Gambia: differenze tra le versioni
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Fix vari |
m Bot: numeri di pagina nei template citazione e modifiche minori |
||
Riga 68:
=== Epoca pre-coloniale ===
Le prime testimonianze scritte sul Gambia sono a opera dei commercianti arabi e risalgono al IX e X secolo. Nel corso del X secolo, mercanti e studiosi musulmani stabilirono comunità in diversi centri commerciali dell'Africa occidentale. Entrambi i gruppi stabilirono rotte commerciali trans-sahariane, portando a un grande commercio di schiavi, oro, avorio (esportazioni) e manufatti (le importazioni).
Nei secoli XI e XII i sovrani dei vari regni (i più importanti erano il Takrur, una monarchia a sud del fiume Senegal, l'[[Impero del Ghana|antico Ghana]] e il Gao) si convertirono all'Islam e scelsero come funzionari i musulmani che sapevano leggere e scrivere in lingua araba. All'inizio del XIV secolo la maggior parte di ciò che viene chiamato Gambia faceva parte dell'[[Impero Mali]]. I portoghesi raggiunsero questa zona dal mare verso la metà del XV secolo e vi stabilirono una base per il commercio internazionale.
Riga 197 ⟶ 196:
In parallelo al sistema scolastico laico statale esiste anche un sistema scolastico islamico. Nel paese esistono oltre 300 ''[[madrasa]]'', nelle quali oltre alle normali materie scolastiche vengono insegnati i valori islamici e le ''[[Sūra|sure]]'' del [[Corano]] a memoria. Le statistiche riportano che nel 2014 approssimativamente il 15% dei bambini ha completato i cicli scolastici obbligatori nelle madrasa.<ref name=":1" /><ref name=":2" />
La scuola secondaria può essere continuata in una delle 4 università del paese (la [[University of The Gambia]] fondata nel 1999
'''Sistema sanitario'''
Riga 217 ⟶ 216:
Il Gambia si serve delle ''Gambia Armed Forces'' - costituite da esercito, marina, aviazione e guardia nazionale - per difendersi dalle minacce esterne e della ''National Intelligence Agency'' per difendersi da quelle interne. Entrambe fanno capo al presidente (che è anche ministro della difesa). L'ordine interno è invece mantenuto dalla ''Gambia Police Force'', che fa capo al ministro dell'interno.<ref name=":0" />
Nel territorio sono inoltre presenti diverse organizzazioni paramilitari (Junglers, Black Boys, Green Boys) riconducibili all'ex-presidente Jammeh.<ref>{{Cita pubblicazione|nome=Niklas|cognome=Hultin|data=13 marzo 2017|titolo=Autocracy, migration, and the Gambia's ‘unprecedented’ 2016 election|rivista=African Affairs|volume=116|numero=463|pp=
Diverse organizzazioni internazionali hanno denunciato gravi, numerose e sistematiche violazioni dei diritti umani perpetrate dalle forze armate.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.hrw.org/report/2015/09/16/state-fear/arbitrary-arrests-torture-and-killings|titolo=State of Fear {{!}} Arbitrary Arrests, Torture, and Killings|pubblicazione=Human Rights Watch|data=16 settembre 2015|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=United Nations High Commissioner for|cognome=Refugees|url=http://www.refworld.org/docid/5577e58f4.html|titolo=Refworld {{!}} Report of the Special Rapporteur on extrajudicial, summary or arbitrary executions, Addendum : Mission to the Gambia|pubblicazione=Refworld|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|nome=United Nations High Commissioner for|cognome=Refugees|url=http://www.refworld.org/docid/550827ed7.html|titolo=Refworld {{!}} Report of the Special Rapporteur on torture and other cruel, inhuman or degrading treatment or punishment, Addendum : Mission to The Gambia|pubblicazione=Refworld|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=DeepDyve,|cognome=Inc.|data=2010-03|titolo=THE GAMBIA: Secret Prisons|rivista=Africa Research Bulletin: Political, Social and Cultural Series|volume=47|numero=2|pp=18301B–18301C|lingua=en|accesso=26 aprile 2018|doi=10.1111/j.1467-825X.2010.03136.x|url=https://www.deepdyve.com/lp/wiley/the-gambia-secret-prisons-bHuLHYe52J}}</ref><ref>{{Cita web|url=https://www.amnesty.org/en/latest/news/2016/04/gambia-death-in-detention-of-key-political-activist/|titolo=Gambia: Death in detention of key political activist|lingua=en|accesso=26 aprile 2018}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=US Department o State, The Gambia 2016 Human Rights Report, 2017|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.state.gov/documents/organization/265470.pdf}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=African Commission on Human & Peoples’ Rights|titolo=Prisons in The Gambia - Report of the Special Rapporteur on prisons and condition of detention in Africa|rivista=|volume=|numero=|url=https://www.ecoi.net/en/file/local/1158776/432_1181636583_22316-gambia-english.pdf}}</ref>
Riga 243 ⟶ 242:
Le proteste internazionali, settimane di negoziazioni e l'intervento delle truppe dell'[[Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale|ECOWAS]], legittimato da una risoluzione del [[Consiglio di Sicurezza dell'ONU]]<ref>{{Cita web|url=http://unscr.com/en/resolutions/2337|titolo=Security Council Resolution 2337 - UNSCR|sito=unscr.com|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref>, hanno posto fine alla crisi senza spargimenti di sangue.
Il 21 gennaio 2017 Jammeh è stato mandato in esilio in [[Guinea Equatoriale]] e cinque giorni dopo Adama Barrow è tornato in Gambia.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=David Perfect|anno=2017|titolo=The Gambian 2016 Presidential Election and its Aftermath|rivista=|volume=|numero=}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|nome=Niklas|cognome=Hultin|data=13 marzo 2017|titolo=Autocracy, migration, and the Gambia's ‘unprecedented’ 2016 election|rivista=African Affairs|volume=116|numero=463|pp=
Nelle sue prime dichiarazioni ha espresso la volontà di rientrare nel Commonwealth<ref>{{Cita web|url=http://thecommonwealth.org/media/news/gambia-rejoins-commonwealth|titolo=The Gambia rejoins the Commonwealth {{!}} The Commonwealth|autore=|sito=thecommonwealth.org|lingua=en|accesso=27 aprile 2018}}</ref> e nella Corte penale internazionale<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.hrw.org/news/2017/02/17/gambia-rejoins-icc|titolo=Gambia Rejoins ICC|pubblicazione=Human Rights Watch|data=17 febbraio 2017|accesso=27 aprile 2018}}</ref> e ha decretato che il Gambia non era più una repubblica islamica.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=https://www.vanguardngr.com/2017/01/breaking-barrow-removes-islamic-gambias-official-name/|titolo=Breaking: Barrow removes "Islamic" from Gambia's official name - Vanguard News|pubblicazione=Vanguard News|data=29 gennaio 2017|accesso=27 aprile 2018}}</ref>
Riga 286 ⟶ 285:
=== Produzione letteraria ===
In ambito di una produzione letteraria possiamo ricordare la figura di [[Lenrie Peters]]
=== Musica ===
In ambito musicale,tra il XX e il XXI secolo spicca [[Jaliba Kuyateh]], che ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali. Nel XXI secolo si è distinto [[Yusupha Ngum]]
=== Cinema ===
|