], simbolo del potere della nobiltà romana.<ref name="po19"/><ref name=tem124/> Questo progetto doveva dunque frenare il potere papale dalla dipendenza delle potenti famiglie nobiliari della città, soprattutto gli [[Orsini]] e i [[Colonna (famiglia)|Colonna]].<ref name=tem124>{{Cita|Temple| p. 124}}.</ref>. Oltre a ciò, questi progetti avevano un obiettivo celebrativo, rafforzando la fama del Pontefice come unificatore dell'Italia e rinnovatore di Roma; infatti nel 1506, dopo la fine della [[peste]], il papa sconfisse rapidamente le potenti famiglie dei [[Baglioni (famiglia)|Baglioni]] e dei [[Bentivoglio (famiglia)|Bentivoglio]], conquistando [[Perugia]] e [[Bologna]].<ref name="po19">{{Cita|Portoghesi| p. 19}}.</ref> Un'iscrizione lungo la ''Via dei Banchi Nuovi''<ref>''Giulio II p.o.m. che estese il potere di Santa Romana Chiesa e liberò l'Italia. La città di Roma, che assomigliava più a una città conquistata che a una pianificata, abbellita per la gloria dell'Impero''</ref> testimonia questa intenzione.
 
Oltre a possedere una funzione di comunicazione e di rappresentanza, la strada avrebbe dovuto ospitare il nuovo centro amministrativo laico della città.<ref name="po19"/> Un disegno del Bramante scoperto agli Uffizi da [[Luitpold Frommel]] mostra un nuovo grande complesso amministrativo, il ''Palazzo dei Tribunali'', che si affaccia su una piazza di rappresentanza (il ''Foro Iulio'') aperta sulla nuova strada.<ref name="po19"/> Questo foro venne progettato tra il ''Palazzo'' stesso e la vecchia ''[[Cancelliere#Chiesa cattolica|Cancelleria]]'' (oggi Palazzo Sforza-Cesarini).<ref name=tem6768/> Questo nuovo centro non era lontano dalla [[Camera Apostolica]] (la tesoreria del papa) nel [[Palazzo della Cancelleria]] e dal nuovo [[Palazzo della Zecca Vecchia|palazzo della Zecca]], eretto dal Bramante ai margini di via dei Banchi Nuovi (strada detta anche ''Canale di Ponte'', ampliata dal papa).<ref name=tem6768>{{Cita|Temple| pp. 67-68}}.</ref> Lungo questa strada si trovavano le abitazioni e gli uffici di commercianti e grandi banchieri italiani ed europei, come gli [[Altoviti]], i Ghinucci, gli [[Acciaiuoli]], i [[Chigi]] e i [[Fugger]].<ref name=cast378/> Furono infatti ricercati e promossi legami economici più stretti con i banchieri toscani, in particolare con [[Agostino Chigi]].<ref name="po19"/><ref name=chigiDbi>{{DBI|nome=Agostino Chigi||nomeurl=agostino-chigi|autore=Francesco Dante|volume=24|anno=1980|accesso=13 aprile 2020}}</ref>